Pine è un progetto molto particolare, soprattutto per le tematiche trattate, presente già da un po’ sulla piattaforma Kickstarter,.
Il gioco, infatti, espone argomenti alquanto complicati come il senso della perdita, il lasciare andare un defunto, la tristezza. Tutto questo avviene attraverso gli occhi di un falegname in lutto.
Il gioco, sviluppato dalla Made Up Games, una piccola casa sviluppatrice di videogiochi indie, sarà un connubio di illustrazioni, animazioni, musica e suoni. Tutto, però, senza l’utilizzo di nessuna parola. Non ci sarà nessuna voce narrante ad accompagnare il personaggio.
Prima di andare a conoscere meglio l’autore andate a vedere il trailer della campagna.
Due parole sull’autore e le finalità del gioco Pine
Il disegnatore, che ha dato vita a questo personaggio, è Tom Booth che ha cercato, tramite questo suo progetto, di superare un momento duro della sua vita. A seguito di una tragica perdita, infatti, si era isolato e aveva cominciato a disegnare.
Inizialmente era dubbioso se condividere i propri lavori, soprattutto per il carattere personale degli stessi, ma quando ha iniziato a pubblicarli sul suo Instagram, ha iniziato a ricevere così tanto sostegno da amici e fan da riuscire a trovare la forza di portare avanti l’idea che gli era sorta in mente.
Il punto di base in tutto questo è che, quando usufruiamo di un prodotto, lo interiorizziamo, lo facciamo nostro e spesso, tramite il dolore altrui, riusciamo anche ad affrontare il nostro.
Pine è a tutti gli effetti una storia di condivisione. Citando le parole della casa sviluppatrice e del disegnatore:
“Abbiamo creato questo progetto in modo da poter sì raccontare la storia del falegname, ma anche con la speranza che questa possa essere un promemoria per chiunque abbia a che fare con il dolore e possa comprendere che non è mai realmente da solo”
La storia del taglialegna di Pine: A Story-Driven Game
Il taglialegna nasce durante l’inverno del 2019. Come riportato nella presentazione del gioco, questo è forse il disegno più intimo dell’autore e, come detto anticipatamente, Tom non era per niente sicuro di volerlo condividere con il mondo.
Quando lo ha fatto, la risposta è stata sconvolgente.
Non solo i fan hanno condiviso il suo lavoro, ma alcuni sono rimasti talmente tanto ispirati, che hanno iniziarono a creare modelli 3D, disegni, sculture e, addirittura, tatuaggi.
Anche il sottoscritto, mentre vagavo per la rete, mi sono imbattuto in queste immagini che ne sono rimasto profondamente colpito. Come spesso accade nel mondo digitale, quando un lavoro ti rimane impresso, le persone vogliono saperne di più. C’era chi voleva sapere della vita del taglialegna, altri del suo passato. Fu così che hanno iniziato ad uscire degli schizzi dai titoli criptici quali Florence ed If Found…
Due notizie sul team dietro a questo progetto
Andiamo a conoscere meglio i volti di coloro che sono dietro a questo progetto.
Tom Booth: Tom è un disegnatore fin dalla più tenera età e, da oltre dieci anni, è un illustratore professionista. È autore ed illustratore di innumerevoli libri per bambini tra i quali Don’t Blink! e This is Christmas. La sua fanbase di Instagram si è innamorata del taglialegna tanto da far nascere questo progetto.
Najati Imam: una vita votata alla programmazione. È infatti molto attivo, da oltre vent’anni, nel campo della creazione di siti web, nello sviluppo dell’elettronica in generale e, da quando era ragazzo, nella programmazione di videogiochi.
Andy Martin: quando una tua passione diventa un lavoro, non puoi che essere felice. Andy oltre ad essere amante della musica, si diverte a registrare le foreste per divertimento. È apparso fin da subito chiaro che fosse la persona giusta per scegliere i suoni di una foresta! In passato ha collaborato con Lucasfilm e la Sucker Punch Production.
Adam Brick: Adam è in parte programmatore, in parte attore e in parte allenatore della squadra. Lavora insieme a Najati fin da quando la tecnologia si è dovuta fondere con i sentimenti. Solo in questo modo i loro prodotti hanno sempre avuto una presa molto forte sul proprio pubblico.
Perché Kickstarter ama questo titolo?
Spesso, ma neppure così tanto, Kickstarter premia qualche titolo con la targhetta “Project We Love”. Pine è stato insignito di questa onorificenza, credo, per quello che hanno promesso di fare. La prima cosa che mi è rimasta in mente è stata la seguente frase che ho letto:
Per ogni livello di finanziamento dai 25$ in su, per ogni sottoscrittore verrà piantato un albero. Non abbiamo ancora deciso a quale partner appoggiarci, ma vorremmo davvero che fosse un progetto fattibile.
Una nobile causa che segue l’idea dei creatori di prodotti cartacei di utilizzare carte riciclate o di sostituire gli alberi con quelli tagliati per lo sviluppo del proprio progetto. Una coscienza ecologica che stiamo continuando ad abbracciare. Noi giocatori salveremo il mondo!
Conclusioni e pareri personali su Pine
La cognizione del dolore è un argomento complesso. L’elaborazione del lutto è un passaggio fondamentale che ogni persona, a seguito di una perdita, un’allontanamento, una separazione, dovrebbe affrontare. Per Tom Booth disegnare un taglialegna e affidargli il suo dolore è stato un modo per affrontare quello che stava passando.
Spesso ci stupiamo come i videogiochi e i giochi di ruolo (ricordate Death of a Hero?) possano essere il mezzo tramite il quale le persone siano in grado raccontare una loro storia, rivivere una perdita e cercare al tempo stesso di interiorizzarla e superarla, semplicemente parlandone. Nel corso del tempo ci siamo affidati alle parole dei poeti e degli scrittori, più recentemente abbiamo cercato l’aiuto di specialisti, grazie alla nascita e allo sviluppo della psicanalisi.
Oggi abbiamo uno strumento in più. Per questo vi consiglio di dare una lettura al progetto, innamorarvi delle immagini di Tom e, se ve la sentite, finanziarlo, piantando al tempo stesso un nuovo alberello che potrebbe essere utile alle generazioni future.