Cari utenti, oggi parliamo di commenti
Dopo la pubblicazione dell’articolo “Guerra e querela alla traduzione di Tolkien: facciamo chiarezza“, sul nostro sito è apparso un commento diffamatorio. Di conseguenza, ci pare giunto il momento di chiarire alcune cose sui commenti.
Sul nostro sito non saranno accettati commenti in cui si insultano le persone/le case editrici/le associazioni e/o in cui si fanno gravi insinuazioni su atti illegali da esse commessi. Insomma, non potete dire che “la Cercatrice G spaccia droga” (esempio inventato), perché è querelabile, né potete dire che “l’associazione X è collusa con la mafia” (altro esempio inventato), e nemmeno potete dare del coglione a qualcuno (ancora un esempio inventato).
Purtroppo, essendo questo un sito dove si può commentare liberamente, è inevitabile che qualcuno decida di comportarsi in maniera scorretta.
Noi Cercatori ci disconosciamo da queste esternazioni e, non appena le vedremo, provvederemo a cancellarle.
Conseguentemente, invitiamo tutti gli utenti a moderare i toni e al pubblicare solo commenti in cui esprimono il loro punto di vista con educazione e rispetto per gli altri.
Riteniamo importantissima la libertà di espressione ma nell’ambito della legalità e della verità. Troppo spesso queste cose si mischiano tra loro, anche strumentalmente, e vengono drammaticamente confuse. Cerchiamo, almeno su questo sito, di dare un buon esempio.
Nel caso in cui vedeste o leggeste qualcosa di inappropriato, vi invitiamo caldamente a comunicarcelo per tempo, così da poter intervenire il prima possibile. Ricordiamo inoltre che il dissenso si possa esprimere in forma educata e assolutamente incontestabile.
Grazie.
La Redazione