La community italiana del gioco di ruolo usa il prestito inglese spell più al femminile o al maschile? Lo scopriamo in un nuovo approfondimento linguistico!
Sappiamo bene che una notevole parte della community italiana del gioco di ruolo usa molto spesso degli anglicismi, ossia delle parole prese in prestito dal lessico inglese, per riferirsi ad azioni o a elementi specifici del nostro hobby. In tal senso, questi anglicismi sono quasi usati come dei termini tecnico-specialistici.
Sicuramente, fra questi anglicismi, uno dei più utilizzati è spell, che in italiano i nostri manuali traducono come incantesimo. Un po’ per abitudine, che deriva dalla lettura dei manuali in inglese, e un po’ per gusto personale, sono molti/e i/le giocatori/trici di ruolo che usano spell, invece che incantesimo, almeno quando scrivono sul web.
Da parte mia, ho sempre usato più che altro incantesimo, nella mia esperienza di gioco di ruolo. Solo recentemente, usando i manuali inglesi di Pathfinder 2e, mi è rimasto attaccato il termine spell, che ho sempre usato al femminile.
Quindi, capirete che, quando alcuni giorni fa ho trovato scritto “lo spell”, mi è salita la solita curiosità da linguista. Ormai chi segue questa rubrica saprà di cosa stiamo parlando: nella community italiana del gdr, spell è usato più al maschile, o al femminile?
In questo articolo cercheremo di rispondere a questa domanda, attraverso una piccola indagine.
È sempre bene specificare, però, che in questo articolo non si dirà quale, fra “la spell” o “lo spell”, sia la versione corretta. Infatti, al momento sia il maschile, sia il femminile sono egualmente applicabili a questo prestito. Solo il tempo ci dirà se l’uno o l’altro vincerà la sfida.
Quindi, sentitevi in diritto di continuare a usare (o a non usare!) spell come avete sempre fatto.
Scopriamo, però, come si comporta in generale la nostra community!
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L’attribuzione del genere ai prestiti inglesi
Chi ha già letto altri articoli di questa rubrica conoscerà già questa parte, che però ripeteremo per chi ci legge per la prima volta.
Generalmente, l’inglese non attribuisce un genere grammaticale alle proprie parole, sebbene esistano notevoli eccezioni, come boy/girl, cow/bull e duke/duchess. A tutti gli altri nomi, l’inglese non attribuisce un genere grammaticale e, soprattutto, non attribuisce un genere morfologico, come avviene invece in italiano. Per esempio, chair non è femminile come il nostro sedia, e mayor può essere riferito sia a un uomo che a una donna, a differenza di sindaco e sindaca.
Genere dei nomi inglesi riferiti a persone e animali
L’assenza di genere grammaticale nella maggior parte dei nomi inglesi rende il loro uso in italiano piuttosto problematico, poiché la nostra lingua deve necessariamente attribuire un genere grammaticale ad una parola. E se i prestiti di nomi inglesi, di regola, tendono a essere lasciati invariati, ogni articolo, pronome, verbo al participio passato o aggettivo a loro accostato deve per forza avere un genere grammaticale.
Quindi, se non modifichiamo una parola inglese come leader aggiungendo i tipici suffissi di genere e numero -o/-a, creando leadero e leadera, dobbiamo comunque scegliere il genere di tutto ciò che accostiamo a queste parole. Nel caso di leader la scelta è facile, poiché si adatta il genere della parola al genere della persona a cui è riferita: “la brava leader è andata via” o “quel leader talentuoso è partito“. Ovviamente, se la figura del leader fosse una persona non binaria, la faccenda si complica, ma ci sono soluzioni linguistiche standard anche in questo caso, come abbiamo detto qui.
Genere dei nomi inglesi riferiti a cose o concetti astratti
Diverso è invece il discorso per i nomi che si riferiscono a cose o a concetti astratti. In questo caso, l’italiano non ha una regola fissa per l’attribuzione del genere grammaticale ai nomi inglesi, ma accetta varie soluzioni.
Generalmente, le soluzioni adottate dall’italiano sono due e hanno una base semantica, ossia legata al significato del prestito in questione. Qui le spiegherò brevemente, ma se volete potete approfondire la tematica su questo articolo dell’Accademia della Crusca.
- Assegnazione del genere di un termine italiano che traduce o comprende il prestito inglese. Quindi, una station wagon sarà al femminile perché il termine è accostato al concetto di automobile.
- Assegnazione del maschile “di default”. In molti casi, infatti, i prestiti inglesi sono declinati al maschile perché questo è il genere percepito come più neutro nella nostra lingua. Ne è un esempio “lo spoiler”, che è al maschile nonostante anticipazione sia femminile.
Qualora più soluzioni fossero utilizzate contemporaneamente, la lingua italiana semplicemente aspetta di vedere se, col tempo e con l’uso, una soluzione specifica si imporrà sulle altre. È stato questo il caso e-mail, che un tempo era usata molto anche al maschile.
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Spell è usato al maschile o al femminile?
In questo contesto, quindi, spell è un termine che fa riferimento a una cosa, quindi il suo genere grammaticale in italiano può essere, in potenza, sia maschile, sia femminile. Solo l’uso determinerà se questo prestito (qualora entrasse nei dizionari, cosa onestamente piuttosto improbabile!) sia maschile o femminile.
Vediamo, quindi, come la nostra community utilizza questo termine.
I risultati del sondaggio su I Naufraghi di Atlantide
Come sempre, prima di scrivere questo articolo mi sono confrontata con la community, grazie a un sondaggio sul gruppo I Naufraghi di Atlantide. Come sempre, i partecipanti al sondaggio non ci daranno dei dati rappresentativi dell’intera community, poiché sono troppo pochi. Tuttavia, sono sempre un ottimo punto di partenza per iniziare la ricerca e iniziare a capire perché la community propenda verso una certa scelta.
Al sondaggio hanno partecipato 42 persone. Fra queste, il 57% hanno detto di usare spell al femminile, contro un 33% che lo usa al maschile. L’uso sia del maschile, che del femminile, o di altre soluzioni sono entrambi al 5%.
Secondo chi ha partecipato al sondaggio, l’uso di spell al femminile sarebbe dovuto all’associazione del termine inglese all’italiano magia, o all’abilità di fare magie. Invece, chi usa spell al maschile motiva la propria scelta con l’associare il termine alla sua traduzione italiana, ossia incantesimo.
Vediamo quindi se le percentuali di questo sondaggio trovano riscontro anche nell’uso effettivo del termine spell fatto dalla community.
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Spell in gruppi generici di gioco di ruolo
Innanzitutto, sono andata a vedere come spell venisse usato in gruppi generici sul gioco di ruolo, ossia Io gioco di ruolo e Giochi di Ruolo – Il GDR in Italia.
Unendo le istanze di questo termine in entrambi i gruppi (22 casi totali), in realtà questo prestito non è molto utilizzato. La cosa più particolare, però, è che in questi contesti spell è usato in egual misura sia al maschile, sia al femminile: entrambi i casi, infatti, sono al 32%. Risulta invece addirittura più comune l’uso di spell che non esplicita il suo genere, attestato al 36%.
Potrete vedere qui sotto alcuni esempi.
La metà meccanica di gestione degli spell è solo utile (M)
un certo uso di uno spell (M)
il sistema di controllo delle spell mi era sembrato molto flessibile (F)
livello della spell lanciata (F)
ogni lancio di spell (?)
sono dell’idea che non la faresti con una lista di spell (?)
Ciò che emerge, però, è che in questi gruppi spell è un termine usato soprattutto al plurale (gli/le spell). Ciò probabilmente è dovuto al fatto che, di solito, in questi ambienti si parla di come un gioco di ruolo gestisca gli incantesimi in generale, e non di come funzioni un singolo incantesimo.
Ma come lo usano, invece, chi gioca a titoli in cui gli incantesimi sono una parte importante del sistema? Per assicurarmi di avere molto materiale, sono andata a indagare due gruppi dedicati ai maggiori d20system sul mercato.
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Spell usato da chi gioca a Dungeons & Dragons
Per prima cosa, quindi, sono andata a curiosare sul gruppo Dungeons & Dragons ® 5^ Edizione Italia.
Qui si nota subito come spell sia utilizzato soprattutto al femminile (65% delle istanze), contro solo il 14% delle istanze del termine al maschile. Nel resto dei casi trovati (21%) non è possibile risalire al genere del prestito.
Non abbiamo lo sbilanciamento verso i plurali visto prima: il prestito è sempre usato equamente sia al maschile, sia al femminile.
Ecco qui alcuni esempi:
Se casto una spell come bonus action (F)
il ranger ha mooolte spell veramente fighe e forti! (F)
Un po’ di spell per combattere le devi avere (F)
se lo spell è castabile con un azione bonus (M)
Ecco alcune mie considerazioni sui nuovi spell (M)
questo non giustifica sputtanare spells altrui (?)
Che spell avete scelto? (?)
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Spell usato da chi gioca a Pathfinder
Infine, sono andata a dare un’occhiata anche sul gruppo di Pathfinder GdR Italia, anche perché, a questo punto, sorgeva pure un’altra curiosità: ma chi gioca a D&D usa spell in modo diverso rispetto a chi gioca a Pathfinder?
Ebbene, dai dati raccolti parrebbe proprio che una piccola differenza ci sia: gli utenti di Pathfinder GdR Italia preferiscono in maniera esorbitante (ben l’84% delle istanze!) spell al femminile. Al secondo posto troviamo l’uso non specificato, con 15% delle istanze. L’uso al maschile, quindi, copre solo l’1% dei casi, con un singolo esempio, che vi riporto sotto:
Ma quindi quando casto su una Spell Lentezza (da 10 round) una Spell Velocità da 12 round (F)
si specializzerà nelle seguenti spells (F)
ogni azione dipende dalla spell che usi (F)
come gestite le pergamene con spell di livello molto alto? (?)
UMD per accedere allo spell (M)
Come mai c’è una simile differenza tra il gruppo di D&D e quello di Pathfinder?
A parte la pura e semplice casualità (che comunque non è da escludere!), questa situazione potrebbe derivare dall’influenza di alcuni utenti. Infatti, nel gruppo di Pathfinder, alcuni degli utenti più attivi, compresi diversi admin, utilizzano spell al femminile. Ciò potrebbe aver influenzato le abitudini del resto dell’utenza, che potrebbe vedere questi individui come punti di riferimento.
Al contrario, nel gruppo di D&D non abbiamo delle figure altrettanto attive e influenti, almeno per quel che riguarda le discussioni in cui è presente il termine spell. Di conseguenza, sebbene l’uso al femminile sia evidentemente maggioritario, non c’è una maggioranza così schiacciante.
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Alcune parole conclusive
Spell è un termine piuttosto utilizzato nell’ambito italiano dei giochi di ruolo, nei contesti di comunicazione scritta informale sul web, e specialmente in quelli legati ai d20system.
Un femminile schiacciante
Nei contesti di discussione generalista, non è possibile dire se questo termine sia usato più al maschile, o più al femminile. Infatti, abbiamo troppi pochi dati per farci un’idea. Confrontando gli esempi trovati con i risultati del sondaggio, possiamo ipotizzare che entrambi gli usi siano mediamente presenti, ma che quello femminile sia più diffuso.
Invece, nei contesti di discussione sui d20system, spell è generalmente usato al femminile, con solo una piccola minoranza di usi al maschile. Fra tutti, i giocatori e le giocatrici di Pathfinder sembrerebbero il gruppo più propenso a usare spell al femminile.
La traduzione diretta, “incantesimo”, ha poca influenza
Probabilmente, chi usa questo termine al femminile lo fa per un accostamento semantico al termine magia; invece, chi lo usa al maschile potrebbe accostarlo alla sua traduzione, incantesimo.
Il fatto che la traduzione diretta di spell, incantesimo, non eserciti un’influenza molto forte sul genere del prestito è una cosa piuttosto inusuale. Infatti, di solito la traduzione diretta (soprattutto se presente nei manuali di gdr di riferimento!) esercita molta influenza sul genere del prestito inglese.
Invece, in questo caso si preferisce il femminile. Se ciò sia dovuto solo alla vicinanza di significato con magia, o a qualche altro fattore, è difficile dirlo. Ma di sicuro questo caso ci mostra come non sempre la traduzione diretta di un termine inglese ne influenzi automaticamente il genere grammaticale in italiano.