Oggi parliamo, dopo tanti anni dalla sua prima uscita, di Lilith.
Prima di partire dovete sapere due cose: la prima è che adoro Luca Enoch (quello di Gea e di questo fumetto e Dragonero anche se non mi prende), la seconda è che non amo i viaggi nel tempo. Detto questo oggi voglio a parlare di un fumetto di Luca Enoch che si basa sul viaggio nel tempo e quindi sono un po’ diviso.
LEGGI ANCHE: DRAGONERO IL RIBELLE – LA STORIA FINORA

Un po’ di trama di Lilith
First of all: la trama. In un futuro non meglio precisato, il nostro amato pianeta verrà trasformato in un’oasi naturali dal fiorire di una strana pianta, il Triacanto, che nel corso della storia, ha sparso i suoi germogli all’interno dei più svariati esseri umani facendo sì che questi lo passassero poi a tutti i loro discendenti.
Ed è così che dopo la Grande Germinazione la Terra è diventata un Paradiso Terrestre in cui gli esseri umani non sono i benvoluti, tanto da obbligarli a doversi trasferire nel sottosuolo. La nostra specie, però, non si arrende e parte così il contrattacco, contrattacco che ha le fattezze di Lyca, una ragazza cresciuta per diventare un’inesorabile cacciatrice.
Il compito di Lyca non è certo il più semplice al mondo: ella dovrà viaggiare tra il tempo e lo spazio, sbalzata da un periodo storico all’altro, alla ricerca dei portatori originali, dopodiché dovrà estrarre da loro lo Spiromorfo (così vengono chiamati i germogli) e distruggerlo.
Una trama semplice e lineare, vero, quasi banale. E invece due sono i punti di forza che rendono questo fumetto l’unico motivo per cui ho comprato ancora qualcosa dalla Bonelli: prima di tutto la grande preparazione storica che Enoch mette in ogni volume.
L’autore studia, e si vede! Ogni albo racconta non solo la sua trama, ma ci permette di vedere un pezzo della grande storia della razza umana, una storia che per qualche strana ragione è sempre ricca di massacri e soprusi (ma forse lo Spiromorfo sceglie quei periodi apposta), secondo perché un fine velo di misticismo, come si poteva vedere anche in Gea, avvolge tutto e ci riempie la testa di dubbi.

Viaggiare nel tempo da morti per vedere l’Ucronia, questo e altro in Lilith
Sembra infatti che per viaggiare nel tempo si debba essere “deceduti” o quantomeno qualcosa di simile, poiché Lyca riesce a vedere alcune anime vaganti pur essendo lei di carne ed ossa, ed inoltre sembra che i piani del Triacanto, che ci vengono narrati da alcune delle creature che egli mette contro la nostra “eroina” siano ben più profondi dello sterminio della razza umana e abbiano invece a che fare con un fantomatico Eden primordiale in cui le anime potevano incarnarsi in qualsiasi forma sia essa animale, vegetale o inanimata.
Se tutto questo non bastasse ad incuriosirvi, posso anche dirvi che il buon Enoch non si limita a fare il maestrino di storia, ma crea un nuovo mondo, una vera e propria Ucronia con la U maiuscola, in cui il Giappone non ha mai chiuso i confini e si è dedicato alla colonizzazione del continente americano, o almeno della parte ovest di questo, entrando ovviamente in conflitto con gli europei.
Non vi basta? E se vi dicessi che la povera Lyca, sballottata avanti ed indietro nel tempo, lascerà sempre un segno del suo passaggio e che alla fine di ogni volume avremo una paginetta che ci narra l’influenza che questo ha avuto nella storia? Ma voi non volete solo lezioncine, volete anche avventura, right?
Eh beh, in Lilith ne abbiamo parecchia poiché non è che il Triacanto se ne stia lì fermo a non fare niente, ma cercherà di eliminare la nostra piccola cacciatrice mandandole contro delle entità vegetali note come Cardi, umanoidi di legno praticamente ferali che cercheranno in tutti i modi di rallentare questa tenera macchina da guerra (ve l’ho detto che è invulnerabile e che dispone di artigli?) per portare al sicuro lo Spiromorfo (sì, il Triacanto riesce a viaggiare nel tempo tramite le altre piante).
LEGGI ANCHE: UCRONIA NEI MEDIA – COSA CI AFFASCINA TANTO?

Ma non è solo Ucronia e viaggio nel tempo!
Volete anche l’introspezione psicologica? Abbiamo anche questa, poiché le avventure di Lyca sono spesso legate a dei flashback che ci raccontano qualcosa di più sul suo addestramento, sul mondo in cui è vissuta, sul fanatismo della sua missione, e il nostro dolce angelo della morte più di una volta si troverà in crisi nel compiere la sua missione poiché il Triacanto non ha posto i suoi germogli solo in assassini e tagliagole, ma anche in artisti, filosofi e poeti, rendendo quindi la loro “eliminazione” un dilemma morale non da poco:
Come dice lo Scuro, lo strano essere che accompagna Lyca nel suo viaggio:
“Essi altro non sono che polvere da ormai molto tempo rispetto al mondo in cui sei nata”.
Non voglio approfondire troppo questo discorso perché non so cosa passi nella testa di Enoch, ma credo che uno dei temi principali, quando rileggeremo la conclusione di questa enorme saga, sarà lo scontro filosofico tra il materialismo degli umani e la spiritualità del Triacanto.
LEGGI ANCHE: RICERCA: GIOCO DI RUOLO, PSICOLOGIA E ATTEGGIAMENTI

Conclusioni su Lilith e una chicca letteraria
Ora vi lascio, ma prima vi dirò le ultime due cose: il nome di Lyca non è scelto a caso, ma è tratto da una poesia di uno dei miei poeti preferiti, William Blake. E Lilith? Beh, Lilith è il nome che essa deciderà di assumere fin dal primo numero dopo aver massacrato un numero imprecisato di uomini per raggiungere la sua vera vittima, come mai Lilith? Guardate un po’ qua
La Bambina Perduta – William Blake
Nel futuro
profetico vedo
che la terra dal sonno
(grave la profonda sentenza)si leverà a cercare
il suo creatore mite,
ed il deserto selvaggio
diventerà un dolce giardinoNel paese del sud
dove il fiore dell’estate
mai non svanisce,
viveva la Bella Lyca.Sette estati vecchia
la Bella Lyca era;
aveva vagato lontano
ascoltando il canto degli uccelli selvaggi.“Dolce sonno, vieni da me
sotto a quest’albero.
Padre, madre piangono
dove può dormire Lyca?Persa nel selvaggio deserto
è la vostra bambina.
Come può dormire Lyca
se sua madre piange?Se il suo cuore soffre,
che Lyca resti sveglia;
se mia madre dorme,
Lyca non piangerà.Minacciosa, minacciosa notte
su questo deserto luminoso
fai sorgere la tua luna,
mentre chiudo gli occhi”Dormiente Lyca era stesa
mentre le bestie da preda,
giunte da caverne fonde,
guardavano la bimba addormentata.Il regale leone stava
a guardare la vergine,
poi saltellò attorno
sul ramo terreno.Leopardi, tigri giocano
attorno a lei mentre era stesa,
mentre il leone antico
curvò la sua criniera d’oro,e le leccò il petto,
e sul suo collo
dai suoi occhi di fiamma
lacrime di rubino vennero;mentre la leonessa
le tolse il piccolo vestito,
e nuda portarono
alle loro caverne la vergine che dormiva.Da Canti dell’esperienza in Poesie