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Le Fiamme della Rivolta – Dragonero il Ribelle #26

Anche per “Le fiamme della rivolta” sono in ritardo di circa un mese (parlerò del numero uscito a dicembre), quindi devo chiedervi, ancora una volta, scusa.
Come al solito, chi fosse interessato alla storia finora della saga di “Dragonero il Ribelle” della Sergio Bonelli Editore può trovarla in questo articolo riepilogativo.
Vai con l’intro!

“…
Arrows are raining from the sky
As brothers fight side by side
…”

tory Song, Victory Song, 2007, Ensiferum

Le fiamme della rivolta

Le fiamme della rivolta predispone gli ultimi tasselli per la liberazione dell'Erondár
Ian e l’Imperatore Nahim cavalcano verso la liberazione dell’Erondár

Adesso che hanno Nahim come propria guida, Ian e compagni non sono più ribelli, ma combattenti per la libertà: Le Spade della Giustizia. Il loro unico scopo è abbattere la tirannica teocrazia usurpatrice di Leario. Il momento di agire è ormai alle porte! Quindi, prima di sferrare l’Attacco che libererà l’Erondár dal sanguinoso giogo impostogli dalla Signora delle Lacrime, è necessario spianarsi la strada con attacchi mirati. Quindi chi meglio di Ausofer, stratega dalla mente brillante, è in grado di organizzare le prime tre mosse del contrattacco?

In Le Fiamme della Rivolta vengono svelati altri segreti di Ausofer
Ausofer la mente della Ribellione

Analisi dell’episodio

Ancora una volta ci troviamo tra le mani un albo estremamente sfaccettato, sia per i numerosi autori dietro alle storie, che per lo stile dei disegni. Sebbene questa formula non piaccia a molti che seguono le avventure di Ian e compagni, è indubbia la sua funzionalità.

Abbiamo avuto modo, diverse volte, di sottolineare quanto il mondo in cui avvengono le storie di Dragonero sia un universo vivo; ogni personaggio, ogni avvenimento non è fine a se stesso: i riverberi di ogni albo si ripercuotono sulle vite e sulla narrazione futura.
Ci siamo domandati, in varie occasioni, del bisogno di determinati episodi, o il perché di certe frasi dette a mezzo, o l’introduzione di così tanti personaggi. Vietti, Enoch e Barbieri, che è diventato vera e propria terza colonna portante, hanno tessuto, continuano ad intrecciare fili, e siamo sicuri che il futuro ci riserverà sorprese interessanti, proprio grazie alla loro visione che spazia in ogni angolo dell’Erondár e nell’animo di ogni attore della saga.

È questo quello che è “Le fiamme della rivolta“: un ampio palcoscenico da non considerarsi però come mera passerella, bensì come momento in cui mostrare il risultato, o per lo meno gran parte di esso, di questo lungo ed accurato worldbuilding.

Rivediamo volti noti, altri meno, e scopriamo la loro importanza. Shōte e Gheal le abbiamo viste agire in questo numero. Per quanto riguarda Nube siamo sicuri che farà preso capolino tra le pagine dei prossimi numeri. Anche perché, da questo articolo, possiamo supporre che le nostre Ian’s Angels avranno molto più spazio in futuro!

In Le Fiamme della Rivolta ritroviamo Shōte e Gheal come infiltrate in un tempio della Signora delle Lacrime
Shōte e Gheal pare abbiano trovato il loro ruolo tra le fila delle Spade della Giustizia

Ritroviamo situazioni ed emozioni già viste, ma che è giusto che siano sottolineate il più possibile: sopraffazione, violenza, uso della paura per soggiogare.

In Le fiamme della rivolta si vede la popolazione ancora oppressa dal tallone di Leario
La popolazione è sempre la prima vittima della guerra

Dove però le tenebre si addensano, e fa quasi sorridere pensare alla teocrazia di Leario come se fosse tenebra quando ce ne è una ben più fosca all’orizzonte, là ci sono spirito di sacrificio, amicizia, senso di cameratismo ed unione sotto due bandiere sinonimo di prossima liberazione!

L'Imperatore Nahim accende Le fiamme della rivolta
L’Imperatore Nahim guida l’esercito di liberazione

Ma, come abbiamo già avuto modo di sottolineare, qualcosa di oscuro si scatenerà presto per l’Erondár, come rivelano le ultime pagine dell’albo…

In apertura

Luca Barbieri, nell’editoriale Cronache della Ribellione, prima di introdurci degli autori che hanno dato vita a “Le fiamme della rivolta“, ci parla di un altro tassello del grande arazzo che è la saga di Dragonero: Senzanima. Il mese di dicembre ha visto infatti l’uscita dell’ottavo volume Tregua. Abbiamo avuto modo di accennare che questa serie si occupa del periodo in cui Ian (giovane) faceva parte della compagnia mercenaria di Gredo Senzanima. Un momento fondante per il nostro eroe, ma caratterizzato da momenti violenti e bui…una serie più “adulta” che vi consigliamo di recuperare e iniziare a seguire!

Per quanto riguarda ciò che andremo a leggere nell’albo, scopriamo che tre sono le storie di questo numero, di tre autori Stefano Vietti, Luca Enoch (che si occupa anche della cornice) e Luca Barbieri (in quest’ordine), e ben quattro disegnatori che conosceremo nel paragrafo apposito.

Disegni & lettering

Gianluca Pagliarani (disegni) e Paolo Francescutto (colori) danno vita ad una copertina densa di azione significato. Vedere Ian, che tiene in mano la bandiera dei Ribelli, cavalcare accanto all’Imperatore Nahim, con il drappo imperiale, fa subito sorgere in chi legge un senso di rivalsa per tutte le genti dell’Erondár!

Francesco Rizzato si è occupato della cornice (le prime e le ultime cinque pagine dell’albo). Marco Itri è una new entry per la scuderia di Dragonero e ha disegnato la prima storia. Troviamo poi Ludovica Ceregatti e Diego Bonesso per l’ultima.

Al lettering troviamo il sempre più presente Luca Corda.


Per l’albo di gennaio cercherò di riprendere la stessa cadenza senza lasciare nulla indietro. Tra qualche giorno siederemo davanti ad un fuoco e ascolteremo ciò che è “Raccontato alla Notte” (“Dragonero il Ribelle” n. 27, 9 gennaio)!

Dall’ombra insorgiamo. Nel silenzio colpiamo.

I Ribelli dell’Erondár

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