Il Barbaro Grigio è un libro game scritto da Daniele Daccò e pubblicato da No Lands Comics nel 2018, in occasione di Lucca Comics and Games. Si tratta del primo numero della collana Sangue Inchiostro e il primo lavoro dell’autore in ambito di libri game. Ai disegni troviamo Melissa Spandri, artista capace di interpretare i pensieri dell’autore con opere semplici ma di grande impatto. L’uscita si inserisce nella nuova corrente dei libri game e del loro fortunato ritorno. Molti altri autori, diventati famosi nel corso degli anni per i loro lavori, stanno vivendo una nuova stagione dell’oro. Riuscirà Daniele Daccò a lasciare un segno nel mercato?
Trama de Il Barbaro Grigio
Il Barbaro senza nome vive isolato dal resto del mondo, gustandosi la sua vecchiaia e i piccoli lavori che ogni giorno lo tengono vivo. Un tempo era stato un grande mercenario, capace di far tremare il nemico davanti a sè, ma alla fine il tempo aveva avuto la meglio. Specchiandosi nei corsi d’acqua, con la schiena dolorante e le articolazioni incriccate, il Barbaro è costretto a vedere solo un’ombra di se stesso e di quello che era. Sogna di continuo il giorno in cui ha salvato la bella e discinta regina Ardesia dalle fauci di una fiera. Tale incontro ricorre spesso nelle sue memorie, forse per una scelta che si pente di aver preso subito dopo.
Molte versioni della stessa storia
Il Barbaro Grigio può vantare 351 paragrafi, di lunghezza ovviamente variabile, che accompagnano il lettore attraverso diverse storie parallele. Alcune volte il percorso potrebbe intrecciarsi con altre linee temporali e, di fatto, molte strade portano alla stessa conclusione. Tuttavia la rigiocabilità è un punto forte di questo prodotto e, come tale, bisogna dare atto che sebbene una giocata possa durare al massimo un paio di ore, il lettore può percorrere strade diverse.
Combattimenti sbrigativi, forse un po’ troppo
I combattimenti de Il Barbaro Grigio sono molto veloci, durando al massimo un paio di paragrafi, ma privano molte volte il lettore del gusto del gioco. La maggior parte delle volte, il giocatore non dovrà fare altro che scegliere la sua azione e leggerne il risultato al paragrafo successivo. Questo può diventare frustrante, perché quello che poteva sembrare un attacco logico può risultare in una rapida morte con la sola giustificazione del “la vecchiaia ti rallenta” oppure “la vecchiaia ti indebolisce”.
Guardare tra le pagine: Barare o Metanarrare?
Sicuramente la meccanica più importante introdotta da Daccò in questo suo primo lavoro è la possibilità di guardare tra le pagine. Sebbene venga introdotta come la possibilità legalizzata di barare sulle scelte, scoprendo quella più sicura o “migliore”, diventa presto qualcosa di più. L’autore si prende questi spazi per rivolgersi direttamente al lettore, invitandolo alla riflessione e condividendo con lui idee e giudizi. Verso il finale, questa meccanica darà vita a qualcosa di meraviglioso, creando un dialogo diretto tra Autore, Lettore e Barbaro.
Conclusioni
Il Barbaro Grigio segna l’inizio di qualcosa che non possiamo ancora giudicare a pieno ma che attira l’attenzione del lettore. Sebbene sia solo il primo lavoro in tal senso dell’autore, siamo ansiosi di scoprire cosa abbia in serbo il futuro. Daniele Daccò non deve tuttavia prendere quest’opera come un punto di arrivo ma solo di partenza. Sebbene le idee ci siano e siano anche notevoli, ci aspettiamo molto di più in futuro, specialmente in termini di scelte e lunghezza. Ci auguriamo che gli ottimi spunti introdotti con quest’opera vengano portati avanti in futuro.
Potete trovare Il Barbaro Grigio a questo link!