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Got 8×06: Il Gioco del Trono è terminato

Got è finito. Il Gioco del Trono è terminato. Non rimane più nulla per noi adoratori di Westeros che non sia aspettare gli spin-off, e vedere distrutta l’ambientazione un’altra volta, oppure attendere  ̶G̶o̶d̶o̶t̶ i libri e metterci l’anima in pace. Ho veramente poco da dire su questa puntata, se non che per una volta mi sono trovato d’accordo con Kit Harington.

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Come la risoluzione di questa immagine

Andiamo però con ordine.

Got: Il Discorso di Daenerys agli eserciti

Gli Immacolati e i Dothraki, dopo esser stati praticamente decimati dal Night King e dal suo esercito, dimenticano di essere morti e si dispongono in bella fila davanti alla Fortezza Rossa. Davanti a loro giunge dunque Darth Daenerys. Godendosi la devastazione provocata dalla liberazione dal tiranno, la Regina pronuncia un discorso che tutti noi fan abbiamo già sentito.

Immagino a questo punto che sia una caratteristica dei Sith, non possiamo farci nulla. Dopo essersi vantata di aver liberato col fuoco e col sangue mezzo mondo conosciuto, Daenerys giustamente annuncia di voler rompere “le catene” anche all’altra metà. Anche questa frase mi sembra di averla già sentita…

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Tyrion, che nel frattempo ha scoperto la morte della sua famiglia e ha passato ore a fissare la cenere traumatizzato, comprende tutti gli errori fatti fino a quel momento. Rinnega Daenerys gettando la spilla di Primo Cavaliere e viene arrestato per l’ennesimo tradimento (dejavu).

Got: La scelta è tua Giovanni Neve.

Jon, che nel frattempo ha capito di contare quanto il due di coppe quando briscola è a spade, comincia a riflettere sulle sue scelte di vita amorose. È vero che Daenerys sia la sua regina, ma è anche vero che sia una pazza genocida. Questo viene rivelato da un dialogo con Tyrion, al termine del quale Jon deve scegliere se salvare la sua famiglia e i suoi amici o rimanere fedele come Ned Stark e condannare tutto il mondo alle fiamme. Giovanni Neve sceglie comunque di dare un’ultima possibilità di redenzione a Darth Daenerys, da bravo Obi-Wan, e le spiega che la compassione sia la chiave. Tuttavia al sentire sua zia giustificare se stessa, il loro operato e la grigliata appena fatta, comprende come non ci sia scelta. Fallita la via del dialogo, ancora una volta Jon rifiuta l’amore e sceglie il dovere. Darth Daenerys si accascia al suolo, con un pugnale conficcato nel petto. Tutto molto anticlimatico.

Got: Quel trono è sempre stato brutto

Con la morte della Regina giunge il suo bestione focoso. Drogon si assicura più volte che Daenerys sia morta, ringhia a Jon, capisce che sia stato lui… e distrugge il trono di spade. Il perché di questa scelta non è chiaro e già vedo le orde di fan a lanciarsi in spiegazioni fantascientifiche del tipo “Ha distrutto l’altra cosa appuntita che c’era nella stanza”. No, la lama era ben all’interno del corpo di Daenerys, di puntito non c’era proprio un tubo. La distruzione del trono ad opera di un Drogon furente non ha senso raccontata così. L’unica giustificazione è che il drago avesse in antipatia quella scomoda sedia, è l’unica spiegazione.

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Mi stava guardando male da almeno 5 minuti.

Got: Il concilio dei personaggi che non si vedono da almeno due stagioni

Con un piccolo salto temporale giungiamo al processo di Tyrion, dove apprendiamo che tutti i lord di Westeros si siano riuniti ad Approdo del Re. Il Folletto e Jon Snow sono rimasti prigionieri di Verme Grigio, adirato follemente per la morte della sua amante e della sua regina e in cerca di un nemico da combattere, e si richiede ai potenti di Westeros di esprimere un giudizio. È bellissimo vedere che i Lord della Valle siano ancora vivi, così come Edmure Tully! Avevo dato per scontato che fosse stato ucciso in malo modo fuori dalle scene, invece era tanto vivo quanto inutile.

Got: L’apprendista Kingmaker

Tyrion prende la parola, perché tanto essere imputato per alto tradimento è una bazzecola, e convince tutti della necessità di un Re. Tale sovrano andrà eletto tra tutti i lord di Westeros. Dopo alcuni siparietti comici (Edmure Tully che si becca il “posa il fiasco zio e mettiti a sedere” e un tentativo di suffragio universale) il Folletto propone Brandon Stark. Affermando che siano le storie a tenere insieme le persone (se lo dice lui, probabilmente sarà vero), Bran si dimostra il candidato migliore in quanto custode di tutte le storie. Sansa Stark, candidata alla Palma d’oro di Dorne come miglior sorella di sempre, si gioca subito la carta del “Bran ha un pene non funzionante, non può generare eredi”. Ora, lasciando perdere un attimo il come Sansa possa sapere una cosa simile (che non dovrebbe neanche essere vera), ti pare il caso di dare dell’inutile a Bran davanti a tutti? Lui, che rimane legalmente il legittimo lord di Grande Inverno e Re del Nord dopo Jon Snow.

Lasciamo che se ne occupino in futuro

Tyrion decide di rimandare il problema di una buona cinquantina d’anni e suggerisce che, dopo Bran, si tenga una nuova elezione. Secondo lui, eleggere un sovrano non crea problemi di successione. (Visto che a Westeros è il re che nomina i lord, che a loro volta eleggono il sovrano, viene da sè che questo sistema nasce bacato nelle fondamenta).

Contiamo qualcosa anche noi

C’è un veloce giro di votazione, nel quale Ser Davos e Ser Brienne, rispettivamente Lord di FattiGliAffariTuoi e SonoGrandeGrossaeQuindiVoto per qualche inspiegabile motivo vengono presi sul serio.

Grazie, Sansa

Sansa Stark, dopo aver visto sfumate le sue possibilità di diventare regina, si volta verso Bran e, dopo avergli dato del grande re, dichiara l’indipendenza del Nord. Ovviamente non le passa neanche per la testa che Brandon Stark, in quanto Stark e legittimo Re del Nord dopo Jon Snow, avrebbe unificato i Sette Regni sotto il comando di un uomo di Grande Inverno. Troppo complesso questo schema politico per lei.

Yara, questo era un momento davvero perfetto

Yara Greyjoy, dopo che il padre per ben due volte si è ribellato alla corona di Approdo del Re, dopo che la regina alla quale aveva giurato fedeltà è stata uccisa, misteriosamente non coglie l’opportunità che aveva sognato da tutta la vita. Povere Isole di Ferro, magari un giorno un sovrano intelligente ve lo troverete. L’indipendenza la otterrete un’altra volta.

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Ci siamo tutti?

Got: Gli Immacolati e i Dothraki pretendono giustizia

Verme Grigio, che in tutto questo tempo ha promesso guerra e morte in caso Tyrion e Jon Snow non vengano puniti, viene fregato abilmente da Bran The Broken. Il Folletto sconterà la sua pena “ponendo rimedio agli errori che ha fatto per tutta la vita” servendo come Primo Cavaliere del re. Giovanni Neve invece diventerà nuovamente un Guardiano della Notte, andrà a nord e vi rimarrà per sempre. Una volta ottenute queste rassicurazioni, Verme Grigio prende Immacolati e Dothraki e salpa. Si potrebbe immaginare che almeno un poco sarebbero rimasti a controllare che l’accordo venisse rispettato ma la serie tv doveva finire, dunque dovevano andarsene.

Got: La fine del Gioco del Trono

Con Jon che parte per il nord, Arya che parte alla ricerca delle Americhe (potevano anche scrivere “Non sappiamo cosa farcene del personaggio, scusate”) e Sansa che governa come regina, si conclude la serie di Game of Thrones. Bran The Broken governerà con saggezza, supportato da un Primo Cavaliere e da un buon concilio di maestri. Verranno scritte Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco, che iniziano con un buco di trama perché non viene citato Tyrion (inizialmente accusato di voler uccidere Bran, che adesso è re, ricordate?)

Tutti vissero felici e contenti. Bronn ha avuto il suo castello e Jon ha salutato come dio comanda Spettro. Best. Puntata. Ever.

Got: E il lato tecnico?

Sviste di bottigliette in bella vista a parte, l’aspetto tecnico della puntata è ottimo. Ci sono delle inquadrature veramente mozzafiato e tutto l’aspetto della cenere per terra, che poi scende dal cielo una volta sospinta dal vento, è semplicemente emozionante.

Scuola di Sceneggiatura

Ora, chiariamo alcuni punti tecnici di Drammaturgia: Questa stagione di Game of Thrones può piacere, davvero, ma è OGGETTIVAMENTE scritta male. HBO dovrebbe veramente considerare se affidare qualcos’altro alle persone che hanno contribuito a creare Xmen Le Origini – Wolverine. Magari qualcuno che sappia come creare colpi di scena.

La pistola di Cechov

Esiste un principio drammaturgico abbastanza importante che recita: “Se viene introdotta una pistola nel capitolo 1, quella pistola nel capitolo 2 o 3 deve sparare”. Questo cosa significa? Che introdurre elementi di narrazione a caso per poi non farsene nulla serve al più a distrarre lo spettatore. Ci sono diverse critiche a questo principio, arrivate più o meno da autori importanti. Visto che è stato candidato al premio Nobel per la Letteratura, esponiamo il punto di vista di Murakami sull’argomento. Murakami pensa che ogni tanto una pistola possa non sparare. Non tutte le pistole devono per forza fare fuoco ma, quando cominciano ad essere tante, la narrazione si inceppa. Questo vuol dire che tutte le pistole che non hanno sparato in questa serie sono, a conti fatti, inutili alla narrazione. Allora perché inserirle? Misteri della sceneggiatura di questa stagione.

Avete letto la recensione della puntata 5? Potete trovarla qui

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