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Gli Imperi Caduti di Sarpadia – Una tragedia teatrale

In questo articolo vorrei parlare degli Imperi Caduti della regione di Sarpadia uno dei continenti del mondo di Dominaria. Questa regione, e la storia attorno ad essa, è uno dei nodi focali del Multiverso di Magic: The Gathering.

Le cronache di questo continente cominciano ad essere interessanti, per i vari mondi, circa centosettanta anni dopo l’attivazione del Sylex che Urza utilizzò per porre fine alla Guerra dei Fratelli. L’uso di quel particolare artefatto scatenò quello che per noi è un vero e proprio inverno nucleare. Il clima di tutto il mondo si raffreddò rapidamente. Le colture morirono e molte terre divennero inabitabili. Ciò pose limitazioni alle risorse di tutti, quali scorte alimentari, ferro e legno.

L’aumento della domanda e la diminuzione dell’offerta generarono conflitti tra culture che un tempo erano alleate. Sebbene la carenza di risorse avesse colpito principalmente gli imperi sulla terraferma, anche i tritoni ne furono influenzati.

La causa scatenante dell’accellerazione dell’avvenimento noto come Imperi Caduti fu tuttavia un’altra. Fu la morte di una donna. Una donna dal nome Tymolin Loneglade, sorella maggiore di Tev Loneglade.

La storia tragica di questa donna trova la sua fine nella storia degli Imperi Caduti ma, per comprendere meglio il tutto, dobbiamo analizzare come gli Imperi abbiano incontrato la loro fine.

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La scenografia. Un epoca di gelo e di inasprimento dei rapporti

Come avrebbe dovuto reagire la popolazione di Sarpadia a seguito della tragedia globale che stava avvenendo? Semplice solidarietà e cooperazione tra le persone!
Soprattutto per quelle comunità dove forte era cultura di aiuto reciproco. Questa sarebbe stata la giusta via da seguire! Ma non fu così per la popolazione di Sarpadia. Gli Imperi erano troppo frammentati e provavano una sorta di sfiducia enorme nei confronti dei loro vicini.

Come se non bastasse, accanto a culti votati al bene, ve ne erano altri votati al male e altri ancora che divennero xenofobi e radicali, Lo scopo di questi ultimi era l’eradicazione del male in ogni suo aspetto e videro in Oliver Farell il loro capo spirituale. Fissate bene il nome di quest’uomo nella vostra mente perché, oltre ad essere una delle cause degli Imperi Caduti, per un periodo fu anche l’amante di Tymolin Loneglade.

L’unico che vide nella cooperazione l’unica possibilità di salvezza fu la persona da cui meno ce lo si sarebbe aspettato. Quest’individuo, che rispondeva al nome di Thurzen Klathe, era il Lord e Alto Chierico dell’Ordine della Mano d’Ebano, un culto oscuro, perennemente in guerra con l’Impero Icatiano. Fu lui che inviò delle forze di difesa in aiuto verso il primo Impero che cadde.

Gli Attori non Protagonisti

Icatia, Ordine di Leitbur, Ordine di Farrel, Ordine della Mano d’Ebano

Sulla soglia della caduta c’erano diverse forze dislocate a Sarpadia.
La più grande di queste era Icatia, una nazione civilizzata di mercanti, banchieri e funzionari eletti, con un forte esercito e una conoscenza medica avanzata. Nonostante la proiezione della forza di Icatia verso l’esterno, al suo interno era profondamente divisa.

Il fanatico Farrel e i suoi seguaci spingevano per riforme religiose e politiche radicali. Il loro principale avversario all’interno di Icatia era l’Ordine di Leitbur, un cavalierato votato alla pace e alla difesa della vita. L’Ordine di Leitbur vedeva, giustamente, i Farreliti come pericolosi estremisti e, a loro volta, i Farreliti vedevano l’Ordine di Leitbur come vigliacchi.

Entrambi i gruppi, tuttavia, temevano e si opponevano all’Ordine della Mano d’Ebano, una setta corrotta che praticava sacrifici e magia generata dal Mana Nero.
L’Ordine della Mano d’Ebano manteneva, generalmente, un basso profilo ed era più oggetto di dicerie che di preoccupazioni ma, mentre la caduta si avvicinava, commise un errore vistoso. Per un po’ di tempo, l’Ordine della Mano d’Ebano aveva lavorato per creare una razza di schiavi senzienti, i Thrull, per utilizzarli come fonte infinita di vittime sacrificali. I Thrull, creati dal Mastro Allevatore Endrek Sahr (di lui ci occuperemo in un futuro articolo), andarono tuttavia incontro ad una rapida evoluzione. Divennero intelligenti e infine si ribellarono contro i loro padroni dell’Ordine della Mano d’Ebano. Alcune forze in campo li sfruttarono per aumentare l’odio tra l’Ordine di Farrel e questi ultimi.

Impero di Vodalia

La costa di Sarpadia ospitava un’altra grande potenza, la nazione dei tritoni di Vodalia. Questo gruppo era governato da un’élite militare, dotata di poteri magici, che insegnava al proprio popolo a essere feroce e laborioso.

Svilupparono un considerevole commercio con Icatia e altri imperi, dato che vi era un’ampia classe di artigiani e lavoratori che creavano oggetti molto richiesti dai residenti della superficie. Tuttavia, i Vodaliani, affrontavano una terribile minaccia: gli Homarid. Si trattava di una sorta di crostacei primitivi ma che si erano velocemente diffusi e cercavano di conquistare le ambite acque costiere di Sarpadia e invadere l’Impero Vodaliano.

Imperi Caduti Merfolk

La Foresta di Havenwood

Sull’isola di Sarpadia viveva una nazione di elfi nella foresta di Havenwood. Questi elfi videro in anticipo l’arrivo dell’Era Glaciale e capirono che il cibo avrebbe cominciato a scarseggiare.

Purtroppo non ebbero invece la saggezza che avrebbe garantito loro la sopravvivenza. Gli elfi iniziarono a coltivare nuove forme di funghi come fonte di cibo, ma il risultato furono i Thallid, esseri senzienti che, come i Thrull, si ribellarono ai loro creatori. La leadership elfica rifiutò di riconoscere il fatto che questi funghi fossero diventati senziente e li sterminarono senza pietà per un certo periodo, fino a quando questi ultimi si organizzarono abbasta da potersi vendicare dei loro aguzzini.

Imperi Caduti Thallid

I Picchi Cremisi

Una piccola nazione di Nani abitava sulle montagne chiamate Picchi Cremisi. Qui lavoravano la terra per estrarre metalli preziosi da usare nel commercio. I loro artigiani producevano anche strumenti e utensili eccezionali di ogni tipo.

Di tutte le nazioni di Sarpadia, i Nani erano forse i più ragionevoli e pacifici. E forse, proprio per questo, furono i primi a morire. Un esercito di goblin e orchi scese dalle montagne e conquistò le gallerie e le città sotterranee dei nani. Questo primo disastro avvenne senza che quasi nessuno se ne accorgesse, se non forse il sopracitato Thurzen Klathe, poiché le battaglie furono combattute sottoterra e finirono quasi subito. Quando l’ultimo dei valorosi nani cadde, i goblin e gli orchi uscirono in massa dalle montagne e si diressero verso Icatia.

Nonostante i numerosi conflitti descritti sarebbe stato ancora possibile, che gli abitanti di Sarpadia, una qualche forma di salvezza. Gli orchi e i goblin rappresentavano il pericolo più immediato e mettevano a rischio tutti sul continente. Doveva essere nell’interesse di tutti cooperare per distruggere tale minaccia, ma ovviamente questa era la Sarpadia prima della caduta e nessuno, o pochi, ebbero la lungimiranza di capire che l’estinzione stava bussando alla porta.

I Veri protagonisti della tragedia degli Imperi Caduti

Ma i veri attori della Caduta degli Imperi non furono altro che un fratello e una sorella: Tev e Tymolin Loneglade.

Tev Loneglade

Tev Loneglade era un Viandante Dimensionale (Planeswalker, scusate, faccio sempre volontariamente questo errore!) che aveva vissuto gran parte della sua lunga vita in tranquillità e solitudine. Possedeva un temperamento feroce, ma aveva visto abbastanza per aver deciso di vivere il più possibile come un eremita ed evitare le piccole liti dei mortali. Aveva assistito di persona la guerra tra Urza e Mishra e si era recato a Sarpadia in cerca di pace. Per un secolo aveva vissuto tra gli Icatiani, per ritirarsi infine nei boschi in cerca di pace e calma.

Tymolin Loneglade

Sua sorella Tymolin, invece, non era un planeswalker e sarebbe stata una normale mortale, se non fosse stato per l’amore di Tev. Lui, infatti, le aveva lanciato un incantesimo di immortalità affinché potessero per sempre vivere assieme. Tuttavia, quando l’Impero dei Nani cadde, Tymolin capì che era stanca del suo essere immortale. Il suo amante, un guerriero nano di nome Kaylen, era morto infatti nelle battaglie sui Picchi Cremisi. Con l’ennesima morte nel cuore Tymolin convinse il fratello a liberarla da quella duplice benedizione-maledizione. Fatto questo i due si diressero verso Montford per avvertire la città dell’avvicinarsi dei goblin e degli orchi.

La Tragedia

Le cose, come ogni tragedia, peggiorarono. Tymolin fu catturata e poi uccisa dal fanatico Farrel di Icatia, che “sembrava” crederla un demone della Mano d’Ebano. Ne risultò una battaglia tra i Farreliti e la Mano d’Ebano, uno scontro interrotto solo dall’arrivo di Tev Loneglade che, ormai saturo di rabbia e con il cuore colmo di dolore per la morte dell’amata sorella, decise di distruggere ogni forma di vita per esigere il silenzio del lutto di Tymolin. Tutto quello che rimaneva di Tev morì nelle fiamme che evocò, per vaporizzare tutti i Farreliti e la Mano d’Ebano.

Tev e Tymolin Loneglade

La nascita di Fato Degli Stolti

Con le sue azioni Tev Loneglade aveva dato una possibilità di sopravvivere ad Icatia, dato che avevo annientato l’Ordine della Mano d’Ebano e i Farreliti.

Il Viandante Dimensionale, ormai sul baratro della follia per la perdita della sorella, usò i suoi poteri di planeswalker per scatenare un’orda di goblin e orchi dal cielo su Montford. I difensori della città non erano pronti per questo attacco a sorpresa e Montford cadde. Altre città seguirono e Icatia fu rapidamente invasa.

Gli elfi avrebbero potuto correre in aiuto degli Icatiani, ma avevano i loro problemi. I thallid si erano sviluppati ad un ritmo allarmante e gli elfi stavano lottando per la propria sopravvivenza, il tutto mentre Icatia cadeva di fronte alle bestie calate dalle alture montane. Alcune cronache elfiche dell’epoca suggeriscono che i thallid avessero ricevuto aiuto. Non sarebbe sorprendete se Tev Loneglade avesse assistito i thallid accelerandone l’evoluzione quel tanto che bastava per usarli come armi proprio come aveva fatto con i goblin e gli orchi…

C’è chi vede, inoltre, il suo intervento nella caduta di Vodalia.
Gli Homarid sembravano raddoppiati in numero e astuzia durante una singola notte, e le città sottomarine luccicanti dei tritoni furono facilmente distrutte. Un gran numero di abitanti si avventurò nelle profondità degli oceani in un viaggio durato decenni alla ricerca di terre più sicure, mentre la classe dominante resistette fino alla fine, combattendo le orde fameliche degli homarid con armi e magie. Alla fine, i sopravvissuti, fuggirono attraverso un portale magico e lasciarono i detriti ai feroci crostacei.

Cala il sipario, scende il gelo e il silenzio sugli Imperi Caduti

Così, in poche settimane, nani, umani, elfi e tritoni furono condannati alla loro rovina. Il paesaggio si riempì di goblin, orchi, thallids e thrull, mentre i mari vomitavano homarid dai flutti. Sarpadia fu distrutta e il Viandante Dimensionale Tev Loneglade scelse il suo nuovo nome per adattarsi alla sua nuova incarnazione come agente della distruzione: Tevesh Szat, il Fato Degli Stolti (o Flagello degli Stolti).

Giurò di distruggere ogni forma di vita su Dominaria e, quando l’Era Glaciale ebbe inizio e i ghiacciai iniziarono a spostarsi dai poli, sembrò che potesse ottenere quello che più agognava!

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Fallen Empire Ice Age
“Silenzio, alla fine”

Conclusioni sugli Imperi Caduti

In tutta Dominaria, la tragedia di Sarpadia si è ripetuta in mille forme e in mille lingue diverse. Forse quello che auspicava Tevesh Szat non era poi una cosa così sbagliata. Coi secoli che seguirono il suo intento non cambiò e il suo modo di pensare divenne ancora più contorto. Ma questo è un argomento per un possibile approfondimento futuro…

Cosa pensate quindi degli Imperi Caduti? Avrebbero potuto salvarsi o la loro hybris li aveva ormai condannati?

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