A volte mi chiedo se passeremo il 31 ottobre a giocare Halloween. Onestamente spero per voi di sì. Mi auguro che possiate passarlo con gli amici o in famiglia e che sia una serata serena. O addirittura ad una festa di Halloween allestita durante il Lucca Comics. Ricordo ancora con gioia quella di un paio di anni fa organizzata da il Salotto di Giano. Sembra passata una vita, e invece…
Se siete degli affezionati di questa pagina sapete quanto per noi sia importante, ora più che mai, cercare di creare un ambiente sicuro e il più inclusivo possibile. Questo articolo spiegherà il mio punto di vista considerando che, a breve, Halloween si avvicina.
Prima di cominciare, conoscete la genesi di questa festa? In un nostro precedente articolo abbiamo provato a raccogliere storie, dicerie e consigli su come ideare una sessione di gioco.
Questa volta voglio parlare di un argomento più specifico: giocare Halloween in sicurezza.
Partiamo dalle premesse. In questi due anni siamo stati soggetti a strati di forte stress per la situazione sociale che abbiamo vissuto. La pandemia globale, con la quale cerchiamo di convivere, ha reso anche molto più importante, sempre a parer mio, l’utilizzo di ogni accortezza per rendere sia il gioco che l’ambiente circostante, il più delicato e accogliente possibile.
Come creare un approccio sicuro nel giocare Halloween
Ogni volta che mi trovo a scrivere un articolo in proposito, o a stabilire per me stesso delle linee guida prima di tentare di cominciare una nuova campagna, cerco di impiegare un po’ di tempo per capire il contesto della storia che io e le persone al tavolo accanto a me andremo a narrare.
Una volta mi venne chiesto come mai avessi tanti manuali in casa e giocassi così poco. A distanza di anni mi sono reso conto che da ogni manuale avevo preso qualcosa per migliorare l’atmosfera, sia dentro che fuori dal gioco. Ricordo ancora quando, per la prima volta, aprii il manuale Di cosa hai paura (Fear Itself). Questo gioco, tradotto dalla Janus nel 2011, fu il primo gioco in cui conobbi i sistemi di sicurezza.
Inizialmente mi domandai il perché, ma successivamente, comprendendo le tematiche di questo gioco basato sul sistema GUMSHOE, ne afferrai l’effettiva necessità. Quindi a distanza di anni ho capito che stavo cercando un metodo per proteggere me e le altre persone al tavolo.
La prima cosa che dobbiamo far nostra, quindi, è modificare il nostro atteggiamento nei confronti dei giochi e il modo in cui vogliamo “eseguirli”.
Ricordate un nostro precedente articolo sui sistemi di sicurezza? Potete trovare alcuni nostri pensieri e consigli qui.
Conosco i miei giocatori. Noi non abbiamo bisogno di queste cose!
Quante volte ho sentito questa frase? Decine di volte ormai.
Non sono qua per mettere in dubbio che le persone con cui giocate da anni non siano degli estranei per voi ma, forse, c’è la possibilità che alcune tematiche, ancora non trattate nel vostro percorso di gioco condiviso, siano effettivamente delle materie difficili da digerire.
Giocare Halloween, soprattutto, potrebbe portare alla luce paure, nate durante l’infanzia o la fanciullezza, che le persone attorno al tavolo non si sentono pronte ad ammettere.
Il mostro sotto il letto, il riflesso dello specchio che si muove, la luce che si accende da sola in camera durante la notte. Chissà di quanti di questi terrori non sappiamo nulla. Non è cosa da tutti i giorni chiedere ad un amico: “Senti, ma cosa ti faceva paura quando eri giovanissimo?”. Mi pare una domanda un po’ scomoda, non vi pare?
Ragionando su questo, forse, è meglio fare altre due domande, anche ai vostri amici, se effettivamente ci sia qualcosa che potrebbe infastidirli in una giocata a tema horror o di paura.
Se con un vostro amico potreste trovare difficoltà di parlare di traumi radicati nell’infanzia, immaginate cosa potrebbe succedere con un perfetto sconosciuto che sta per sedersi al tavolo. Siete davvero sicuri che sia il caso di far rivivere un potenziale trauma a qualcuno che non conoscete?
A meno che non sia quello il vostro scopo ultimo, credo che la risposta sia universale per tutti: NO!
Non siete in Hellraiser quindi ricordate che ci sono sempre dei limiti
Questo è un argomento che spesso viene considerato fino ad un certo punto. Quando giochiamo, anche dopo aver fatto una dichiarazione di intenti a prova di bomba, aver sistemato la X-Card sul tavolo (se non sapete come farne una andate a questo indirizzo), o l’aver stampato e messo a disposizione un modulo di sicurezza per saltare facoltativamente una sessione che parla di determinate tematiche, è possibile che alcune persone non conoscano effettivamente i loro limiti fin quando non si trovano a doverli affrontare.
Vi vorrei fare un esempio un po’ “buffo” giusto per spezzare la serietà dell’argomento. Avete avuto modo di vedere il film di Guy Ritchie Snatch – Lo Strappo? Uno dei personaggi è un killer senza pietà, ma quando gli viene chiesto di “aprire un cane” per cercare nel suo stomaco un diamante da 96 carati, questo si ritrae per lo shock e non vuole saperne di superare quel limite. Ecco, forse il vostro giocatore potrebbe vivere esattamente la stessa cosa e non saperlo fino a quando non se lo troverà davanti… cioè, quindi, quando effettivamente è troppo tardi!
Cosa fare in queste situazioni? Le possibilità sono molteplici, ma di base dovete essere pronti a parlare alla persona che si sente a disagio e sospendere il gioco fino a quando non trovate una soluzione utile per lui che i presenti al tavolo possono mettere in pratica.
Giocare Halloween: paura sì, orrore sì, trauma NO!
Halloween si presta a giocare partite a base di paura, horror, pazzi armati di motosega che corrono per i quartieri a far a pezzi le persone o incubi che prendono vita nei sogni per porre fine all’esistenza dei ragazzi di Elm Street. Questo, come detto in precedenza, nasce dalla volontà di spaventarsi. Ma ricordate sempre che, per spaventarsi, ci sono centinai di modi e far leva su traumi o su situazioni traumatiche non è assolutamente il modo giusto per farlo.
Per citare un amico:
Qualsiasi sforzo creativo ha dei limiti e delle regole. Creare qualcosa di straordinario all’interno di queste linee guida è ciò che separa i buoni artisti dai grandi. Proprio come le montagne russe non sono un’esperienza migliore senza dei sistemi di sicurezza, così lo è il gioco. Giocare offre una spettacolare varietà di storie, dall’oscuro e brutale gioco sui vampiri alla dolce avventura dei pony di Equestria, e tuttavia ho ambientato più storie horror nella seconda che nella prima…
Andy il Matto (ovviamente quello dei Tarocchi)
Usare qualche trauma passato o evocarlo tramite immagini non è un espediente valido, anzi ti classifica solo come pezzo informe di materia organica anfibia.
Conclusioni e pensieri
Non mi stancherò mai di ripeterlo. Sono un disco rotto ormai. La comunicazione è fondamentale.
La prima cosa che dovete fare è parlare. Chiedere ai vostri giocatori cosa vogliono fare, di cosa vogliono che la storia dell’orrore in questione parli è il primo e forse miglior sistema di sicurezza che potete avere. Ma questo non basta, dovrete iniziare a sviluppare una sorta di empatia e capire il non detto.
Non tutte le persone si sentono a loro agio ad esprimere le proprie preoccupazioni anche quando queste rappresentano un problema reale. Accettare un silenzio assenso non è la stessa cosa di accettare un sì come risposta. Forse in un momento ci sentiamo più deboli o non vogliamo appare tali davanti agli amici o a persone non appena conosciute. Se siete disposti ad usare dei sistemi di sicurezza, provate a fare due domande in più per essere assolutamente certi che l’orrore (e non) che state mettendo in gioco, vada effettivamente bene per tutti.
I confini che raggiungerete quando andrete a giocare Halloween toccheranno, forse, dei limiti invalicabili e a volte sarà anche il vostro Master ad essere a disagio. Ricordate che siete tutti giocatori attorno al tavolo e che anche la figura preposta a facilitare il gioco potrebbe avere dei limiti. Forse una scena troppo gore e truculenta, descritta dai personaggi, potrebbe mettere a difficoltà il vostro GM, a me ad esempio scappa sempre una lacrimuccia quando il gatto di Hocus Pocus muore dopo che la maledizione finisce. Quello che sto cercando di dire è che tutti hanno dei limiti e il gioco, come altro nella vita, deve essere fatto con il consenso.
State attenti al tavolo, divertitevi, impauritevi, ma fatelo con il rispetto di tutti.
E ora, prima di lasciarvi, vorrei chiedervi: quali sono i vostri espedienti per mettere in sicurezza un tavolo davanti a giocate a tema Halloween? C’è qualcosa che fate di più rispetto a giocate durante il resto delle settimane? Usate qualche accorgimento in più? Io sono qua per cercare e imparare a mia volta, quindi davvero vi chiedo di insegnarmi qualcosa di nuovo!