German Democratic Republic è un GdR (mi piace immaginare un eventuale dialogo tra giocatori, “Questa sera a che GdR giochiamo?“, “A GDЯ!“, “Quale dei tanti GdR?“, “A GDЯ!“, “Sì, ma GdR quale?“, “Te l’ho detto: GDЯ!“) pubblicato da Fumble GDR, famosi per i loro podcast (oltre 1200 ore suddivise in diversi episodi) di giocate di ruolo (e non solo), ideato da Claudio Serena ed illustrato da Alessandro Manzella.
Abbiamo già parlato (qui) di un altro gioco scritto da Claudio Serena e, come quella volta, anche questa siamo piacevolmente colpiti dal prodotto ideato.
German Democratic Republic parla di scontri tra agenzie di spionaggio che, in quel dì del 198X, hanno inviato a Berlino i loro migliori agenti.
Vai con l’intro!
“There’s a man who leads a life of danger
To everyone he meets he stays a stranger
With every move he makes another chance he takes
Odds are he won’t live to see tomorrowSecret agent man, secret agent man
Secret Agent Man, …And I Know You Wanna Dance, 1966, Johnny Rivers (P. F. Sloan and Steve Barri)
They’ve given you a number and taken away your name
… “
GERMAN DEMOCRATIC REPUBLIC – GDЯ
ANNO
È il 198X: la “Guerra Fredda” imperversa per il globo.
LUOGO
Berlino.
La Germania Est (GDR) e quella Ovest (FRG) sono ancora contrapposte e divise, il Muro separa la città in due blocchi. Qui, i Servizi Segreti dei Paesi più importanti (e non) del mondo hanno inviato i loro migliori agenti affinché si infiltrino nei punti nevralgici del sistema.
EQUIPAGGIAMENTO
Per posta ci sarà stato fatto pervenire l’equipaggiamento per adempire alla nostra missione. Una volta aperto il DOSSIER CARTACEO di GDЯ, troveremo:
- Un fascicolo giallo con il timbro German Democratic Republic, contenente il Regolamento di dieci pagine a colori non rilegate, proprio come i vecchi faldoni dei servizi segreti. Il dossier presenta inoltre un’ampia filmografia a cui ispirarsi
- Cinque schede pronte al gioco di altrettanti Agenti dei Servizi Segreti [KGB, CIA, M.F.S. (Stasi), Mossad, MI6)]
- Scheda vuota per creare nuovi agenti
- Mappa di Berlino
- Set Domino con il timbro German Democratic Republic (ci torneremo più tardi)
DIRETTORE & MISSIONI
In German Democratic Republic, uno dei giocatori vestirà il ruolo del Direttore, suo sarà il compito di approntare le missioni, anche grazie al sistema C.R.Y.P.T.O., presente nell’ultima pagina del faldone, con il quale, estraendo poche tessere di domino, permette di ideare sul momento i compiti più disparati.
Il Direttore dovrà dare inoltre vita alla Berlino degli anni ’80, una città fredda, i cui muri sono tappezzati di poster propagandistici e teatro di intrighi, dove delatori, spie nemiche o alleati inaspettati, danzano tra le ombre.
Ultimo, ma non per importanza, è l’innescare, nelle fasi finali della storia, l’immancabile plot twist (colpo di scena) tipico delle spy story, per generare un po’ di scompiglio nei piani degli Agenti.
AGENTI
In German Democratic Republic ci sono cinque agenti, appartenenti ai maggiori Servizi Segreti, pronti ad entrare in azione, ma è possibile ideare i propri in pochissimi passaggi.
Ognuno presenta il proprio NOME IN CODICE, gli ALIAS conosciuti, NAZIONALITÀ, AFFILIAZIONE ad un’Agenzia di Spionaggio, CARATTERISTICHE FISICHE (altezza, peso, occhi, capelli, segni particolari), tre SPECIALITÀ (ad es. pedinare), tre CONTATTI, tre RISORSE (ad es. documenti falsi) e lo STATUS [ferito, scoperto, catturato, inerme e M.I.A. (missing in action)], che cambierà durante lo svolgimento della storia.
Caratteristica finale è la TESSERA TOP SECRET, che identifica la reale affiliazione dell’Agente (DUE NUMERI UGUALI, doppiogiochista; DUE NUMERI DIVERSI, fedeli; ALMENO UNO SPAZIO VUOTO, a voi la scelta!).
German Democratic Republic non è un gioco di ruolo collaborativo in senso stretto. Sì, gli Agenti, sebbene di Agenzie diverse, collaboreranno allo svolgimento della trama, ma sarà possibile fidarsi fino in fondo gli uni degli altri? Ci saranno dei doppiogiochisti? E se sì, chi sono?
DOMINO & EFFETTO DOMINO
In German Democratic Republic per risolvere le prove inerenti alle situazioni rischiose che gli Agenti si troveranno ad affrontare, si andranno a pescare, scegliere e usare le tessere del Domino in base alle specialità, contatti e risorse messe effettivamente in gioco:
- DUE NUMERI UGUALI, successo pieno
- DUE NUMERI DIVERSI, successo, ma con qualche complicazione
- ALMENO UNO SPAZIO VUOTO, fallimento totale, con conseguente cambiamento di STATUS dell’Agente
Qualora la situazione sia veramente critica, il giocatore può rivelare la propria TESSERA TOP SECRET, svelando così la sua vera affiliazione, per ottenere un successo completo, ma questo innescherà l’immancabile EFFETTO DOMINO! Ogni altro giocatore potrà quindi a sua svolta svelare la propria, aggiungendo dettagli all’azione… è inutile dire l’effetto Domino può far crollare intere operazioni in un istante!
Qui è possibile trovare la giocata playtest di German Democratic Republic.
OUTPOST 42
Inoltre è stato pubblicato (qui) OUTPOST 42, un modulo gratuito con modifiche alle regole per German Democratic Republic, ispirato al film “La cosa” (“The Thing“, 1982, J. Carpenter).
È il 1982. I giocatori interpreteranno i membri di una spedizione scientifica internazionale, l’Ice Breaker, atta ad investigare i substrati di ghiaccio dell’Antartide. Isolati da una potente tempesta di neve all’interno dell’Outpost 42, dovranno combattere contro una misteriosa infezione che sta uccidendo i membri della spedizione. Riusciranno a trovare il Paziente Zero o cadranno vittime della paranoia?
Qui è possibile trovare la giocata di OUTPOST 42.
Conclusioni
Come gli altri prodotti di Fumble GDR, anche con German Democratic Republic siamo davanti ad un gioco che racconta qualcosa di specifico e di nuovo e lo fa in maniera e con meccaniche minimaliste, veloci e modulari. Fumble GDR racconta mondi e ci consegna gli strumenti per giocarci con il sistema che riteniamo migliore (io, ad esempio, sto portando avanti con i miei amici una campagna di “La Leggenda dei Cinque Anelli” utilizzando Monogatari, hack al regolamento di Klothos), riportando in questa maniera il “ruolo” al centro del gioco e le meccaniche al loro “ruolo” di strumento.