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In questo articolo parleremo di Fate/Strange Fake. Se non siete avvezzi al Nasuverse o al suo franchise più famoso, Fate/Stay Night, seguite i link e godetevi la lettura.

Brutta copia

Attraverso Fate/Apocrypha, senza dubbio, è stata messa in scena il conflitto tra Master di scala più ampia mai vista fino ad ora, eppure la Grande Guerra del Santo Graal non è l’unica  versione di questa battaglia all’ultimo sangue a mettere in gioco nuove regole e nuovi sistemi.

Nel corso del 1 aprile 2008 Ryōgo Narita, autore di Light Novel a noi noto principalmente per aver scritto Baccano! e Durarara!!, pubblicò sulla propria homepage un breve prologo introduttivo per un gioco di ruolo, intitolato “Fake/states night”.

Il testo, pubblicato in versione modificata sulla rivista Type-Moon Ace 2 in seguito, era solo un banale pesce d’aprile che però, anni dopo, venne annunciato attraverso un breve trailer come Fate/Strange Fake, una serie di Light Novel e Manga che sarebbero state pubblicate in via ufficiale dal 2015, illustrate da Shizuki Morii e con protagonista una nuova e rivisitata Ayaka Sajyou, la giovane ragazza che, nella prima stesura di Fate/stay night, avrebbe dovuto fare da personaggio principale e Master di Saber.

Nel trailer vennero rivelati anche alcuni dei Servant coinvolti ed i loro Master: Gilgamesh avrebbe fatto il suo ritorno come Archer e, per la prima volta, avremmo fatto la conoscenza del suo caro amico Enkidu, evocato come Lancer, mentre come Berserker sarebbe stato evocato il celebre serial killer noto con il nome di Jack lo Squartatore.

Con queste premesse veniamo dunque introdotti alla Guerra del Santo Graal di Snowfield.

Storia di Fate/Strange Fake

Un nuovo rituale

Come di consueto nelle versioni alternative di Fate, il punto di divergenza dalla storia originale è nuovamente la Terza Guerra del Santo Graal di Fuyuki.

In questa linea temporale un’organizzazione di maghi degli Stati Uniti d’America, distaccati dall’Associazione dei Maghi di Clock Tower a Londra, ha accumulato dati ed informazioni dai conflitti di Fuyuki allo scopo di istituire la loro versione del rituale presso Snowfield, una città fittizia del Nevada situata a nord di Las Vegas.
Lo scopo del rituale non sarebbe stata la richiesta di un desiderio, ma l’analisi e la ricerca avanzata di Heaven’s Feel.

Questo ambizioso progetto venne reso noto a Clock Tower quando l’Associazione dei Maghi decide di inviare Rohngall ed il suo assistente Faldeus ad investigare se le voci riguardo a questa Guerra di Snowfield fossero vere, cosa che Faldeus in persona, rivelandosi una spia dell’organizzazione americana, conferma facendo uccidere Rohngall e annunciando l’inizio del conflitto.

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Una copia imperfetta ma con interessanti risvolti

L’organizzazione non è stata tuttavia in grado di copiare in maniera accurata tutti gli aspetti e le complessità del rituale di Fuyuki, dando vita a due conflitti simultanei e complementari tra loro: la Falsa Guerra del Santo Graal e la Vera Guerra del Santo Graal: la prima altro non è che una base imperfetta che esiste per stabilizzare la seconda, un conflitto incompleto e bizzarro a cui partecipano sei Servant anziché sette, con i loro Master scelti in modo meno rigido e accurato e con la possibilità di evocare Servant irregolari non necessariamente parte del Trono degli Eroi. Pur essendo separata dalla Vera Guerra, i Master ed i Servant sono liberi di collaborare o combattere tra di loro anche se parte di due conflitti differenti, poiché non c’è una chiara distinzione tra i Falsi Servant e quelli Veri né è chiaro cosa la conclusione della Falsa Guerra porterà, in quanto non vi è stata manifestazione di un Falso Graal.

Più tradizionale nella selezione dei Master e nelle evocazioni (benché non manchino eccezioni) è invece la Vera Guerra, in cui i Master vengono scelti con cura per abilità e ambizione e sette Servant vengono evocati sotto le tradizionali classi del sistema di Fuyuki.

Supervisionata dal governo statunitense, l’esito ed i risultati che le due guerre collettivamente chiamate Guerra del Santo Graal di Snowfield potrebbero manifestare, viste le loro irregolarità, sono ignote e sarà possibile scoprire di più solo quando un vincitore tra i 13 Master riuscirà a trionfare.

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Lavori in corso

Fate/Strange Fake conta, ad oggi, cinque volumi, con l’ultimo uscito ad aprile del 2019, con l’opera tuttora in corso  e con una cadenza di pubblicazione generalmente annuale sotto etichetta Dengeki Bunko.

Pubblicato simultaneamente ed illustrato da Morii Shizuki, proprio come le Light Novel, il manga pubblicato da Type-Moon conta invece solo tre volumi ed è al momento in hiatus.

L’opera non approfondisce granché del quadro di insieme del Nasuverse, ma alcuni personaggi ricorrenti in Fate come, ad esempio, Gilgamesh o Lord El-Melloi II, vengono dettagliati sotto una nuova luce approfittando del contesto e delle interazioni drasticamente differenti a quelle in cui siamo abituati a vederli.

Tutto sommato però la serie è considerabile, come Apocrypha ed Extra che l’hanno preceduta, una narrazione di contorno rispetto alle opere già viste e identificate come blocco principale del franchise.

D’altro canto sarà proprio nell’anno di pubblicazione del primo volume di Strange Fake che approderà sul mercato l’opera di più grande portata della serie Fate e che ne dirigerà la direzione ed il fulcro negli anni a venire.

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