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In questo articolo tratteremo Fate/Apocrypha. In caso non siate familiari con il Nasuverse o con il suo franchise più famose, Fate/Stay Night vi invitiamo a seguire i link.

Un progetto travagliato

Fate/Extra ed i progetti ad esso annessi sono solo uno dei numerosi lavori prodotti parallelamente in riferimento a Fate, una ramificazione di prodotti slegati sia all’opera principale che tra di loro che, nel tempo, ha portato alla netta percezione di una struttura confusionaria del franchise, rendendone complessa la fruizione chiara e lineare.

Tra i lavori inizialmente pianificati dopo hollow ataraxia, in collaborazione con uno studio di sviluppo sconosciuto, Nasu annunciò l’intezione di pubblicare un MMO a tema Fate in cui i giocatori, nel ruolo di Master, avrebbero dovuto confrontare il proprio Servant con quello dei Master rivali creando un mondo che, seppur gioco online, avrebbe avuto una storia completa e mutevole a seconda dei rapporti tra i Master e Servant in gioco.

Il progetto non riuscì però ad uscire dalla fase iniziale di progettazione e venne abbandonato per essere riproposto, come annunciato nel 2011, sotto forma scritta attraverso una serie di Light Novel scritte da Yuichiro Higashide ed illustrate da Ototsugu Konoe.

Il concept dietro al MMO originariamente in programma sarebbe rimasto invariato, ma la storia avrebbe avuto un’ampia rivisitazione per accomodarsi al nuovo mezzo di comunicazione scelto per la sua pubblicazione, dando vita ad un totale di cinque volumi rilasciati al pubblico a partire dalla fine del 2012, terminando l’edizione nel corso dei due anni successivi.

L’opera, appropriatamente intitolata Fate/Apocrypha, metterà in scena una nuova forma di conflitto che farà da fulcro di tutta la vicenda.

fate/apocrypha

La storia

Come ormai siamo abituati a vedere nei prodotti trasversali del Nasuverse, anche Fate/Apocrypha pone nelle sue premesse una divergenza cronologica rispetto al suo prodotto originale: la Terza Guerra del Santo Graal di Fuyuki, avvenuta durante le prime fasi della Seconda Guerra Mondiale, si conclude in modo fallimentare per via della distruzione del Graal Minore, mentre il Graal Maggiore viene trafugato.

Indeboliti dalla Guerra del Santo Graal, i membri delle Tre Famiglie, i nobili che sovrintendono il conflitto per il calice, falliscono nel recupero del Graal, ora in mano alla Germania nazista.

Poco dopo però le tracce del Santo Graal vengono perse completamente, lasciando il suo destino soggetto a speculazioni.

Questo evento ha segnato la fine dei conflitti di Fuyuki e, soprattutto, delle Tre Famiglie: i Tohsaka hanno lasciato perdere il Graal, i Matou sono presumibilmente decaduti completamente mentre gli Einzbern hanno tentato di costruire un nuovo Graal. Nel frattempo dettagli ed informazioni sul rituale del Santo Graal finiscono diffuse inavvertitamente per il mondo magico, rendendo il processo dietro al sistema della Guerra del Santo Graal, che l’Associazione dei Maghi aveva per lo più ignorato quando il fenomeno era isolato a Fuyuki, una pratica comune verso la fine del ventesimo secolo.

La maggior parte dei conflitti erano su tuttavia su piccola scala, con un massimo di cinque Servant in schieramento, un numero insufficiente per completare il rituale e riuscire ad esaudire un desiderio, dando vite a diverse piccole battaglie inconcludenti.

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È attorno ai primi anni del ventunesimo secolo, negli stessi anni in cui la Quinta Guerra del Santo Graal di Fuyuki si sarebbe svolta, che gli Yggdmillenia, un’inusuale famiglia dell’Associazione dei Maghi che raccoglie sfortunati maghi ritenuti inferiori facendo da cupola ideologica piuttosto che basarsi sul legame di sangue e sulla sua presunta nobiltà, dichiarano la propria secessione dall’Associazione e si affermano come società magica indipendente da Clock Tower.

In questa occasione, la famiglia dichiara il proprio ruolo nel furto del Santo Graal di Fuyuki, rivelandone il possesso e l’evocazione di Servant come risposta preventiva ad eventuali conflitti, proteggendo così la loro dichiarata nuova indipendenza.

Situati nella fittizia città di Trifas in Transilvania, gli Yggdmillenia vengono attaccati da uno schieramento di cinquanta maghi allo scopo di recuperare l’artefatto rubato benché vengano quasi tutti spazzati via facilmente da Lancer, Servant di Darnic Prestone Yggdmillenia, leader della famiglia.

Questo evento però permette l’attivazione del sistema di emergenza del Graal Maggiore, che garantisce la presenza di un conflitto per decretare un degno vincitore del Graal nel caso in cui i sette Master selezionati dovessero allearsi, permettendo all’Associazione dei Maghi di selezionare uno schieramento di sette Master che, con i loro Servant, possano confrontarsi equamente con i Master sotto l’ala degli Yggdmillenia.

Il conflitto scaturito da questo nuovo sistema, che vede la sanguinosa guerra tra quattordici Master e relativi Servant, prenderà il nome di Grande Guerra del Santo Graal, combattuta tra la fazione Red e Black, rappresentate rispettivamente dai veterani scelti da Clock Tower come avanguardia per l’Associazione dei Maghi e dai membri della famiglia Yggdmillenia e gli homunculi creati per assisterli.
Tra questi sarà Sieg, un anomalo homunculus che ha iniziato a sviluppare una propria personalità, a fare da protagonista della storia.

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Guerra aperta

Probabilmente per la sua origine videoludica, Fate/Apocrypha si distingue dagli altri lavori del franchise per il suo accentuare l’azione ed i combattimenti tra i vari Servant e Master più di qualsiasi altro Fate pecedente, solitamente più focalizzato sulle relazioni tra i personaggi, sui misteri e le cospirazioni dietro alle vicende.

Questo è ovviamente possibile per via della numerosa presenza di Spiriti Eroici nella narrazione, che fa da punto di forza ma, al tempo stesso, da punto debole per la storia.

Se infatti l’elevata quantità di personaggi coinvolti permette un conflitto più diretto e movimentato rispetto al binomio Zero-stay night, d’altra parte l’elevato numero di Master coinvolti rende la vicenda insipida: i personaggi mancano di una forte motivazione che definisca in maniera decisa la loro presenza nella Guerra, e anche laddove sussistono personaggi interessanti, la scelta di non raccontare il conflitto come una storia a cast corale bensì le vicende di uno specifico protagonista li mette, inevitabilmente, spesso in secondo piano in favore di un protagonista il cui tratto caratteriale principale, specialmente nelle prime fasi, è di essere un fantoccio senza personalità.

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Forma vs Sostanza in Fate/Apocrypha

Questo non significa che Apocrypha non presenti spunti positivi: per la prima volta nel franchise, il cast di eroi presentati è completamente nuovo, diverse dinamiche permettono l’approfondimento di svariate sfaccettature universali di Fate, del Nasuverse e di alcuni dei suoi personaggi, ma spesso questi spunti narrativi vengono sovrastati da una romance superflua, inconsistenze con la lore prestabilita in Fate e un generale calo nell’aspetto strategico e logistico della guerra in favore di approcci più teatrali e lineari.

In tal senso Apocrypha risulta un’opera complessivamente nella media, che soffre di un numero di personaggi superiori a quelli che è in grado di gestire e che spesso pone domande che non hanno alcuna risposta, favorendo la fruizione più immediata e leggera di una storia a tema Fate ma senza la “carne al fuoco” ed il contenuto concreto dietro alle storie che hanno fatto il successo del franchise.

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Fate/Apocrypha ha ottenuto un adattamento manga iniziato nel 2016 ad opera di Akira Ishida sulla rivista Comp Ace di Kadokawa Shoten, mentre nel 2017 A-1 Pictures ha prodotto un adattamento animato diretto da Yoshiyuki Asai, con la colonna sonora di Masaru Yokoyama ed edito in Italia da Netflix.

Quest’ultimo adattamento propone una visualizzazione fedele alla spettacolarità degli effetti delle battaglie tra Servant espresse nell’opera originale, tuttavia soffre, a causa della sua struttura episodica e dei tempi limitati, di alcune problematiche nel ritmo narrativo e dell’inevitabile taglio di alcuni dettagli.

Fate/Apocrypha è l’ultimo, tra i progetti collegati a Fate, ad essere concluso in maniera effettiva: i progetti attualmente in corso, infatti, sono poco successivi alla sua pubblicazione e coinvolgono gli ultimi quattro anni di attività di Type-Moon.

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