Buffy ha rappresentato per moltissime persone, specialmente la generazione degli anni 80/90, un ottimo approccio al mondo dark fantasy. Creato da Joss Whedon nel 1992 in occasione del film, il personaggio ci ha insegnato tanto, crescendo con lo spettatore a cui era rivolta la serie.
Buffy è forse una delle serie più famose di quel dark fantasy sano, non inquinato dalla storia d’amore forzata, e nonostante il lato romantico non manchi, il focus rimane spesso e volentieri il paletto nel cuore del vampiro.
Buffy a fumetti
Come molti fan sapranno, la serie tv conta in totale sette stagioni. Tuttavia la storia di Buffy continua nelle serie a fumetti, effettivamente canoniche nell’universo ma di difficile reperibilità in Italia. Grazie al nuovo media a disposizione, il personaggio ha ritrovato la sua età dell’oro, benché spostandosi su un target molto diverso.
Buffy nel 2019
Come tante serie tv degli anni novanta, anche Buffy sta cercando il modo di attrarre nuovo pubblico e continuare a vivere. Alcuni marchi hanno pensato di rilanciare la serie tv, cambiando la storia e i personaggi, ma fortunatamente per Buffy è stato scelto qualcosa di diverso. Invece di inseguire la serie tv Streghe (Charmed in lingua originale) e attirare tutto lo scontento dei fan più puri e legati ai personaggi, la creazione di Whedon riparte proprio dal fumetto.
Go back to the beginning as Buffy the Vampire Slayer is reimagined under the guidance of series creator Joss Whedon. Buffy Summers wants what every average teenager wants: friends at her new school, decent grades, and to escape her imposed destiny as the next in a long line of vampire slayers tasked with defeating the forces of evil.
Prefazione al numero 1
Sotto la guida dell’originale ideatore e produttore, la scrittrice Jordie Bellaire e il disegnatore Dan Mora reimmaginano il personaggio di Buffy, adattando le storie al nuovo millennio. Pubblicato da Boom! Studios, già noto per il rilancio di altri progetti come Firefly, è uno svecchiamento che non si sente particolarmente, perché non viene fatto pesare.
Umorismo verso la serie originale e la promessa di non cadere nel Girl Power spicciolo
Ci sono due punti cardine che guidano il team di produzione di quest’opera “moderna”. Uno spiccato umorismo verso tutto ciò che ricorda gli anni novanta, per esempio nomignoli (Spike sopra tutti) e situazioni. I personaggi risultano molto meno stereotipati rispetto alle prime puntate della serie originale ed è molto più facile empatizzare con loro. Parlano e affrontano le situazioni come farebbero dei liceali moderni, probabilmente in maniera molto più semplice rispetto agli adulti.
La seconda promessa, fino ad ora mantenuta egregiamente, è non riempire la serie di Girl Power spicciolo ed esplicito. Come spiegano negli extra post albo i creatori del progetto, Buffy è sempre stata un personaggio forte, emancipato, in grado di guidare e di chiedere aiuto quando aveva bisogno. Willow è sempre stata un personaggio della comunità LGBT e nessuno ne ha mai fatto uno scandalo. Apprezzo particolarmente l’idea di non mettere in risalto qualcosa che è sempre stato inserito nella serie, mostrato con la naturalezza e la semplicità che queste cose richiedono.
La storia di Angel
Come ben sanno i fan di Buffy, l’altra grande metà della storia è rappresentata da Angel. Ebbene anche per questo progetto è stato introdotto nel quarto numero il famoso vampiro di Los Angeles, che si è guadagnato velocemente una testata tutta sua. Sebbene riflettere al giorno d’oggi sull’età dei personaggi nella storia faccia sorridere (abbiamo cominciato a guardarla da bambini, ora realizziamo che Angel abbia 19 anni), non ci sono elementi forzati in questo tipo di adattamento. Anche il tipo di lavoro svolto dal vampiro a Los Angeles ha subito qualche svecchiamento, rendendolo non solo un investigatore privato ma anche un insegnante di autodifesa.
Un ottimo inizio
Per il momento non possiamo che rimanere a guardare, con quattro numeri pubblicati per Buffy e un prologo per Angel, lo sviluppo di questo progetto. Possiamo però dire che l’inizio sia ottimo, con tavole egregie e una scrittura assolutamente perfetta. Il rilancio per il momento è pienamente riuscito, sarebbe meglio non venir smentiti dal futuro.
1 Commento
Daniele Di Rubbo
Segnalo anche che da un nel po’ di anni la Dark Horse Comics aveva iniziato a pubblicare serie dedicate a Buffy, Angel, Faith (questi ultimi due poi uniti in un’unica testata). Devo essere sincero: mi piacevano molto come fumetti, anche se sono rimasto indietro di diverse uscite, ormai.
Segnalo anche che, quanto al lato LGBT, anche Buffy nei fumetti aveva dato qualcosa.