Archivi del Cielo è un gioco di ruolo narrativo, ricco di dilemmi morali, creato da Aaron A. Reed e tradotto e localizzato in Italia da Dreamlord.
Mentre scrivo questa recensione, con la mente che vaga al ciclo de la Fondazione di Isaac Asimov misto ad un sottofondo musicale dei Darkspace e degli Ingranaggi della Valle (eh sì, questi sono difficili), mi domando come abbia fatto ad aspettare tanto per giocare ad Archivi del Cielo.
Sono un appassionato di fantascienza. Ho divorato qualsiasi tipo di serie fantascientifica, da Star Trek a Stargate, passando per Andromeda ed arenandomi su The Expanse. La mia carriera da videogiocatore è letteralmente iniziata con Master of Orion II: Battle at Antares e ho trovato la mia nicchia con Stellaris.
Era ovvio che la mia naturale evoluzione si esprimesse in questo gioco.
Prima di andare ad analizzarlo, però, godetevi il video di presentazione!
Sinossi di Archivi del Cielo
Tra un milione di anni, l’umanità si sarà diffusa in tutta la galassia e avrà acquisito innumerevoli forme. Vasti imperi si saranno succeduti come onde contro un’inimmaginabile spiaggia.
Ma alcuni viaggiatori hanno scelto di rimanere fuori dal ribollire delle civiltà, seguendo uno scopo più alto. Quando una nuova forza entrerà nella galassia, questi eterni viandanti rimarranno chi sono oppure, alla fine, cambieranno?
Come si sviluppa il gioco?
Archivi del Cielo è un gioco di ruolo senza dadi e senza GM per raccontare storie molto umane su uno sfondo epico. Questo sistema che, se non sbaglio deriva dal Conjectural System, supporta sia le singole giocate che le campagne (personalmente avrei voluto che la giocata non finisse mai n.d.r.).
L’umanità si è espansa, si è evoluta, ha integrato altre culture ed è diventata altro. Voi appartenenti alla Casata siete però, qualcos’altro. I vostri Valori vi identificano, il vostro codice morale è ferreo. Siete una sorta di faro nello spazio, ma soprattutto nel tempo. Vostro è il compito di proteggere, o se le cose andassero per il verso sbagliato, preservare e permettere al prossimo ciclo di proteggersi. Una storia già sentita? Chiaramente mi sto riferendo a Mass Effect, ma come non si può pensare al più bel gioco di fantascienza action da un decennio a questa parte?
Ma cosa serve per preparare il gioco? Molto poco. Avrete bisogno di qualche foglio di carta, delle matite, un romanzo di fantascienza per ogni partecipante al tavolo e poco altro. Le prime due cose risultano essere abbastanza immediate, ma la terza?
Il romanzo è molto importante. Questo vi servirà per raccogliere delle parole che vi serviranno per creare la vostra storia. Sfogliando i libri dovrete trovare un mix di soggetti, avverbi, verbi e aggettivi, sia positivi che negativi, i quali vi aiuteranno a formare la Raccolta, un insieme di parole che darà spessore alla vostra storia.
Per la giocata, effettuata dal sottoscritto, è stato usato il primo volume di The Expanse, Straniero in Terra Straniera, I reietti dell’altro pianeta e I Figli del Tempo.
Non starò qua ad elencarvi tutto quello che è successo, ma solo che dopo alcuni attimi di smarrimento, subito superati dalla narrazione condivisa, siamo riusciti ad intavolare una bellissima storia.
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Ma di cosa parla Archivi del Cielo?
Questo gioco, come lo è stato per decadi Star Trek e molti altri prodotti di fantascienza, parla delle tematiche fondamentali che spesso non riusciamo a trattare nella vita reale. Pensate a Battlestar Galactica del 2004: integrazione, incapacità di comprendere il diverso, terrorismo, paura di ciò che è sconosciuto.
Questo è quello che si potrebbe definire un prodotto politico. Tuttavia questo genere di media è edulcorato poiché, certi temi, possono si essere affrontati, ma devono essere trattati con delicatezza per non ferire il grande pubblico.
Sia ben chiaro, non sto invitando NESSUNO a creare una storia atta a ferire la sensibilità altrui, anzi. Tuttavia, se il tavolo è d’accordo, perché non provare a trattare problemi spinosi? Anche Star Trek tentò ad affrontare una trasposizione della Shoah nella serie Star Trek: Deep Space Nine, o meglio narrare questa dopo la fine dell’occupazione, e il rapporto con la fede.
E allora perché non provare ad alzare la posta, sempre tenendo sotto mano la X-Card, e trattare temi epici e allo stesso tempo forti? Non dimentichiamo mai quello che disse Jean-Luc Picard nell’ultimo episodio di Star Trek: The Next Generation:
Teresina semplice, niente jolly, e il cielo come limite.
Il cielo, o meglio l’Universo, come limite!
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Conclusioni
Più il tempo passa, più mi accorgo di quanto riesca ad emozionarmi quando mi approccio a giochi narrativi come Archivi del Cielo, Microscope, Follow e tanti altri, che riescono a dar voce a cose che non credevo possibile. Certo, è possibile arrivare a toccare determinate tematiche anche con altri tipi di giochi di ruolo, ma uno strumento adatto esclusivamente a questo è necessario.
Quando in passato ho parlato del gioco indie Death of a Hero, consigliai alle persone coinvolte di raccontare la fine di un personaggio defunto utilizzando questo strumento per narrare la storia.
Ecco, più giocavo ad Archivi del Cielo, più mi sono reso conto di come possa essere utile questo manuale per narrare un flashback o un flashforward, all’interno di una campagna.
Pensate a questa possibilità: una scoperta incredibile è stata fatta mentre all’interno di un pianeta morto è stato effettuato un ritrovamento unico. Una scatola con una IA che racconta la fine di un mondo per una malattia o un altro genere di catastrofe. La narrazione si interrompe. Il gioco attuale viene messo da parte e i giocatori si calano in Archivi del Cielo e ricordano il passato appena scoperto.
Sono escamotage banali direte, ma più di una volta ho notato che interrompere una campagna e servire qualcosa di diverso, porta poi i giocatori ad immedesimarsi con maggior forza nel gioco stesso, sentendosi parte di quello che è stato creato.
Personalmente vi invito a dare a questo gioco una possibilità. Potrete trovarlo a questo indirizzo e scaricare gli strumenti del gioco qui.
Vi aspetto tra le stelle e ricordate che una sola persona può cambiare il futuro… figuratevi un gruppo come quello che andrete a creare!