Eternals è quel genere di film che ti aspetti ma che speri non finisca in botte facili da salotto, eppure finisce esattamente così e ne rimani quasi rattristato. Ammetto di essere entrato in sala con aspettative davvero basse: il film si è ritrovato dentro una polemica (rumorosa ma sostanzialmente invisibile) e il trailer non mi aveva emozionato. Eppure sono qua a parlarne bene e, soprattutto, a parlare di come il film sarebbe potuto essere migliore. Attenzione agli spoiler!
Tecnicismi vari
Eternals è il ventiseiesimo film MCU, diretto da Chloe Zhao. La regista è divenuta famosa dopo aver vinto l’Oscar come Miglior Film e Miglior Regista con Nomadland, un film del 2020 riguardante la vita di una nomade negli Stati Uniti. Oltre all’Oscar, Chloe Zhao si è aggiudicata anche un Leone D’Oro, un Golden Globe, un British Academy Film Award ed un Director Guild of America Award. Pur non rivaleggiando con Endgame, Eternals presenta una pletora di personaggi, prendendo a piene mani dalla serie fumettistica Eternals nata nel 1976. Per quanto datata, la storia degli Eterni e le loro avventure si sposano bene con il multiverso (che sta prendendo piede ora nel MCU) ed il prodotto finale mira all’aggiunta di questi personaggi nei prossimi film.
Con immense quantità di denaro, gli effetti speciali che contraddistinguono i film MCU ed un cast così ampio e variegato, non stupisce che Eternals sia un vero e proprio gioiello tecnico: i presupposti per un film enorme ci sono e, difatti, si tratta di un film davvero magnifico. Peccato che non vada fino in fondo e, alla fine, rimanga un film sui supereroi. Non c’è spazio, in Eternals, per la retorica profonda e finale di Watchmen, né per la critica spicciola alla The Boys. Eternals è un film con enormi potenzialità limato per andare bene a tutti, e purtroppo ne paga il prezzo, pur portando a casa il risultato. Bello, ma poteva essere davvero di più.
La trama di Eternals, spoilerata per voi
Gli Eterni sono entità immortali create dai Celestiali, esseri supremi dall’obiettivo semplice quanto importante: generare la vita nell’universo. Ogni Eterno ha capacità uniche, oltre che una forza ed una resistenza encomiabili: a far parte degli Eterni, ad esempio, è lo stesso Thanos. 10 di questi Eterni raggiungono la terra prima della civiltà: la aiutano a difendersi dai Devianti, esseri crudeli e predatori provenienti da altri mondi.
L’obiettivo di salvaguardare l’umanità, però, arriva presto a stare stretta agli Eterni: vedere i numerosi massacri, la distruzione portata dalla tecnologia e i disastri mondiali portano gli Eterni a separarsi. Sersi e Sprite, più in particolare, raggiungono Londra, dove vivono nell’anonimato; altri Eterni si spargono nel mondo nell’intento di vivere in tranquillità ora che i Devianti sono abbattuti. Il ritorno di uno di questi, però, porta gli Eterni a riunirsi: dovranno capire perché la minaccia e tornata e come fermarla.
Il personaggio omosessuale: polemica difficile?
Ho sentito parlare di Eternals soprattutto attraverso le voci di un review bombing a causa della presenza di un personaggio omosessuale. Il review bombing c’è stato, ovviamente, ma solo di una sparuta quantità di troll sempre pronti a lanciarsi sulla linea del “ah signora mia come stiamo andando a finire!”. Visto uno visti tutti, in sostanza.
Kuwait, Qatar e Arabia Saudita non hanno però gradito la presenza di certe immagini e, come titolato dal Guardian, hanno vietato la diffusione e la distribuzione del film a causa di certe scene (Gay e Etero). Phastos, uno degli Eterni, ha una relazione omosessuale con Ben (interpretato da Haaz Sleiman); Sersi ha una relazione con Ikaris e alle due coppie è dedicato un po’ di girato dove si nota che questa relazione esiste e non è semplicemente platonica. Personalmente ho apprezzato la presenza su schermo di qualcosa di più profondo del semplice Queerbaiting da Marvel.
Troppa eternità in poco tempo
Pregi e cambi di direzione a parte, Eternals è un buon film, sebbene non esente da difetti. I Celestiali sono un aggiunta ben posizionata all’interno dell’universo Marvel, e la trama è abbastanza in linea con ciò che abbiamo visto nei film scorsi. Ciò che mi ha colpito (in senso positivo e negativo) sono state le tematiche trattate: profonde, ben radicate nella nostra società attuale e basilari. L’impatto dell’immortalità sulla vita di un essere, ad esempio, o l’aver accesso a tecnologia futuristica, così come l’impossibilità di variare la natura umana; tutti temi fantastici e su cui il film dedica tempo.
Il problema è che ne dedica abbastanza. Il lavoro fatto sugli Eterni è ottimo (abbiamo tanti personaggi tutti caratterizzati quel tanto che basta per riconoscerli), ogni personaggio ha un suo arco narrativo più o meno presente nel film; ovviamente non tutti sono approfonditi nello stesso modo, probabilmente più per una questione di tempo che di voglia. Molti Eterni hanno punti di vista condivisibili, il motivo stesso per cui combattono è il classico Problema del Carrello Ferroviario, ma il film non indugia troppo su queste cose e punta allo scontro. Ed ecco che ci troviamo con un finale bello, sì, ma che arriva dopo le solite botte, i soliti poteri, il solito pim pum pam.
Ovviamente il tutto viene salvato da una macchina da presa incredibile, Chloe Zhao è stata semplicemente perfetta ed è riuscita a trasparire, nella sua essenza, anche all’interno di un film MCU (solitamente un po’ più rigido proprio per regole di mercato e accessibilità). Agli Eterni manca però quella filosofia potente da Dr. Manhattan (non me lo aspetto, ovviamente, ma speravo di sentirne di più), manca quella mentalità più cinica ma comprensibile alla Ozymandias, manca quello. Forse avrei dovuto cercare degli Eterni scritti da Alan Moore?