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Haven: La Recensione

“Haven” è la più recente fatica dello studio di sviluppo indie The Game Bakers, un videogioco che ci porterà a vivere le vicende di una coppia di innamorati che, pur di stare insieme, abbandona la propria casa e tenta di rifarsi una vita su un pianeta disabitato. Il gioco si distingue non tanto per le sue dinamiche di gameplay quanto per il modo realistico, seppur romantico, di raccontare una relazione tra due personaggi.

Sinossi

Yu e Kay sono una giovane coppia che ha preferito lasciare le comodità del pianeta natale, dove avrebbero dovuto sposare altre persone, piuttosto che separarsi. La partenza disperata da casa li porta a schiantarsi su un pianeta disabitato e frammentato dove, in compenso, è possibile estrarre un’energia chiamata Flusso. Attraverso di essa è possibile non solo far funzionare la maggior parte della loro tecnologia ma anche gli stivali che entrambi possiedono e che permettono loro di fluttuare.
La loro nave, purtroppo, subisce diversi guasti che richiederanno molte riparazioni… e qui si entra nel vivo della storia.

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Gameplay

Nel gioco useremo contemporaneamente Yu e Kay, per esplorare il pianeta sul quale si trovano, trovare i pezzi di ricambio per la loro nave e proteggere la coppia da coloro che vorrebbero danneggiarla. A una fase esplorativa molto rilassante si collega un combattimento in tempo reale nel quale dovremo coordinare gli sforzi di Yu e Kay per affrontare gli avversari. 

Fortunatamente, nonostante la presenza di statistiche, il farming non sarà per nulla utile poichè far passare alla coppia del tempo insieme ricompenserà molto di più che sconfiggere mostri. Questo vuol dire che cucinare insieme, fare la doccia, dormire, creare qualcosa o godersi appuntamenti romantici sarà più importante che abbattere avversari. Questo rafforza quanto detto in precedenza: il fulcro di tutta l’esperienza è la coppia Yu e Kay. Entrambi avranno diversi momenti per dimostrare sia il loro carattere che le loro capacità individuali, nello specifico di ingegnere e biologo, ma anche il perché tengano alla coppia e cosa abbiano rinunciato per essa.

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Grafica semplice e leggera

Tecnicamente “Haven” non è impegnativo per il proprio computer, in modo tale da poter essere giocato anche su macchine non particolarmente performanti. L’aspetto grafico è minimale ma più che sufficiente per il suo compito e permette di non confondersi durante il gioco. Questo aiuta a evitare anche bug e crash, portando un titolo tecnicamente semplice ma sinonimo di un ottimo lavoro.

Un passo indietro rispetto a Furi?

Molti giocatori, forse aspettandosi un’esperienza hardcore come Furi, hanno mal visto o forse mal compreso “Haven”. Come specificato, il gioco non punta a offrire una sfida al player o a frustrarlo con il fallimento fino a quando non impara dai suoi errori. Si tratta molto semplicemente della storia di Yu e Kay, due giovani che si amano e che ci vengono presentati in tutta semplicità, senza fronzoli o altro. Bisogna invece elogiare il coraggio nel mostrarci una coppia in tutti i suoi aspetti, dalla cucina insieme all’intimità senza bisogno di farlo con clamore.

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