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My Hero Academia- The Movie 2: Heroes Rising”

“My Hero Academia- The Movie 2: Heroes Rising” è il secondo film d’animazione ambientato nell’universo di My Hero Academia, noto manga della rivista di Weekly Shonen Jump scritto e disegnato da Kōhei Horikoshi. La pellicola ha purtroppo subito le difficoltà della pandemia globale e ha dovuto rivedere i suoi piani.
Nonostante un comparto tecnico impeccabile, una trama semplice ma efficace e dei combattimenti incredibili, il finale finirà con il far storcere il naso ai fan per via di alcune scelte narrative discutibili.

Sinossi

Dopo che l’eroe numero uno del giappone, All Might, ha deciso di ritirarsi dopo aver perso definitivamente l’utilizzo di One For All, ha inizio una nuova epoca d’oro per i villain. I crimini aumentano e, sfortunatamente, una generazione di vecchi eroi sulla lontana isola di Nabu sceglie di andare in pensione con All Might, lasciando la popolazione senza protezione. La U.A. prende allora la decisione di far partecipare la classe 1-A ad un programma sponsorizzato dal ministero, affidando l’isola agli studenti per un periodo di prova.

Un nuovo villain fa la sua comparsa e, sfortunatamente, l’isola di Nabu è tra le prime tappe del suo diabolico piano. Starà agli studenti della classe 1-A dell’U.A. affrontarlo e fermarlo.

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I film non sono canonici

È risaputo che, salvo dichiarazioni contrarie, i film non siano da considerare “canonici” nella timeline degli avvenimenti. Questa domanda era già sorta nei primissimi tempi con Dragon Ball e Saint Seiya, che hanno avuto una sovrabbondanza di pellicole cinematografiche tutte rigorosamente non canoniche che avrebbero “rotto” gli equilibri della storia. Per via di alcune scelte che discuteremo nella parte finale della recensione, sono molto contento che questo film non sia canonico neanche per errore.

Animazione e comparto tecnico

La regia di Kenji Nagasaki si dimostra perfetta per questo film d’animazione e le animazioni dello studio Bones sono davvero ottime, in grado di sorprendere anche i fan abituati ai punti più alti dell’anime. Il ritmo della storia è ottimo e gli elementi, anche se non particolarmente innovativi, vengono presentati tutti al momento giusto. Il film risulta più che godibile e potrebbe quasi essere considerato come una lunga puntata dell’anime. Non ci sono grandi cambiamenti nei Quirk o nei costumi dei personaggi (peccato) e il vederli collaborare per un bene comune è davvero fantastico. Le musiche di Yūki Hayashi colpiscono quando devono sorprendere e accompagnano la narrazione quando il ritmo è più disteso.

Il finale rovina tutto

Spoiler
Questa parte sarà ricchissima di spoiler sull’ultima mezz’ora di film, motivo per cui siete invitati a leggerla solo se avete già visto il film.

Vedere Deku che con il Detroit Smash al 100% (dunque al picco massimo del suo potere) non riesca a fronteggiare un avversario che è riuscito a replicare in minima parte i poteri di All For One fa male al cuore. Allo stesso modo il passaggio di One For All a Bakugo, quando Deku ha raggiunto il punto di singolarità, è sciocco e fuori tempo massimo rispetto alla storia nel manga. One For All al 100% dovrebbe essere in grado di distruggere qualsiasi cosa, molto più di quando ad avere tale Quirk era All Might.

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