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Samuel Stern #005: La fine della coscienza

In questa recensione parleremo di Samuel Stern, di Bugs Comics, del quale abbiamo recensito i precedenti numeri qui. Vi invitiamo dunque a recuperarli.
Quinto episodio per il libraio/demonologo di Edimburgo, sceneggiato nuovamente dai suoi creatori Gianmarco Fumasoli e Massimiliano Filadoro e con i disegni di Luca Colandrea.
Valerio Piccioni, Maurizio di Vincenzo ed Emiliano Tanzillo anticipano con la loro sanguinolenta copertina un numero dove si scava tanto metaforicamente nella coscienza psichica quanto letteralmente in quella fisica.

– MAD DOCTOR!

Le sparizioni di alcuni senzatetto e le fin troppo audaci “teorie” di un abile primario chirurgo, il Dr. Lucius Phileas Anderson, sono collegate da uno schema abominevole, in cui finisce coinvolto accidentalmente (?) il nostro libraio di Edimburgo.
Questo è un episodio povero di eventi e tuttavia ricco di cose da raccontare.
La linearità della trama porta a fermarsi un secondo per dare nuove e interessanti informazioni sulla natura dei demoni (informazioni che chiariscono anche alcune incomprensioni venute a galla nei precedenti episodi) e soprattutto sul passato di Samuel. Ancora nessuna scioccante rivelazione, ma ci viene fornito qualche pezzo del puzzle che forse crea un’immagine meno scontata di quanto si pensasse.
Sul lato strettamente inerente all’albo, mi piace come Fumasoli e Filadoro diano una forte identità agli episodi concentrando le vicende attorno a un unico luogo o una sua idea, vestendolo per l’occasione e rendendolo un personaggio attivo. In passato abbiamo avuto una casa, un mausoleo, la mente di un uomo e un paese, tutti luoghi semplici, banali forse, ma che sotto la lente dell’horror riflettono un’immagine deformata completamente diversa. In questo episodio abbiamo l’ospedale e il suo ribaltamento, con tanto di scienziato pazzo come villain principale.

– PRECISIONE CHIRURGICA

Le tavole di Luca Colandrea seguono la scia di ottima qualità artistica della serie. Il gioco si fa molto sulle espressioni e sui primi piani dei personaggi, focus appropriato vista l’indagine sulla personalità e sulle emozioni presente nell’albo. Una menzione particolare va fatta anche per le ombre che invadono le inquadrature, campanelli d’allarme nelle scene più tensive, protagoniste nelle sequenze nel laboratorio del Dr. Anderson e complici dello stesso Dottore nel nasconderne il volto durante le sue esposizioni, eccezion fatta per i suoi tondi, brillanti, vuoti occhiali.
Questi elementi montano su e raggiungono l’apice al climax dell’albo, dove si svela l’orrore. Qui, la nitidezza e l’efficienza del tratto nel raccontarci l’emotività dei nostri personaggi è un’arma a doppio taglio quando ci mostra i grotteschi risultati degli esperimenti del Dr. Anderson.

Samuel Stern

– RICHIUIDIAMO E CUCIAMO TUTTO

Samuel Stern “LA FINE DELLA COSCIENZA” è un albo con una narrativa molto classica, che si rifà ad archetipi e situazioni ben riconoscibili e su cui ciononostante non ci si appoggia comodamente ma, a mo’ di trampolino, usa questa base ben codificata per fare un salto all’insù, incorporando questi elementi nell’identità della serie e usandoli per costruirci sopra qualcosa di proprio.
Non sono comunque poche le pulci messe nell’orecchio…

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