The Umbrella Academy ha di recente ricevuto su Netflix la sua seconda stagione. Dopo aver parlato della prima in questo articolo, è giunto il momento di discutere della nuova iterazione della famiglia di supereroi disfunzionale per eccellenza. La nuova stagione di The Umbrella Academy si compone di dieci episodi che riprendono immediatamente dalla fine della prima. Nonostante un inizio brillante, la stagione tende a perdersi sul finale, scendendo molto velocemente nella banalità. Si spera che la prossima avventura dell’Umbrella Academy possa finalmente vedere una crescita dei personaggi.
Sinossi
Dopo esser scampati all’apocalisse del 2019, i nostri protagonisti si ritrovano sparsi nel tempo a Dallas, senza avere notizie degli altri. Ovviamente, da persone intelligenti quali sono, i membri dell’Umbrella Academy decidono di riflettere un momento e passare i mesi a cercarsi tra di loro. Per qualche strano motivo, la prima brillante idea che viene loro dopo non essersi trovati non è di cercarsi ma di sparire e rifarsi una vita. Quando N. 5 giungerà a sua volta a Dallas, troverà una nuova apocalisse ad attenderlo…
Personaggi
Il punto di forza di The Umbrella Academy rimangono i suoi personaggi. Sia dal lato dei protagonisti che degli antagonisti, abbiamo una caratterizzazione a tutto tondo che pone in risalto i difetti dei supereroi, piuttosto che le loro incredibili capacità. Se la prima stagione metteva in luce le crepe e i dissapori all’interno della famiglia, nella seconda si preferisce far vedere quanto disfunzionali possano essere i singoli personaggi anche fuori dal contesto che conosciamo. Purtroppo le vicende narrate servono a poco, poiché la famiglia non cresce, nel complesso, e sul finale ripropone le stesse identiche dinamiche viste in passato.
Fortunatamente se i personaggi a volte risultano sempre gli stessi, il livello di recitazione degli interpreti si mantiene altissimo. Il cast di questa serie, tra Elliot Page, Robert Sheehan e Tom Hopper non avrebbe potuto fallire neanche per sbaglio. Tuttavia l’attore migliore, forse complice il suo personaggio, è Aidan Gallagher nel ruolo di N.5.
Punti di forza
Concluso il discorso dei personaggi, che si dimostrano un punto a favore e a sfavore per la serie, le citazioni musicali e i brani scelti per ogni singolo episodio possono essere considerati delle ciliegine sulla torta. Molto spesso le scene più drammatiche o concitate sono accompagnate da una canzone e il modo in cui la produzione è riuscita a mantenere il mood non mancando mai il colpo dimostra l’altissima attenzione mostrata.
Anche i personaggi secondari e i temi trattati: mafia, diritti dei neri negli Stati Uniti, la guerra del Vietnam, ecc… valgono tutta la visione della serie. Sebbene sempre sopra le righe, The Umbrella Academy ci mostra chiaramente la serietà di alcune tematiche, mai banalizzandole e cercando di restituire una visione a più lati delle questioni.
Il ritmo della serie è un altro punto a favore, poiché gli avvenimenti sono ben distribuiti tra gli episodi e in ognuno si approfondiscono le dinamiche di un membro dell’Umbrella Academy con la sua vita a Dallas. Il fatto di gestire bene il tempo, nonostante l’elevato numero di personaggi, è qualcosa di complesso e che anche serie ad alto budget sbagliano.
Punti di debolezza
La serie rappresenta per buona parte del tempo un finto movimento dei personaggi. Si pensa che ognuno di loro, preso singolarmente, stia compiendo un percorso di evoluzione ma nel momento in cui la famiglia si riunisce l’illusione si frantuma. Dal momento che tutto l’arco narrativo si rivela essere una gigantesca parentesi, funzionale solo a portare avanti la guerra di N.5 con la Commissione, si poteva spingere gli altri personaggi in direzioni diverse.
Vale la pena guardare la seconda stagione?
Questa è una bella domanda. La serie intrattiene e non fa annoiare grazie a tutti gli elementi che abbiamo elencato sopra, tuttavia la sensazione generale è quella di “potrebbe fare di più ma non si applica”. Una serie non può basarsi solo ed esclusivamente sui litigi dei soliti personaggi e il fatto che le dinamiche siano le stesse porta alla fine a storcere il naso. Questa stagione piacerà e non piacerà a molti, non ci resta che aspettare la terza e sperare nel cambiamento.