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The Stars Belong to Us – un solitario per due giocatori!

Oggi parleremo di The Stars Belong to Us.

Partiamo con una domanda:

Cosa andiamo cercando, spesso, quando intraprendiamo un lettering journal o un gioco di ruolo in solitaria (come i tanti che abbiamo recensito su queste pagine)?

La verità è che cerchiamo qualcuno con cui condividere la nostra esperienza!

I motivi possono essere i più vari. Poter condividere un qualcosa con altre persone, il farsi conoscere più profondamente. Ma soprattutto, anche se nessuno avrà il coraggio di ammetterlo, sperare di ricevere complimenti per la propria poetica.

Il manuale che stiamo tenendo tra le mani vi permetterà, alla fine, di poter condividere con qualcuno le vostre avventure o, almeno, quel che ne è rimasto dopo aver affrontato la prova del tempo.

Siete curiosi? Continuate a leggere!

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The Stars Belong to Us un po’ di informazioni

The Stars Belong to Us è un’idea di Paolo Cecchetto pubblicata da GateOnGames.
Si tratta di un avvincente gioco di ruolo fantascientifico e narrativo progettato per coinvolgere uno o due giocatori, ognuno dei quali assumerà due ruoli distinti e affascinanti.

Si avrà l’opportunità di immergersi nel ruolo del Viaggiatore, un esploratore umano che intraprende un epico viaggio attraverso le stelle, e andrà registrando le sue avventure e scoperte nel suo diario personale.

Oppure si interpretare l’Archeologa, una misteriosa creatura che fa la scoperta di un antico diario appartenente a una razza ormai estinta: gli Umani. Questo personaggio si impegna nello studio di questo prezioso manufatto per svelarne i segreti nascosti e comprendere meglio il mondo che lo ha generato.

Ma dove sta l’inghippo? Il Tempo non è stato clemente con la specie umana. Dopo la sua estinzione il diario del Viaggiatore è sì giunto all’Archeologa, ma molte delle sue parti sono andate perdute nel tempo e nello spazio. Solo una piccola parte è giunta a questa nuova specie che naviga tra le stelle.

Sarà compito dell’Archeologa cercare di ricostruire la storia e comprendere la civiltà estinta esaminando i documenti a lei arrivati.

Come sarà superato il gap di specie? Magari quello che un umano prova è totalmente “alieno” (passate la battuta) per l’Archeologa.

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The Star Belong to Us

Come si presenta il manuale?

Il lettering journal che stringiamo tra le mani si presenta come un manuale in bianco e nero di 72 pagine con una notevole copertina a colori, illustrata da Gabriele Schiavoni.

Al suo interno, oltre alla spiegazione, trovate anche dei prompt, parola ormai entrata nel nostro linguaggio comune, attraverso i quali il Viaggiatore potrà tracciare la storia di quello che andrà a “consegnare” all’Archeologa. Oltre a ciò sono presenti molti consigli importanti per spiegare un fatto fondamentale.

Quello che andremo a scrivere non è un romanzo e non lo si dovrà leggere con quell’ottica. È un momento di gioco e condivisione e, nell’immergersi in uno o nell’altro ruolo, è fondamentale estraniarsi da quello che si è attualmente.

L’atto di scrivere il diario senza che ci possa essere un’altra persona a leggerlo, è semplicemente inutile. In questo caso, addirittura, andrebbe a sottrarre, ad entrambe le parti, un punto fondamentale di questo gioco: la condivisione.

Conclusioni su The Stars Belong to Us

Giochiamo un attimo assieme. Immaginate con me, se potete, un momento in cui le nostre stesse parole, pensieri e azioni possano venir scrutate attraverso gli occhi di chi non ci assomiglia affatto.

È inevitabile che, in un tale scenario, ci saranno dei punti difficili da comprendere. Consideriamo, ad esempio, la natura stessa delle nostre emozioni e dei nostri rapporti interpersonali. Concetti come l’amore, l’odio, la felicità e la tristezza potrebbero risultare del tutto alieni a una specie con una mentalità e un modo di comunicare completamente diversi dai nostri. Come spiegheremmo loro la profondità delle nostre esperienze emotive?

Inoltre, potrebbero esserci sfide nell’interpretare le nostre convenzioni sociali e culturali. I dettagli di come organizziamo la nostra società, le nostre istituzioni e le nostre credenze religiose. Persino il nostro senso dell’umorismo potrebb sembrare enigmatico per chiunque non condivida il nostro contesto storico e culturale.

Tuttavia, in mezzo a queste difficoltà, c’è un’opportunità straordinaria per tutti. Un diario umano potrebbe offrire una finestra senza precedenti sulla nostra storia, la nostra psicologia e la nostra evoluzione nel tempo. Attraverso tali pagine potremmo trasmettere le nostre speranze, i nostri sogni, le nostre paure e le nostre lotte quotidiane con una profondità e un’intimità che non possono essere catturate in nessun’altra maniera!

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Potremmo sottolineare l’importanza di preservare le testimonianze del passato, non solo per le generazioni future, ma anche per qualsiasi forma di vita intelligente che potrebbe incrociare il nostro cammino nel vasto universo. Queste testimonianze possono fungere da ponte tra mondi distanti. potrebbero permettere, a chiunque le trovi, di comprendere non solo chi siamo stati, ma anche chi potremmo (o saremmo potuti) diventare.

Questa breve introduzione è ciò che io vedo in The Stars Belong to Us, che potete tranquillamente acquistare a questo indirizzo.

Prima di lasciarvi sappiate che, a breve, il diario di un Viaggiatore potrebbe arrivare sulle coste di Atlantide per un chiunque voglia immedesimarsi nei panni dell’Archeologa

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