Nell’attesa che Star Trek: Strange New Worlds ci raggiunga in italiano, oggi parliamo di The Orville.
Per chi non la conoscesse, questa serie di fantascienza, è stata creata da Seth MacFarlane, noto al pubblico statunitense per il suo doppiaggio di Peter Griffith nell’omonima serie.
Ma andiamo a conoscere meglio The Orville
Storia di The Orville
La serie, ambientata a quattrocento anni da ora, parla dei viaggi della USS Orville, una nave da esplorazione a medio e lungo raggio dell’Unione, una democrazia intergalattica di tipo federale, molto simile alla più nota Federazione Unita dei Pianeti dell’universo di Star Trek.
L’equipaggio dell’astronave è alquanto variegato, comprende infatti svariate forme di vita. Dagli umani, ai Moclan, passando per i Gels, una specie gelatinosa che si riproduce per mitosi, agli Xeleyan e, ultimo ma non ultimo, una specie di androidi i Kaylon.
Ciascuna di queste possiede le proprie particolarità, i suoi pregiudizi e la sua cultura. Una parte fondamentale dello show è proprio il rapporto tra le culture all’interno della nave. In alcuni degli episodi, infatti, vediamo le varie specie non comprendere determinati comportamenti di altre e tuttavia, cercare un terreno comune per comprendersi.
Se ci fosse stato Spock avrebbe detto:
Infinite diversità in infinite combinazioni
L’equipaggio evolverà nel corso della serie. Approfondiremo alcuni personaggi, mentre altri lasceranno il proprio posto.
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Props and Flops della serie
Le prime accoglienze dello show non furono delle migliori e anche il sottoscritto, quando vide il primo episodio, rimase un po’ interdetto. Non riuscivo a capire se mi stessero prendendo in giro o meno, ma ho messo da parte lo scetticismo e ho dato una possibilità alla serie, non pentendomene affatto.
Rotten Tomatoes, il “noto” (o “famigerato”) sito web che si occupa di raccogliere recensioni, informazioni e notizie sul mondo del cinema e delle serie TV, tuttavia massacrò la prima stagione, per quanto riguarda il giudizio della critica, mentre il pubblico la adorò. I dati furono poco incoraggianti per i primi che gli diedero una review molto bassa. Un indice di gradimento di soltanto 21 e una review lapidaria. Cito testualmente:
“Uno strano miscuglio di leziosità e sincerità, di omaggio e satira, The Orville non riesce a decollare del tutto”
Tuttavia lo show fece registrare, nella seconda stagione, un indice di gradimento pari a 100 da parte della critica. È proprio vero che, a volte, le stagioni non decollano subito.
La serie ha amche generato molto hype, soprattutto tra i divoratori di fantascienza, tanto che sono nate molteplici iniziative per supportarlo:
- Una serie di fumetti complementare scritta e creata dal produttore esecutivo della serie
- The World of the Orville, un libro ufficiale, scritto da Jeff Bond che descrive la creazione dello show
- Exploring The Orville, una serie di trattati e temi scritti per spiegare il concetto di spazio per Seth MacFarlane
- Un podcast autorizzato di notizie sulla serie chiamato Planetary Union Network
- Due videogiochi creati da dei fan dal titolo The Orville – Interactive Fan Experience e The Orville – 2D Rescue
- Molti web show girati dai fan quai A Planetary Step e The Mariana’s Trench
- Una serie radio parodia chiamata The Orville Radio Hour
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Il travaglio della terza stagione
Dal 2 Giugno la terza stagione di The Orville, ora chiamata The Orville: New Horizon è passata in mano al canale HULU dopo essere stata per due anni trasmessa tramite Fox ed è ora possibile recuperarle sulla piattaforma Disney+.
Tuttavia il suo destino rimane incerto e ancora non si ha alcuna notizia sul possibile rinnovo per una quarta stagione. La mia speranza è che tutti i filoni narrativi trovino una degna chiusura per questa serie che spero possa insegnare a uno show come Star Trek come rinnovarsi. E rendetevi conto che lo dico da trekker sfegatato!
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Conclusioni su The Orville
Spazio, ultima frontiera, questi sono i viaggi della nave stellare The Orville, la sua missione è quella di non tediarvi troppo con pipponi filosofici! In realtà sto scherzando, la serie è molto seria e per nulla scontata.
Vengono trattati argomenti molto sensibili e, anche se spesso lo si fa in modo scanzonato, ci si ferma a riflettere e a pensare che forse tanto a presa in giro questa serie non lo è affatto…
Con l’inizio della terza stagione, poi, la narrativa si evolve ulteriormente trattando tematiche sempre più complesse e lasciando gradualmente da parte il tono spigliato e disinvolto che aveva tenuto nel corso delle due stagioni precedenti.
Personalmente l’ho trovato una boccata d’aria fresca nel panorama sci-fi, soprattutto dopo la profonda delusione che ho provato nel vedere la seconda stagione di Star Trek: Picard.
Voi avete avuto modo di vederla? Vi è piaciuta? Cambiereste qualcosa? Ma soprattutto, chi è il vostro personaggio preferito?