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Occhio sull’autrice: Maria R. Monticelli

Alle volte ci capita di inciampare in richieste da parte delle persone nostre lettrici: che si tratti di consigli, proposte o candidature, cerchiamo di destreggiarci con un po’ di attenzione onde evitare esperienze spiacevoli. L’autrice che andremo a vedere oggi, Maria R. Monticelli, si è dimostrata disponibile e cordiale nel condividere il suo lavoro, motivo per il quale oggi parliamo del suo nuovo libro illustrato, Asce, Ombra e Magia!

Chiunque abbia giocato ha sperimentato, almeno una volta nella sua carriera da giocatore, l’assenza di concretezza: le descrizioni ben fatte, le voci e l’immedesimazione non sono bastate e si è voluto ad ogni costo aver qualcosa di concreto tra le mani. Spesso si tratta di disegni, altre volte di miniature: un fotogramma eterno che ritrae il nostro soggetto alle prese con una situazione. Da questo punto di vista, avere una persona capace di illustrare pezzi di ciò che si gioca è stupendo: mi è capitato giocando a Coriolis con la bravissima Alessia Sagnotti, e tutt’ora sento la mancanza della parte illustrativa nelle altre campagne che porto avanti.

Una piccola introduzione sull’autrice Maria R. Monticelli

Oggi parliamo di Maria Rosaria Monticelli, un’illustratrice che ha consolidato le sue illustrazioni e gli scritti da esse derivanti in un piccolo libro, poco più di settanta pagine, titolato Asce, Ombra e Magia. La Monticelli, come si legge in terza di copertina, è illustratrice fin dalla tenera età, ed ha collaborato con alcune realtà editoriali, gruppi di gioco e persone scrittrici. Le illustrazioni che hanno ispirato i sette racconti occupano circa un terzo del libro, dove la lettura è piacevole e lo stile abbastanza scorrevole. Unica nota a margine, forse, riguarda l’impaginazione, forse troppo standard e poco diversificata.

Un famiglio, una strega e una vecchia amica

Un’aspirante incantatrice alle prese con un esame che non vuole farsi superare, apparentemente senza alcuna dote magica, osserva il suo famiglio parlare. Una battuta di caccia nel pieno della foresta che si tramuta in qualcosa di più grosso di una semplice caccia al cervo. Un’amica che torna a trovare una compagna per portargli sue notizie. Una ninfa incatenata ad una parete buia, rapita dalle sue sorelle e portata chissà dove per quali oscure ragioni.. Queste, e molte altre, sono le storie raccontate in Asce, Ombra e Magia; storie con protagoniste femminili che spaziano dalla quotidianità all’eccezione, dal conflitto fino all’amicizia.

Sono le illustrazioni a fare da veicolo per le storie qua raccontate: illustrazioni e istanti di personaggi immaginari utilizzati per pensieri, racconti o semplicemente per un gioco di ruolo; la Monticelli non nasconde, difatti, di aver tratto parte delle sue illustrazioni dalle varie esperienze nel gioco di ruolo. Chissà che questo non spinga più persone ad intraprendere questa strada. In definitiva quindi un buon prodotto, come approccio al mondo della scrittura abbinato a quello dell’illustrazione. Siamo andati quindi ad intervistare Maria R. Monticelli facendole alcune domande sulla sua professione, idea e in generale esperienza nel settore narrativo e illustrativo.

Ciao Maria R. Monticelli e benvenuta! Dopo aver letto Asce, Ombre e Magia la prima domanda che mi sono fatto è: da dove vengono queste idee? Mi sembra di aver capito che la componente “narrativa” ha un ruolo importante, ma ci sono anche altre influenze?

Ciao Yari, e grazie! Diciamo che mi è sempre piaciuto molto inventare storie, e fin da ragazzina mi prodigavo nel creare situazioni e personaggi su cui poi stendevo pagine infinite. Il gioco di ruolo è stata un’evoluzione naturale di questa mia tendenza che mi ha permesso di “formalizzare” quello che facevo in modo più concreto. Il gioco di ruolo per me è principalmente continuare a creare storie, solo in modo più strutturato.

Tornando sull’argomento Gioco di Ruolo: ci sono giochi che ti hanno colpito particolarmente, o che porti nel cuore? Ce ne sono altri invece che hai provato e non ti sono piaciuti?

Ho iniziato tredici anni fa con Dungeons&Dragons 3.5, guidata da quello che è il mio attuale partner. La meraviglia che ho provato la prima volta che ho aperto il manuale! C’erano altre persone che creavano nel mio stesso modo, e per me è stata una conferma del fatto che non fossi “strana”. Da allora ho giocato vari GDR, e i miei preferiti sono quelli con il regolamento più semplice e che permettono la maggiore libertà creativa. Non dimenticherò mai una partita a Big Gay Orcs, un gioco one-page in cui si interpretano orchi segretamente gay durante un assedio, che ha aperto una valanga di emozioni da parte di tutte le partecipanti. La premessa di BGO è quella che mi ha ispirato il racconto Onore.

Big Gay Orcs ha un posto speciale anche nel mio cuore, lo ammetto. Ho letto che hai avuto esperienze con case editrici e scrittori; quale pensi siano dei buoni consigli per gli illustratori che si approcciano ora al mercato?

Il mercato dell’illustrazione, soprattutto in Italia, è saturo: farete molta fatica a trovare la vostra nicchia. Vi consiglio di partire dal basso con piccole produzioni di amici e conoscenti per farvi conoscere, e ampliare il più possibile la vostra rete partecipando alle fiere e inviando il vostro portfolio alle case editrici. Non abbiate paura di farvi vedere!

Puoi dirci stai lavorando su qualcosa ora? Se sì, di cosa si tratta?

Per ora ho messo i progetti personali da parte (anche se ne ho uno ancora in gestazione) e sto collaborando con due amici alla parte grafica di un GDR ancora in lavorazione. Nel frattempo rimango aperta a commissioni private. Per i prossimi racconti dovrete aspettare ancora un po’!

Se siete rimasti affascinati da Maria R. Monticelli, qui e qui potete trovare altre sue illustrazioni e contatti.

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