L’attrice Moses Ingram, che interpreta Reva nella serie di Obi-Wan Kenobi, ha subito insulti razzisti da parte di fan di Star Wars. Vediamo cosa è successo e perché è grave.
La scorsa settimana sono uscite su Disney+ le prime due puntate di Obi-Wan Kenobi, la nuova serie televisiva della Lucasfilm sul franchise di Star Wars.
Questi primi due episodi hanno avuto in generale una ricezione piuttosto positiva da parte del pubblico. Infatti, raccontano in maniera molto incisiva ed emotivamente carica il dolore, l’isolamento e l’alienazione di Obi-Wan Kenobi a dieci anni dallo sterminio dell’Ordine Jedi.
Tuttavia, negli ultimi giorni una delle attrici protagoniste della serie, Moses Ingram, è stata vittima di una serie di attacchi e insulti razzisti sui social. La situazione non è troppo dissimile rispetto a quella che abbiamo già visto, purtroppo, con altre attrici e attori non bianchi che hanno recitato nel franchise. Marca invece un punto di svolta il fatto che, questa volta, l’account ufficiale di Star Wars ha denunciato gli attacchi razzisti ai danni di Ingram.
In questo articolo, vediamo meglio cosa è successo.
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Chi è Moses Ingram e che personaggio interpreta in Obi-Wan Kenobi?
Moses Ingram è una giovane attrice statunitense emergente. Prima di recitare nel franchise di Star Wars, si è fatta notare nel ruolo della ribelle Jolene nella serie Netflix La regina degli scacchi (2020).
Di Ingram non sappiamo molto altro, se non che ha inizia la sua carriera di attrice da pochissimo, essendosi laureata alla Yale School of Drama nel 2019. Tuttavia, ha già nel curriculum alcuni lavori con nomi importanti di Hollywood, come Michael Bay e Joel Coen.
Recentemente, Moses Ingram recita nel ruolo di Reva, la principale antagonista della nuova serie di Star Wars in onda su Disney+, Obi-Wan Kenobi.
In questa serie, vediamo Obi-Wan impegnato a vivere una vita anonima e povera su Tatooine, rinnegando i dettami del Codice dei Jedi per sopravvivere e adempiere alla sua missione: proteggere Luke Skywalker. Tuttavia, l’isolamento di Obi-Wan ha fine quando Leia Organa viene rapita e Bail Organa gli chiede aiuto per salvarla. Obi-Wan dovrà quindi salvare la bambina, sfuggendo però agli Inquisitori imperiali.
Fra questi, spicca Reva, la Terza Sorella. Ossessionata dal trovare il famigerato Kenobi, Reva è disposta a tutto pur di stanare la sua preda prescelta.
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I commenti razzisti contro Moses Ingram: cosa ha detto l’attrice
Lunedì 30 maggio Moses Ingram ha condiviso sulle proprie storie di Instagram alcuni fra i commenti di odio che sta ricevendo sui social network. Più precisamente, tra i commenti spiccano i seguenti (tra parentesi la traduzione):
1) You’re days are numbered (Hai i giorni contati)
2) You are not the first nigga in starwarss fool (Non sei la prima n*gra in Star Wars, cretina)
3) You suck loser. You are a diversity hire and you won’t be loved or remembered for the acting role (Fai schifo, perdente. Ti hanno assunta per la diversità [etnica n.d.R.] e no sarai amata o ricordata per il ruolo di attrice)
Ingram ha affermato di aver ricevuto centinaia di commenti con questo tono. Sempre nelle sue storie di Instagram, l’attrice ha detto di sentirsi combattuta su come reagire a questi insulti. Infatti, ha l’impressione di doverli “sorbire” in silenzio, di doversi far crescere una scorza dura e sopportare.
Invece, Moses Ingram ha deciso di usare l’occasione per ringraziare i fan che le hanno dimostrato supporto e rispetto. E a tutti gli altri, ossia a chi scrive commenti d’odio del genere, ha una sola cosa da dire:
Y’all weird (Siete tutti strani)
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I commenti razzisti contro Moses Ingram: cosa ha detto la Disney/Lucasfilm
Qualche mese fa, Moses Ingram aveva rivelato che la Disney l’aveva messa in guardia sul fatto che avrebbe potuto ricevere dei commenti d’odio da parte dei fan di Star Wars.
Infatti, le campagne d’odio nei confronti di attori e attrici del franchise non sono affatto una novità, purtroppo. Kelly Marie Tran, l’interprete di Rose Tico, fu un caso particolarmente importante: l’attrice subì così tanto bullismo che dovette chiudere i propri profili social. Similmente, anche Daisy Ridley, l’attrice di Rey, si è dovuta allontanare dai social per anni, a causa della tossicità del fandom.
Ma già dai tempi della trilogia prequel vediamo situazioni simili, tali da nuocere persino alla salute mentale degli attori: a pagare il prezzo dell’odio dei fan all’epoca furono infatti Ahmed Best (Jar Jar Binks) e Jake Lloyd (Anakin Skywalker bambino).
Dopo la denuncia dei commenti razzisti fatta da Moses Ingram, l’account ufficiale Twitter di Star Wars ha rilasciato un paio di commenti di supporto all’attrice. Ecco cosa dicono:
We are proud to welcome Moses Ingram to the Star Wars family and excited for Reva’s story to unfold. If anyone intends to make her feel in any way unwelcome, we have only one thing to say: we resist.
There are more than 20 million sentient species in the Star Wars galaxy, don’t choose to be a racist.Siamo orgogliosi di dare il benvenuto a Moses Ingram nella famiglia di Star Wars e siamo eccitati di vedere la storia di Reva che si svolge. Se chiunque volesse farla sentire in qualsiasi modo non la benvenuta, abbiamo una sola cosa da dire: resistiamo.
Ci sono oltre 20 milioni di specie senzienti nella galassia di Star Wars, non scegliete di essere dei razzisti.
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“Non ci piace il suo personaggi, e ora Star Wars finge che le critiche siano attacchi razzisti!”
Al comunicato ufficiale di Star Wars su Twitter, molte risposte portano avanti la seguente idea: il franchise di Star Wars vuole evitare le critiche al personaggio di Reva, bollando come razzista chi la critica. In questo modo, quindi, la Lucasfilm starebbe censurando delle critiche legittime.
Ebbene, dovrebbe essere piuttosto evidente che non è questo ciò che sta succedendo.
I messaggi mostrati da Moses Ingram su Instagram non sono critiche al personaggio. Non sono nemmeno critiche. Sono insulti, e in alcuni casi persino delle minacce.
Insulti e minacce non sono critiche legittime
Insulti e minacce non sono critiche legittime. Moderare insulti e minacce non limita la libertà di opinione, anzi: la preserva.
Perché diversi studi sul linguaggio dell’odio dimostrano che i messaggi d’odio hanno come conseguenza il fatto che le vittime poi tendono a stare zitte in generale, perché temono di subire degli attacchi. Quindi, insulti e minacce de facto silenziano parte dell’utenza, diminuendo la loro libertà di opinione.
Quando Kelly Marie Tran e Daisy Ridley hanno lasciato i social perché subivano odio, è stato un esempio lampante di come l’odio incontrollato abbia come effetto quello di ridurre al silenzio le sue vittime.
Quindi, è importante che Moses Ingram denunci questi messaggi d’odio verso la sua persona e che Star Wars la sostenga in questo. Perché è fondamentale che tali messaggi d’odio non silenzino più le loro vittime.
Detto questo, tutto ciò significa che si debba apprezzare il personaggio di Reva? Ovviamente no. C’è chi lo ha trovato scritto male o interpretato male.
E queste sono critiche legittime, perché vengono fatte al lavoro, a una performance. Se dite “secondo me Moses Ingram non ha fatto un buon lavoro con Reva” o “la scrittura di Reva non mi è piaciuta” va benissimo, perché non si sta insultando nessuno.
Se invece scrivete messaggi che attaccano la persona, allora state producendo messaggi d’odio.
Indignazione gratuita: quando chi si offende non c’entra nulla con la denuncia
Infine, è importante ricordare che diversi dei messaggi che Moses Ingram ha ricevuto sono posti in maniera tale che il messaggio che passa è che il personaggio di Reva non dovrebbe esistere non perché scritto male, bensì perché è nera.
Molte delle persone che hanno risposto ai tweet di Star Wars si lamentavano di sentirsi attaccate dal franchise ed etichettate come razziste per aver criticato il personaggio di Reva. Tuttavia, il tweet di Star Wars era esplicitamente rivolto a coloro che avevano lanciato insulti razzisti a Moses Ingram. Il fatto che così tante persone si siano indignate senza motivo è sintomo di due cose:
- Non hanno capito a quali messaggi d’odio l’account di Star Wars si riferisse, visto che l’account stesso non ha citato esplicitamente le storie di Moses Ingram;
- Hanno la coda di paglia e sono persone che non avrebbero mai rivolto simili critiche al personaggio di Reva, se fosse stato interpretato da un uomo bianco.