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Master of Magic – Il passato che ritorna

Quando parliamo di Master of Magic la mente ritorna ad un’epoca ormai lontana nella memoria. Ricordo che questo gioco, uscito nel 1994, io ne venni a conoscenza soltanto dopo aver giocato a Master of Orion 2.

Ora, a distanza di anni, ecco che appare su Steam Master of Magic!

Ma andiamo a conoscerlo meglio, prima di andare ad analizzare il remake che la software house Slitherine ha riportato a nuova gloria.

Un po’ di storia e geografia

Master of Magic è un gioco per computer di strategia a turni ambientato in un mondo fantasy suddiviso in due piani astrali. Rilasciato da Microprose nel 1994 per il sistema operativo MS-DOS, è stato creato da Steve Barcia di Simtex e autore di Master of Orion, combinando una complessa gestione della città e un combattimento strategico nello stile di Civilization con un sistema di iterazione degli incantesimi.
La presenza di Steve Barcia è ben riconoscibile! Si trova infatti, in entrambi i giochi, una specie giocabile, i Klackon, per i quali lo sviluppatore prova un affetto molto profondo.

La prima versione di Master of Magic era afflitta da molti bug che sono rimasti irrisolti nel tempo, almeno fino al 1995. Solo con il rilascio delle patch di inizio anno e di marzo, che si è giunti ad una “stabilità” del gioco.

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Master of Magic Klackons

Analisi di Master of Magic

Poco sopra abbiamo citato i Klackon. Questa è solo una delle razze che popola il mondo di Master of Magic, insieme agli Halfling, agli Orchi, gli Umani Nobili e i Draconiani nel sottosuolo. Ogni specie possiede le proprie caratteristiche, le sue abilità, unità speciali e albero di costruzione.

Il gioco propone una profondità di abilità e magie, le cui combinazioni possibili sono incredibili! Tutto ciò risulterà, soprattutto per i nuovi giocatori che si avvicinano a questo genere di 4X, un po’ ostica. Molte sono le variabili da considerare: la produzione di oro e cibo, il potere generato dai nodi, lo studio delle magie e le creature evocate. Tutto concorre a rendere l’esperienza molto complessa, ma al tempo stesso davvero entusiasmante!

Se questo poi non dovesse bastare, avrete la possibilità di scegliere tra 14 Maghi pregenerati. Rimane comunque la possibilità di creare e personalizzare il proprio mago. Si potrà sceglier la specie che sarà ai suoi comandi, le magie e le caratteristiche che lo contraddistingueranno.

Ricapitolando, abbiamo più di 200 magie, 5 scuole a cui attingere, 18 caratteristiche e più di svariate dozzine di creature. Ciascuna delle 14 specie possiede, a sua volta, dozzine di unità speciali e ognuna di queste avrà capacità diverse in campo agricolo, industriale e magico. Oltre a questo vi sono almeno 50 abilità a cui è possibile attingere per rendere il tutto ancora più complesso.

Non vi nego che, per comprendere al meglio come sviluppare una buona specie e intavolare una partita, abbia impiegato almeno un paio d’ore per valutare ogni variabile. E vi assicuro che non ci sono riuscito, ma non demordo!

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Master of Magic

Grafica e Gameplay

Essendo a tutti gli effetti un remake del gioco del 1994, la casa sviluppatrice ha optato per rendere il sapore retrò il meglio possibile. Visuale isometrica, disegni molto stilizzati e semplici, mappa esagonale negli scontri. I giocatori di oggi diranno che è troppo poco per le possibilità grafiche attuali, ma questo non è una versione remastered. È una versione aggiornata e implementata atta a far provare la stessa esperienza profonda e complessa che era già allora.

Nonostante la sua semplicità la grafica è gradevole e molto riposante.

Parliamo invece del gameplay. Ogni specie ha delle caratteristiche uniche che permettono un modo diverso di approcciare il gioco. Facciamo degli esempi. Vi ho già parlato del fatto che esistono i Draconiani giusto? Ecco questa specie è in grado di volare. Questo ne consegue che le sue truppe potranno superare le caselle di mari e oceani velocizzando così la propria crescita e ascesa nel piano astrale di Myrran (il mondo di sotto per intendersi). Similmente potranno fare i lucertoloidi che anziché volare potranno nuotare ed estendere il proprio dominio nel mondo di Arcanum.

Un’altra cosa fondamentale da tenere presente è il genere di unità che andremo a comandare. In base alla sua grandezza nell’esercito questa potrà infliggere più o meno danni. Quando al termine di un combattimento un’unità avrà subito perdite, dovrà essere curata o rimpinguata per poter tornare a valori “normali” e non infliggere meno danni.

Oltre a questo dovrete tenere presente le caratteristiche di un insediamento quando lo erigerete. Se questo avrà maggiori risorse atte a costruire sarebbe valido rendere questo un insediamento per la composizione dell’esercito. Altrimenti sarebbe utile, nel secondo caso, costruire una città più orientata all’edificazione di edifici. Anche qui ci sarebbe da aprire una parentesi molto lunga, ma vi lascerò un solo consiglio: se siete stati capaci di non generare ribelli nelle vostre città, allora sarà inutile costruire un oracolo!

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Conclusioni su Master of Magic

Il lavoro che abbiamo esaminato fino ad ora già dovrebbe avervi fatto accendere una lucina di interesse, se il vostro genere di gioco è orientato verso il 4X, ma a questo punto vogliamo anche aggiungere un altro valore molto interessante. Tutto il menù, o quasi, ha ricevuto una traduzione amatoriale in italiano ed è quindi giocabile anche da coloro che non masticano molto la lingua inglese.

Ora, oltre a tutte le noti positive non mi resta che invitarvi ad esplorare il mondo di Master of Magic e di lanciarvi alla conquista globale e a raggiungere l’incantesimo finale che vi farà diventare il Signore della Magia!

Prevediamo anche che, grazie all’editor e alla possibilità di moddare il gioco, la giocabilità diventerà pressoché infinita, quindi ne consigliamo davvero l’acquisto. Provatelo e poi fateci sapere in caso! Commentate, commentate, commentate!

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