“Mappe e Leggende” è il secondo episodio della serie, “Picard”, marcata CBS e Amazon Prime, ambientata nell’Universo di Star Trek.
Settimana scorsa avevamo pubblicato, in questo articolo, l’analisi del primo episodio della serie. Avete avuto modo di leggerlo?
Passata una settimana dall’uscita del secondo episodio, mi sento cautamente sicuro nell’affermare che posso parlare del nuovo episodio “Mappe e Leggende” senza timore di fare spoiler ma, in ogni caso, considerate che in questo articolo ci saranno informazioni sull’episodio e riferimenti a serie passate.
Niente Earl Gray, oggi festeggiamo, con delle ottime porzioni di proteine replicate, il Giorno del Primo Contatto. L’episodio “Mappe e Leggende” si apre con una panoramica del pianeta Marte, e più precisamente dei cantieri navali Federali di Utopia Planitia.
Il Giorno del Primo Contatto e la rivolta dei Sintetici
È festa grande, è il Giorno del Primo Contatto e l’anno è il 2385, qualche anno prima della esplosione della supernova Romulana. I cantieri sono a pieno regime e possiamo subito vedere una forza lavoro composta da esseri sintetici, androidi di classe F8. Questi androidi, per conformazione fisica, volto, occhi, ma soprattutto per la totale assenza di senso dell’umorismo, sono androidi di “tipo Soong”, che prendono il nome dal creatore di Data, Lore e B-4.
Cosa possiamo vedere in questa scena? Sicuramente un rimando all’episodio “La Misura di un Uomo” e il dialogo tra Guinan (Whoopie Goldberg) e il capitano Picard. Durante la discussione, Guinan avverte il capitano che se fosse stata data la possibilità di creare androidi alla Federazione, grazie agli studi di Bruce Maddox, sarebbe sicuramente nata una razza di schiavi. La previsione era corretta. Non provando alcun tipo di emozione questi androidi, con il marchio identificativo F-8 sulla fronte, sono un’eccellente forza lavoro che può essere impegnata ovunque.
La scena ci mostra l’esterno di Marte, un pianeta molto diverso da quello che avevamo conosciuto durante l’episodio “Demoni” della serie Enterprise e vediamo in bella vista navette di classe “McCall”. Questo genere di navette erano già state utilizzate nel film “La Nemesi” ed era il prototipo della lancia del Capitano.
Ma torniamo agli androidi e alla loro rivolta. La scena che segue vede uno degli addetti ai lavori fare una battuta all’androide F-8 ma questi, pur non capendo la battuta, sorride al suo interlocutore e questo è un chiaro rimando a Data nell’episodio pilota della serie “Star Trek: The Next Generation” dal titolo “Incontro a Far Point”. Nell’episodio Data non comprende una battuta del primo ufficiale dell’Enterprise-D… se non è una citazione questa!
Prima della rivolta vera e propria, vediamo i tecnici di laboratorio pranzare e, mentre si stanno “preparando” il pasto, uno degli operai parla delle matrici “Ammino di Una”. Per comprendere meglio la battuta, lo spettatore, avrebbe dovuto vedere i cosiddetti “Short Trek” dei brevi episodi di Star Trek usciti dal 2018 ad oggi, nei cui pochi minuti venivano condivise piccole nozioni aggiuntive sulla saga. Una è infatti il primo ufficiale dell’Enteprise al comando di Christopher Pike nella serie Star Trek: Discovery. Che sia stata lei a rendere le razioni più appetitose? Si parla addirittura di ananas spaziali!
Veniamo ora al momento drammatico: la rivolta delle macchine. Gli occhi dell’androide vengono inquadrati e, per quanto possiamo immaginare, viene riprogrammato dall’esterno; una volta avviata la nuova direttiva il sintetico rivolge le piattaforme di difesa orbitale contro i cantieri… e inizia l’apocalisse. Un bel riassunto di quanto avviene è possibile “viverlo” attraverso gli occhi di due ragazze nell’ultimo episodio “Short Trek: Children of Mars”.
Tal Shiar, sbronze romulane e vecchi “nemici”
Dopo la sigla, la scena si focalizza su Jean-Luc Picard e i suoi due domestici. Sappiamo, dallo scorso episodio che non sono persone comuni ma membri, dichiarati eretici, del Tal Shiar. Qui abbiamo la prima rivelazione dell’episodio. Secondo Laris quello che è successo ad una delle “figlie di Data” è a causa di una vecchia “leggenda” del Tal Shiar, gli Zhat Vash. Qui non ci sono easter egg. Questi Zhat Vash sono una novità per fino per me, ma sinceramente per ora le spiegazioni riferite a loro mi convincono poco…
Ma nonostante tutto, nella spiegazioni possiamo trovare un po’ di easter egg più o meno appariscenti: il primo è che si parla di una sbronza causata dalla birra Romulana. La birra Romulana, per chi non lo sapesse, è una bevanda alcolica così forte da stendere perfino un Kilingon. Durante le varie epoche, è sempre stata vietata nei mondi della Federazione, ma puntualmente capitani e ammiragli riuscivano a recuperarne una o due bottiglie per brindare con amici e sottoposti. L’unico periodo in cui l’embargo sulla birra Romulana venne sospeso, fu durante la guerra contro il Dominio (Star Trek: Deep Space Nine), durante l’alleanza Federale-Klingon-Romulana.
La seconda citazione riguarda “l’Egemonia Gorn”. Questa razza di lucertoloni è molto famosa per aver preso parte a svariati episodi della serie, il primo durante “Star Trek: The Original Series” nell’episodio “Arena”, nel quale un Gorn veniva fronteggiato a mani nude dal capitano Kirk, e poi in un episodio di “Enterprise” chiamato “In uno Specchio Oscuro”.
Mappe e Leggende ci da conferma di una malattia che conoscevamo
Dopo una breve parentesi sul Cubo Borg, che tratteremo più approfonditamente tra poco, vediamo Jean-Luc Picard parlare con un suo ex compagno di equipaggio della Stargazer, il dottor Benayoun.
Sappiamo poco dei vecchi compagni del capitano durante il periodo passato sulla Stargazer, tranne che il padre di Weasley Crusher morì durante il suo comando.
Qui il dottore inizia a parlare a Picard di una possibile problematica legata al lobo parietale del suo cervello. Chi ha seguito la serie dove abbiamo conosciuto il capitano, nell’ultimo episodio abbiamo visto un Picard anziano con una malattia chiamata “Sindrome Irumodica”.
I sintomi sono i segunti:
- Perdita progressiva di memoria, lucidità e autonomia
- violenti cambiamenti di umore
- improvvisi e violenti scatti d’ira
Il dottore fa giusto giusto un paio di battute sul fatto che pare proprio che Jean-Luc ne sia affetto, bastava vedere lo scatto d’ira durante il primo episodio quando affronta l’intervista.
Quartier Generale della Flotta Stellare
Finita questa parentesi con il vecchio amico Picard si dirige verso il quartier generale della Flotta Stellare accompagnato dalla classica musica associata alla flotta.
Alzando lo sguardo, dopo essere entrato nell’edificio, vediamo gli ologrammi delle passate Enterprise, a partire dalla nota NCC-1701, rimodellata secondo il canone di Star Trek: Discovery, e la più conosciuta Enterprise-D. Subito dopo se aguzzate bene le vostre orecchie, e ascoltate il dialogo in lingua originale, potrete sentire di una riunione con l’Ammiraglio Gurney: questo è il nome del personaggio interpretato da Patrick Stewart nel film del 1984 “Dune” diretto da David Lynch. Quanto si saranno divertiti?
Ma veniamo alla scena successiva di “Mappe e Leggende”. L’azione si sposta al banco accettazione, il tenente addetto ad indirizzare i “visitatori” chiede a Picard di fare lo spelling del proprio nome, come se non fosse stato effettivamente riconosciuto, e subito dopo gli consegna una targhetta da visitatore. Se osservate bene la targhetta potete vedere lo stemma della Flotta Stellare piegato di lato.
Il colloquio successivo non è dei più piacevoli. Picard si incontra e scontra con un ammiraglio, per l’esattezza con Clancy Kirsten che, oltre a conoscerlo molto bene, rigetta tutte le sue richieste. Perché ho affermato che lo conosce? L’attrice ha interpretato, in uno dei primi episodi della serie, uno dei due navigatori della Entreprise-D e il nome del guardiamarina di quell’episodio, riscontrabile nei credit, era proprio Clancy Kirsten. Direi che ne ha fatta di strada!
Ponete attenzione anche al comunicatore dell’ammiraglio: in tutte le serie passate, quando si mostrava il futuro della Flotta, il comunicatore aveva quell’esatta forma, anche se le uniforme erano ben diverse.
Una frase mi ha colpito profondamente durante lo scambio di battute tra Picard e l’ammiraglio.
L’ammiraglio afferma che quattordici specie avevano minacciato l’uscita dalla Federazione se questa avesse proseguito nel suo intento di aiutare l’Impero Stellare Romulano. Un’avvisaglia di quello che andremo a vedere in Star Trek: Discovery che ci è stato anticipato nel trailer?
Dopo la richiesta negata l’azione si sposta nello spazio Romulano.
Di Cubi Borg, Artefatti e altre Assimilazioni
La scena si apre con Soji, la sorella di Dahj, che aiuta una dottoressa Trill a prepararsi al primo giorno all’interno dell’Artefatto Borg. Cosa è l’Artefatto? È un cubo sconnesso dalla Collettività Borg a seguito di danni o malfunzionamenti. Da un cartello all’interno della struttura, vediamo che sono circa sedici anni che non avviene alcuna assimilazione su questa nave, un periodo di tempo compatibile con l’invasione dei Borg di cui parlavamo in questo articolo.
Dal modo di rapportarsi alle altre razze è comprensibile affermare che l’Artefatto sia in mano allo Stato Libero Romulano, una delle due forze che hanno avuto origine dalla distruzione del pianeta Romulus. Troviamo infatti Trill e Andoriani che lavorano e studiano il cubo ormai disattivato e i suoi vecchi abitanti.
È proprio durante l’intermezzo successivo nel Cubo, nel quale vediamo Soji fare una preghiera per un Drone Borg di cui non si riconosce la specie, che si può notare che l’atteggiamento di questi Romulani è ben diverso da quello per cui sono conosciuti!
Ricerca di alleati: Asimov
Nell’interludio alle vicende che avvengono sull’Artefatto, vediamo Jean-Luc in cerca di alleati. Zhaban consiglia a Picard di richiamare Reiker, Worf e Geordi. Qui abbiamo la prima certezza che Geordi LaForge non sia morto, anni prima, nei cantieri navali di Utopia Planitia, visto che era stato assegnato laggiù, dopo la missione finale della Enterprise-E, a sviluppare nuove navi a curvatura. Picard, per paura di portare a morte certa i propri ex-compagni di equipaggio, si rifiuta di chiamarli e decide di rivolgersi ad altri.
La scena si sposta sulla dottoressa Jurati, che abbiamo avuto modo di conoscere nell’episodio precedente. La vediamo intenta a leggere un libro, una copia rilegata di Asimov di “The Complete Robot”, un’opera omnia sugli androidi. Jean-Luc qui si diverte dicendo che non ha mai apprezzato la fantascienza, e questo perché forse vive nell’universo sempre sperato da Isaac Asimov, che era un grande amico di Gene Roddenberry. Nuovamente ci troviamo davanti ad un’ampia selezione di tea e la dottoressa sceglie un Earl Grey rendendo il capitano molto felice.
Il finale dell’episodio si avvicina e Picard contatta una vecchia “amica”. Non prima di aver fatto l’ennesimo riferimento ad un evento passato. Questa volta scomodiamo il film “Generazioni” e la frase “Il Tempo è il fuoco in cui tutti noi bruciamo”. Il capitano infatti, prima di contattare Rafi, è nuovamente davanti ad un orologio e per di più con un fuoco scoppiettante nel camino, proprio a ricordare l’evento che lo ha riportato a Chateaux-Picard.
Romulani nella Flotta Stellare?
Prima dell’ultimo atto dell’episodio Mappe e Leggende, assistiamo ad una conversazione tra l’ammiraglio Clancy e il commodoro Oh. Il grado di commodoro non è mai stato assegnato, almeno ufficialmente, ad alcun personaggio nell’universo di Star Trek e questa è la prima volta che ne vediamo uno in carne e ossa ed è, almeno all’apparenza, un Vulcaniano. Sul suo tavolo è ben in mostra una rappresentazione del Kir’Shara dove sono elencati gli insegnamenti di Surak, colui che per primo insegnò la logica ai Vulcaniani.
Sul fatto che il commodoro Oh sia un Vulcaniano abbiamo qualche remora. Io penso che, come spesso accade nei ranghi più elevati della Flotta Stellare, le cose non siano mai molto chiare. Questo commodoro pare essere in combutta con i Romulani appartenenti al Zhat Vash e che questi si siano infiltrati in più livelli, arrivando perfino a cambiare il sesso dei propri agenti, oltre che i connotati come possiamo intendere osservando il tenente Rizzo. Staremo a vedere
Una pietra molto conosciuta appare in Mappe e Leggende
Mi chiedevo quando avrebbero inserito le Vasquez Rocks. Chi conosce bene il franchising sa che questa pietra è letteralmente onnipresente in Star Trek. Dalla Serie Originale, in cui appare ben quattro volte, su vari pianeti diversi ovviamente, a Star Trek: The Next Generation e a Star Trek: Voyager, per poi passare ai film e anche ad Enterprise, finalmente la rendiamo canonica come sua presenza sulla Terra.
È qui che Rafi Musiker ha deciso di ritirarsi dopo l’esperienza come primo ufficiale di Jean-Luc durante gli eventi narrati nel fumetto Countdown. A distanza di anni la vediamo piena di risentimento, come molti altri, nei confronti di Picard e l’unico modo che questi ha per catturare la sua attenzione, è sfruttare la sua debolezza legata all’alcool. Rafi è infatti una donna “spezzata”, come molti altri ufficiali della Flotta Stellare, e ha trovato nell’alcool un mezzo per andare avanti. Non molto carino da parte di Picard fare leva su una debolezza, non vi pare?
Una chiacchierata tra fratelli
L’episodio si conclude con una chiacchierata tra Narek e il tenente Rizzo. I due si conoscono e dal dialogo capiamo quanto lavorare per la Zhat Vash sia complicato e difficoltoso. Ogni passo può essere l’ultimo e nessun prezzo è abbastanza alto per arrivare allo scopo.
Conclusioni e pensieri sparsi su Mappe e Leggende
Mappe e Leggende ha messo molta carne al fuoco.
Come mai l’episodio sembra così accelerato chiedono in tanti?
Forse, chi sta affrontando questa serie non si è accorto che non seguiamo i canonici venti o più episodi ai quali eravamo abituati. La narrazione deve essere per forza diversa, visto soprattutto che non vi sono più i classici episodi auto-conclusivi e filler delle vecchie serie, il racconto possiede una sua direzione specifica.
Sinceramente il tempo è volato guardando questo episodio e spero di poter godere appieno il prossimo quanto ho apprezzato questi primi due.
Come sempre vi invito a segnarlare eventuali dimenticanze di easter egg o altre citazioni e vi aspetto tra una settimana con la spiegazione dell’episodio tre!