Sapevamo che sarebbe giunta anche la fine della settima stagione di Star Wars The Clone Wars. Ho avuto l’impressione che, fino agli ultimi episodi, ci fosse una sorta di altalena negli episodi: ad uno bello ne seguiva uno brutto e viceversa. Col nono episodio, però, questo schema si è rotto e Dave Filoni ci ha regalato un finale degno di essere racchiuso in un piccolo cortometraggio. Trattiamo quindi di Mandalore e come questo sia magistrale, sebbene non esule da difetti.
Premessa: alcuni spoiler sono già trapelati nella vasta rete che è l’internet, ma vi avvisiamo comunque. L’articolo conterrà grossi spoiler riguardo gli ultimi quattro episodi della settima stagione. Se vi siete persi le nostre scorse recensioni potete trovarle agilmente qua.
Prima di Mandalore
Prima di arrivare al succoso Mandalore, torniamo all’inizio. Abbiamo avuto quattro episodi riguardanti la Bad Batch alle prese con i Separatisti ed il salvataggio di Echo, con successiva battaglia e more di Trench, nella quale si cominciavano ad intravedere i fatti della Vendetta dei Sith. Episodi carichi di azione e quasi tutti molto adrenalinici, con pochi momenti tranquilli perlopiù poco credibili (non riesco a dimenticare Mace Windu che discute coi droidi).
Abbiamo successivamente quattro episodi riguardanti Ahsoka Tano e la sua avventura con le sorelle Martez, la giovane non-più-padawan alle prese con la vita mondana ed i problemi da essa derivanti. Episodi leggermente più introspettivi, con qualche scontro e qualche scena un po’ più fuffosa, ma di stampo chiaramente differente rispetto ai primi quattro. Ahsoka è gestita molto bene e riesce ad ottenere ancora più spessore attraverso la sua avventura, che culmina con l’incontro di Bo-katan. Che ci porta agli ultimi quattro episodi, tutti riguardanti l’assedio di Mandalore e fatti ad esso collegati.
Durante Mandalore
Il nono episodio, Vecchi Amici Non Dimenticati, comincia ad alzare drasticamente la tensione con Anakin e Ahsoka di nuovo assieme, in una sorta di tregua piena di dubbi, incertezze, frasi non dette e occasioni mancate. Comprendiamo quasi immediatamente quanto il nono episodio sia girato a ridosso con il terzo episodio cinematografico, cosa che rende ancora più triste questo momento. L’inizio dell’Assedio di Mandalore è stupendo, con tutte le cannoniere in volo contro le batterie contraeree, in scene che siamo abituati a vedere già da tempo. L’apparizione finale di niente di meno che Darth Maul chiude l’episodio in un cliffhanger davvero riuscito.
Il decimo episodio, l’Apprendista Fantasma, mette ogni pezzo della scacchiera nella giusta posizione per il finale. Ahsoka riesce a sfuggire da maul, apprende della missione di Anakin e continua a supportare l’assedio di Mandalore nel tentativo di catturare il pericoloso Sith. L’episodio si chiude con uno dei migliori duelli che io abbia mai visto: le coreografie del combattimento sono superbe, la qualità di animazione eccelsa e di un Maul mai così in forma. Il combattimento sul tetto di Mandalore è perfetto, ottimo epilogo all’eccelso episodio. La cattura di Maul chiude l’episodio.
L’undicesimo e dodicesimo episodio, Sconvolgimento e Vittoria e Morte, chiudono la stagione. Ahsoka si appresta a riportare Maul alla Repubblica mentre su Coruscant l’Imperatore si annuncia alla galassia, con conseguente ordine 66. La giovane riesce a sfuggire ai cloni e porta dalla sua parte il Comandante Rex e si allea, sebbene temporaneamente, con Maul contro il nemico comune. Mentre il Sith ci dà ancora una volta prova di enormi capacità, Ahsoka riesce a guadagnare abbastanza tempo per tentare la fuga.
Purtroppo le cose non finiscono proprio benissimo; Ahsoka si rifiuta di uccidere i cloni e Maul riesce, tradendo i due, a fuggire. L’aiuto di tre droidi riesce a far fuggire i due dall’incrociatore ormai in caduta libera, che si schianta su una luna sconosciuta. Ai resti dell’incrociatore si aggiungono le spade di Ahsoka, che la giovane abbandona. Anni dopo, un’oscura figura le ritrova, ricordandosi della sua giovane padawan.
Un vero balzo in avanti
Come ho già detto, la qualità degli ultimi quattro episodi è decisamente altissima, con picchi grafici mai visti in una serie simile; purtroppo non tutto è sullo stesso livello, con alcuni scorci meno piacevoli di altri e alcuni fondali molto, forse troppo spogli. Reparto sonoro davvero al passo con la qualità grafica, anche se è mancato il Duel of the Fates durante lo scontro tra jedi e sith. Meno piacevole l’enorme plot armor della giovane Jedi, capace di reggere uno scontro di diversi minuti con centinaia di cloni, ora meno efficienti di una redshirt trekkiana.
Voglio sbilanciarmi dando un parere personale alla settima stagione. Un plauso va a Dave Filoni, direttore capace che ci ha regalato un personaggio così piacevole, complesso e profondo. Una gran bella stagione, traballante all’inizio ma decisa alla fine. Un ottima stagione, se si guarda nel suo insieme, capace di regalare tante belle emozioni.