Immaginate di essere chiusi dentro la vostra cameretta con vostro padre che batte frenetico sulla porta. Mentre lo fa inveisce su di noi. Ci apostrofa come mostri per quello che abbiamo fatto e ci disconosce come proprio figlio. Questo è il potente scenario di inizio del videogioco horror MADiSON. Questo gioco è stato partorito dalla mente dello studio Bloodius Games (qui il sito di MADiSON) rilasciato l’8 luglio 2022.
Siamo forse un po’ in ritardo per affrontare l’argomento? Noi di LostInDice pensiamo che ci sia sempre tempo per recuperare un’opera di questo spessore. Inoltre, per festeggiare il raggiungimento di un importante traguardo per il canale, le “menti malate” di Mirk1 e Lorenzo hanno ben pensato di giocarlo tutto d’un fiato, ovvero alla fine senza mai fermarsi!
Il gioco affronta il tema della possessione. Un demone prende possesso, mano a mano che il gioco prosegue, delle facoltà del sedicenne Luca Maxwell. Per il suo compleanno gli hanno regalato una macchina fotografica che, nel corso dell’avventura, gli permetterà di interagire con il demone, ma soprattutto di difendersi. Il gioco sviluppa il progressivo oblio della mente di Luca che proverà in tutti i modi a reagire all’accanimento del demone.
MADiSON riesce a far paura?
Il motore che muove tutta l’esperienza è, senza dubbio, questa sensazione di angoscia ed oppressione. Questo turbinio di emozioni si trasmettono immancabilmente dallo schermo fino al pad che tenete in mano. Ma anche chi si troverà a sedere accanto a voi ne resterà avvinghiato. MADiSON non vi lascerà scampo!
Unica accortezza, indossate un paio di cuffie per rendere l’esperienza immersiva al massimo. I sensi saranno vigili per tutta la durata del gioco, soprattutto se, come noi, non vi fermerete fino ai titoli di coda. Ogni rumore, ogni visione, ogni traccia musicale tendono a mantenere la mente del giocatore in continuo stress. Tutto ciò serve a farci immedesimare in Luca e subire il disfacimento mentale che lo coinvolge.
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Che tipo di Horror è MADiSON?
Già dalle prime battute di gioco l’ispirazione è chiaramente proiettata verso, la mai troppo compianta, demo di P.T di Hideo Kojima.
L’ambientazione principale è la casa di Luca, vero e proprio archetipo delle case horror. Lunghi corridoi e le varie stanze che in condizioni normali vedono lo scorrere della vita, qui sono riviste in una veste terrificante e malefica. Ogni angolo può nascondere un pauroso jump scare. Ci troveremo quindi a muoverci tra le diverse camere per cercare di risolvere il mistero, o almeno fare luce sull’origine del demone in questione. Gran parte del gioco, quindi, avverrà in un ambiente chiuso, il che aumenterà notevolmente il senso di oppressione che il demone impone su Luca e indirettamente su di noi.
Se dovessimo etichettare MADiSON con un genere videoludico, ci verrebbe alla mente subito un’avventura grafica (moderna) in stile horror. È vero, non muoveremo il personaggio tramite cursore (classico “punta e clicca”), ma il dover triggerare alcune azioni, per darne vita ad altre, è un chiaro rimando al genere. L’azione pura, alla Resident Evil o Silent Hill, dimenticatela! Non si impugnerà mai un’arma, né si cercheranno le munizioni per difenderci. L’horror dei Bloodius Games vuole generare paure tramite le sensazioni. Il gioco è un susseguirsi di racconto narrato tramite reperimento di documenti e la risoluzione di enigmi. Una vera e propria esperienza immersiva.
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Ci sono difetti in MADiSON?
Il gioco, arrivati a questo punto della lettura, avrete capito che ci ha entusiasmato molto. Non mancano però alcuni difetti. Più che altro li consideriamo “incertezze”, per farvi capire quanto effettivamente gravino sulla bellezza del gioco.
In primis vi è poca “chiarezza” in determinate circostanze. Sebbene la varietà e la complessità degli enigmi sia ottima, però diverse volte non sono proposti molto bene. Potremmo trovarci a trascorrere veramente diversi minuti a cercare di decifrarli.
Un altro problema che abbiamo riscontrato in live è una qualità tecnica generale un po’ sottotono. Abbiamo giocato MADiSON su PS5 ed alcune texture soprattutto se avvicinate risultano decisamente poco definite.
Il gioco è stato criticato, alla release, anche per alcuni crash che costringevano a riprendere dall’ultimo checkpoint. La situazione, dopo quasi un anno, ci pare sia assolutamente risolta. Anche perché la nostra esperienza si è svolta senza particolari intoppi.
Un altro elemento criticato è stata una perdita di potenza della narrazione nella seconda parte di gioco. Noi personalmente non siamo d’accordo. Anzi la continua ricerca di informazioni per la “lore” del viaggio di Luca rende tutto ben amalgamato alla voglia di scoprirne di più. Progredire nel gioco comporterà anche un coerente aumento di ritmo di gameplay ed anche un progressivo incremento di fasi terrorizzanti, che non guastano mai!
Come è andata l’esperienza tutta filata?
Siamo estremamente contenti di aver scelto, insieme al nostro staff, di giocare MADiSON tutto d’un fiato. Abbiamo così festeggiato il raggiungimento di tale obiettivo sul nostro canale Twitch.
È stato un gioco che si è prestato perfettamente al concept. L’idea di immedesimazione, che lo sviluppatore ha pensato per il videogiocatore, si è elevata all’ennesima potenza con una giocata di 9 ore senza un minimo calo d’interesse. Anzi il tutto si è potenziato sempre di più perché la mente si è proiettata nell’opera videoludica alla perfezione. Per agevolare ciò, dobbiamo premettere, che abbiamo consigliato di vivere l’esperienza in live con noi, equipaggiandosi con buone cuffie per condividere al meglio il terrore, grazie all’ineccepibile lavoro svolto con l’audio 3D.
Vogliamo farvi capire il grado di immersione che abbiamo provato mentre giocavamo a MADiSON.
Verso le 22:30 il pad si è scaricato. Per andare a prenderne un altro carico nell’altra stanza ci ha imposto diversi minuti di auto incoraggiamento! LOL!
Conclusioni
Ormai ci siamo dichiarati più volte, nel corso dell’articolo, a favore di quello che riteniamo il miglior gioco horror 2022. Visto che non vi è una categoria per questo tipo di giochi ai The Game Awards, la statuetta di vincitore la assegniamo noi di LostInDice.
Vi consigliamo vivamente di giocarlo, anche in un’esperienza condivisa con gli amici. Assicuratevi però di poter realizzare i consigli che abbiamo dato fino ad ora, soprattutto in termini di audio! Voto 9/10