“Legacy: Rhapsody of Blood” è un gioco di ruolo Powered by the Apocalypse scritto e creato da Jay Iles e pubblicato da Ufo Press che si distingue per semplicità ed eleganza. È consigliato a chiunque voglia vivere delle esperienze molto simili a Infinity Blade e Castlevania, visto che il gioco potrebbe essere a tutti gli effetti considerato un “Castlevania non ufficiale”.
Ambientazione
Nessuno riesce a prevedere dove e quando il Castello apparirà ma coloro che sono sopravvissuti, per raccontare la sua comparsa, narrano di morte e distruzione. Si dice anche che ogni volta impavidi avventurieri, appartenenti ad antiche stirpi di sangue, giungano a combattere le orde dell’oscurità e a salvare il mondo.
Rhapsody of Blood prende a piene mani dall’ambientazione di Castlevania, con il noto castello di Dracula che fa la sua comparsa(in apparenza casualmente) in un luogo del mondo seminando morte e caos. Un discendente della famiglia Belmont si fa avanti per affrontare il male dentro l’oscuro maniero e sconfiggerlo. Questo è quello che dovrete fare anche voi giocatori.
In Rhapsody of Blood i player interpreteranno delle Dinastie e gli esponenti avventurieri di quell’epoca in un ciclo infinito.
Un gioco pensato per One-Shot
La struttura che propone il manuale è senza dubbio ottimale per una One-Shot o per una brevissima campagna di due o tre sessioni. Il gioco tuttavia soffre nel lungo periodo, a meno di pesanti interventi del master (che sono sempre possibili ma fuori dallo scopo di questa recensione).
La prima sessione si apre con i giocatori che, interpretando i Capostipiti, sconfiggono per la prima volta il Padrone del Castello. Una volta finita la battaglia, le persone al tavolo dovranno stabilire quale Dinastia sia nata da ciascuno degli eroi che hanno salvato il mondo. Passano i secoli e, ancora una volta, il Castello fa la sua comparsa. Questa volta i giocatori dovranno creare un discendente (il classico pg dei pbta, con libretto e mosse) della Dinastia creata dal loro Capostipite.
Raccolte informazioni sul Castello, i nuovi eroi dovranno studiare un piano di attacco, fare irruzione e combattere fino a raggiungere il Cuore del Castello, dove il Padrone li attende per lo scontro finale.
Il Castello
Esattamente come nella serie videoludica Castlevania, è il Castello ad essere il vero protagonista del gioco. Perennemente in mutamento, al punto da dover essere esplorato ogni volta come se fosse la prima, l’edificio tenterà e corromperà i nostri eroi e il loro sangue esattamente come ha già fatto con il Padrone e i suoi Accoliti. La possibilità di rinnovare il Castello offre il piacere e il brivido della scoperta, uniti agli orrori che un narratore e il suo tavolo da gioco possono creare. Dagli esperimenti più abominevoli a cappelle di falsa santità, gli avventurieri dovranno imparare a temere per la propria sanità mentale e per la propria vita.
Il Padrone e gli Accoliti
Al Castello mancherebbe qualcosa senza dei villain di spessore che possano contrastare e offrire delle belle bossfight ai giocatori, giusto? Rhapsody of Blood risponde con la presenza di quattro scontri davvero emozionanti per ogni sessione. Ogni Castello ha infatti un Padrone con un piano diabolico e un lungo rituale, già iniziato nel momento in cui gli eroi fanno il loro ingresso nella storia. Ogni azione dei pg farà scorrere in avanti il tempo, portando il mondo più vicino alla rovina e il Padrone più vicino alla realizzazione del suo piano. A lui si affiancano tre Accoliti, boss di tre aree del Castello che gli eroi dovranno sconfiggere per indebolire l’oscuro rituale e guadagnarsi l’accesso alle stanze del Padrone.
Vincere porta alla dannazione
Come scritto in precedenza, in Rhapsody of Blood il Castello proverà a corrompere e tentare in ogni modo i personaggi. Si potranno ottenere dei benefici vari, troppi per essere specificati, in cambio del ricevimento di un “marchio della corruzione”. Ogni tre marchi il proprio parametro di Sangue aumenta di 1 punto e garantisce un nuovo oscuro potere al personaggio. Il problema? Ogni volta che un Accolito viene sconfitto il punteggio di Sangue aumenta di 1 e, una volta giunti a 5, il Castello prende il controllo del personaggio.
Con una premessa così oscura, non sorprenderà nessuno scoprire cosa accada una volta sconfitto il Padrone…
Dal corpo del defunto villain uscirà il Graal in tutta la sua purezza. Con esso, il gruppo di personaggi potrà esprimere un desiderio e salvare il mondo, migliorarlo, ecc… ma ad un prezzo: uno di loro dovrà diventare il nuovo Padrone.
Nei secoli questa vittima sacrificale impazzirà, cedendo all’oscurità, e il ciclo ricomincerà dall’inizio.
A chi è consigliato?
Rhapsody of Blood è un gioco che può fare leva su tutto l’immaginario di Castlevania, di Bloodborne, di Infinity Blade e molto altro. Lo consiglio a chi voglia vivere avventure tetre e oscure, sapendo che nella prossima sessione dovrà probabilmente affrontare se stesso. Si presta a tante cose, purché il narratore abbia un po’ di elasticità e il tavolo da gioco gli dia retta. Essendo un PBTA, non è consigliato a chi ama i numerosi e tirare secchiate di dadi.