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Le Gazze Ladre – Dragonero il Ribelle #21

Ci siamo lasciati, l’ultima volta, con la domanda riguardo chi fossero “Le Gazze Ladre“. In questa storia troveremo tutte le risposte.
Continuano, inoltre, le celebrazioni per gli 80 anni della Sergio Bonelli Editore, questo mese di luglio, infatti, vede ben tre uscite in edicola per il nostro Dragonero. Oltre a quest’albo, è possibile trovare Ian nello Speciale. Per la seconda volta Dragonero si troverà in tandem con Zagor, che spegne le 60 candeline, ma non sarà il solo. Nel numero 21 bis (“Sulla pista dei ricordi“), infatti, festeggeremo i compleanni passati, presenti e… futuri di Ian.
Come al solito, per chi è interessato alla storia finora della saga di “Dragonero il Ribelle”, può trovarla in questo articolo riepilogativo.
Vai con l’intro!

“…
Come away! Come away
The magpie speaks of war
Come away! Come away
Away to sleep no more
…”

Night Music, Macbeth, 2018, The Frail Ophelias

Le gazze ladre

Ian incrocerà la sua strada con le giustiziere/fuorilegge conosciute come Gazze Ladre
Le famigerate gazze ladre. Alleate o nemiche?

Nel tentativo di liberare i propri compagni ribelli caduti nelle grinfie dei Bestiarii, Ian e Gmor si imbattono in un singolare gruppo di fuorilegge/giustiziere. “Le gazze ladre”, questo è il nome della banda, sono donne caratterizzate da un forte rancore verso gli uomini (padri, mariti, conoscenti, soldati violenti, tenutari di bordelli, e così via) e da una particolare agenda.

Sarà in grado Ian di portarle dalla propria parte in vista dello scontro con i Bestiarii, una volta cacciatori di creature selvagge e feroci, oggi cacciatori di taglie? Cosa chiederanno mai in cambio per un loro eventuale aiuto? Ma soprattutto, rispetteranno la parola data?

Analisi dell’episodio

Le gazze ladre” risulta un episodio importante perché Luca Enoch riesce, ancora una volta, tramite una narrazione fantastica, a presentarci problematiche e tematiche del nostro mondo reale (se poi vogliamo coglierle ed interiorizzarle spetta soltanto a noi). L’autore, come ha già dato prova in precedenti suoi lavori, possiede una sensibilità particolare nel trattare l’universo femminile. Questo, soprattutto, perché non indulge mai in una retorica spicciola.

Il ruolo sottomesso della donna è sempre stato presente nella narrazione di Dragonero, ma è come se dopo la fine della guerra ed il sorgere della Teocrazia, questa condizione si sia inasprita. È l’ulteriore sintomo di una regressione dei rapporti sociali in tutto l’Erondár.
Abbiamo visto molte figure femminili, personaggi completi, a tutto tondo, con le loro forze e debolezze, “Le gazze ladre” sono l’estremo, “giustamente” violento, risultato di una società sempre più incapace di progredire.

Enoch scandisce l’episodio di momenti difficili da affrontare e lo fa mostrando le conseguenze emotive. Oltre a queste vere e proprie cicatrici dell’animo, ci sono, però, anche sogni, speranze, ricordi, di tutti i partecipanti della storia. I due momenti flashback, di cui uno solo raccontato e l’altro pure illustrato, sono i due lati di una ripugnante medaglia.

Ancora una volta non possiamo che ringraziare Luca Enoch che ci accompagna, se lo desideriamo veramente, a guardare e pensare la nostra realtà con occhi più maturi.

In apertura

Nell’editoriale Cronache della Ribellione, Luca Barbieri si occupa per i lettori più recenti, e per quelli di vecchia data, per cui inizia a diventare difficile ricordarsi tutti i volti presentati nella serie, di fare un po’ di chiarezza riguardo l’antagonista sovrannaturale dell’episodio del mese scorso.
Il Barone Dawin era apparso, per la prima volta, nell’albo n.25 della prima serie di Dragonero (“La porta sul buio“, giugno 2015) uscendo sconfitto, ed esiliato in una dimensione demoniaca, dallo scontro con Ian. Evidentemente non ha fatto tesoro di quell’insegnamento, visto che questa volta ci ha rimesso pure una mano. Data la tigna del personaggio, è possibile che tornerà ancora in cerca di vendetta.

Ci vengono poi introdotte, seppur brevemente, “Le gazze ladre“, con la speranza che riescano a conquistare il cuore di noi lettori. Anche qui, siamo sicuri che le rivedremo certamente in futuro!

Per ultimi, ma non per importanza, Barbieri presenta i disegnatori di quest’albo: Loca Bonessi e Vincenzo Riccardi.

Disegni & lettering

Come sempre, come al solito, partiamo con la copertina di Gianluca Pagliarani (disegni) e Paolo Francescutto (colori). I due ci hanno abituato, fin dai primi albi, a cogliere, grazie ai loro disegni e colori, quelli che saranno i temi, se non le sensazioni dell’albo. Questo mese non sono da meno, riusciamo, infatti, a percepire tutto il mistero che aleggia intorno a “Le gazze ladre”, del resto Ian è circondato. L’incontro con queste giustiziere mascherate è carico di quell’indeterminatezza che oscilla tra un possibile scontro ed un probabile accordo…

A lettering troviamo Luca Corda, che sostituisce Marina Sanfelice alle prese con lo Speciale!

Come abbiamo detto poco sopra, due sono i disegnatori che si alternano nel dare vita alla storia di questo mese. Loca Bonessi si occupa dell’intreccio principale: due eventi che sembrano distanti tra loro convergono poi verso una soluzione condivisa. Una è l’ennesima azione violenta (“dimostrare la propria virilità”) e la reazione altrettanto violenta di chi impedisce l’ennesimo episodio di umiliazione. È qui che fanno la loro entrata in gioco le gazze ladre. Il secondo è il tentativo dei Ribelli di liberare i compagni, che rischia di fallire per la ricerca personale di uno dei compagni. Questa ricerca porterà la compagnia ad incontrarsi con le rapaci giustiziere, con tutto ciò che ne consegue. La capacità di Bonessi è indiscussa nel ritrarre situazioni differenti, sia di calma che di azione, e i diversi stati d’animo che li contraddistinguono.

Ma è a Vincenzo Riccardi che spetta forse il ruolo più difficile. Come la penna di Enoch è stata capace di tratteggiare ogni terribile momento di violenza, così altrettanto capace è stato Riccardi di dedicarsi al flashback riguardo ad uno specifico, spregevole, avvenimento del passato di Ian (qui presentato brevemente e che poi tornerà nel prossimo albo). La sensibilità nel mostrare quel ricordo, non fa che accrescere la già grande e sfaccettata sensibilità di Ian e il senso di Giustizia che lo spinge ad essere quello è: un uomo con i suoi pregi e difetti che tenta di prendere la decisione giusta… costi quel che costi.

Ne "Le gazze ladre" c'è spazio per un breve flashback della gioventù di Ian. Non proprio un buon ricordo...
Ian non riesce proprio a restare fuori dai guai!

Per usare le parole di uno dei personaggi della Saga dei Drenai dello scrittore David A. Gemmell:

“Non violare mai una donna, non fare del male a un bambino, non mentire, non imbrogliare o rubare, perché queste sono cose per uomini da poco. Proteggi i deboli quando il male è forte, e non permettere mai a pensieri di guadagno di spingerti a perseguire il male.”

Il codice di Shadak


È estate e, come ogni anno, è tempo dello Speciale a colori, e con l’albo Bis di prossima pubblicazione, è giusto esclamare “Tree gust is megl che du“!

Il viaggio degli eroi

Il viaggio degli eroi è la seconda, dopo "Le gazze ladre", di tre uscite per la saga di Dragonero in questo mese di luglio 2021
Il viaggio degli eroi è anche un viaggio alla ricerca di easter eggs disseminati per tutto l’albo.
Riuscite a coglierne un paio fin dalla copertina?

Quando gli universi di due grandi eroi si sono intersecati in passato, era naturale che questi si sarebbero incontrati nuovamente, prima o poi. Ian Aranill, l’Uccisore di Draghi, e Zagor, lo Spirito con la Scure, hanno stretto una solida amicizia che travalica lo spazio ed il tempo. Ma qualcosa in questa amicizia ha gettato i semi per uno sconvolgimento in entrambi i mondi. Toccherà quindi ai due eroi unire le loro forze e risanare questa frattura…

Analisi dello Speciale

Ogni Speciale possiede una propria anima e “Il viaggio degli eroi” non è da meno. Alcune storie sono ricordi di avventure passate, altre sono più o meno intersecate agli eventi delle macro-trame della serie, altre ancora esulano dai terreni già esplorati.

Per chi segue anche altre testate della SBE, e in particolar modo Nathan Never (che già condivide il proprio mondo con quello di Martin Mystere), sa che, in qualche maniera, le serie della casa editrice fanno parte, in un qualche modo, di un vasto Multiverso. Per tornare a NN, in “Altri mondi” (n. 300, maggio 2016) era stato donato un assaggio di questo multiverso, con l’Agente Speciale Alfa alle prese con Spiriti con la Scure e Indagatori dell’Incubo, o almeno con loro possibili proiezioni…

Luca Enoch fa incontrare Ian e Zagor in una storia piacevole di puro intrattenimento, non particolarmente complessa, lineare nella sua trama multiversale e forse un po’ troppo sbrigativa sul finale. Si tratta comunque di un buon fumetto da leggersi sotto l’ombrellone (o dovunque siate in vacanza), che ci allontana e fa tirare il fiato dalla non facile situazione in cui imperversa (e in cui si troverà immerso in futuro) l’Erondár.
Un ulteriore divertimento che lo Speciale propone è, per chi si vuole calare nei panni di conoscitore della SBE, trovare tutti gli easter eggs disseminati tra le pagine!

In apertura

Nell’editoriale, no, non Cronache della Ribellione, qui siamo in un periodo antecedente a quello che leggiamo ogni mese nella serie regolare

“Tempo fa, prima della guerra, prima della pandemia.”

SPOILER?

Luca Barbieri presenta, per chi non lo conoscesse, Za-gor-te-nay, lo Spirito con la Scure.

Questo personaggio, tra i capisaldi della SBE, nato dalla penna di Guido Nolitta (Sergio Bonelli), vide il suo esordio, nelle edicole italiane, il 15 giugno 1961, ed il suo urlo “Aaahhhyaaaak!!!” riecheggia ancora oggi nel cuore di molti lettori.
La particolare ambientazione delle avventure di Zagor (“grosso modo nel Nord-Est degli Stati uniti, nella regione subito a sud dei Grandi Laghi, tra Ohio e Pennsylvania della prima metà del Diciannovesimo secolo”), che vanno da indiani, a soldati, a vichinghi, a vampiri e alieni (e chi più ne ha più ne metta!), lo rende il perfetto compagno di viaggio per il nostro scout (e non solo suo, dato che “presto” vedremo lo Spirito con la Scure in un team up con addirittura The Flash, il Velocista Scarlatto della DC Comics!).

Il primo incontro tra Ian e Zagor risale, addirittura, allo Speciale n. 2 uscito nel 2015 (siamo all’ottavo). In quell’occasione, fu Dragonero a visitare l’altro universo, questa volta la storia si dipana però in terre a lui più conosciute. Tutto inizia proprio lì, dove era terminato il precedente Speciale: con “l’insolita” presenza della scure di Zagor nell’Erondár.

Il viaggio degli eroi inizia con l'ascia di Zagor che viene sottratta a Ian
Chissà perché la Scure di Zagor è così agognata…

Disegni & lettering

Ai disegni troviamo Gianluigi Gregorini, la sempre ottima Piky Hamilton ai colori e Marina Sanfelice, che si è presa una vacanza dalla serie regolare, al lettering.
La fantastica copertina, con i colori di Paolo Francescutto, non poteva che essere di Michele Rubini, che bissa quella che già aveva impreziosito il primo incontro dei due eroi!

Zagor e Cico si troveranno ad intraprendere un lungo viaggio attraverso l'Erondár
Cico, ho l’impressione che non siamo più a Darkwood (semicit.).


Ci leggiamo tra qualche giorno quando ci incammineremo “Sulla pista dei ricordi” (“Dragonero il Ribelle” n° 21bis, 24 luglio), con quattro storie sul passato di Ian… e sul suo futuro!

Dall’ombra insorgiamo. Nel silenzio colpiamo.

I ribelli dell’Erondár

Aaahhhyaaaak!!!

Za-gor-te-nay, lo Spirito con la Scure

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