“La Leggenda dei 5 Anelli” è la quinta edizione dell’omonimo gioco di ruolo, scritto da Katrina Ostrander e Max Brooke e pubblicato da Fantasy Flight Games, portato in Italia grazie al duro lavoro di Need Games per il Lucca Comics & Games 2019. Il titolo sorprende per l’ampia scelta che offre ai giocatori, i quali potranno intraprendere campagne o giocate one-shot dagli stili molto vari e distanti tra loro. La cura nel game design e nell’ambientazione lo rendono un titolo da recuperare assolutamente, sebbene consigliato in abbinamento al supplemento “L’Impero di Smeraldo”.
Struttura del manuale
Il manuale si compone di 336 pagine, divise in otto capitoli più un’introduzione con il compito di darci il benvenuto nel mondo del Rokugan. L’impaginazione è piacevole alla vista e, sebbene alcuni refusi dovuti alla traduzione facciano storcere il naso, il testo risulta scorrevole e godibile. Le illustrazioni presenti, frutto del duro lavoro di un team di artisti senza pari, aiutano non solo a percepire il fascino e i misteri del Rokugan ma anche a innamorarsene.
I primi sei capitoli sono per il giocatore, affinché possa creare il personaggio, possa scoprire tutti i segreti delle abilità e delle tecniche e possa comprenda le dinamiche di gioco. Gli ultimi due sono invece riservati al game master, con diversi consigli molto utili per adattare il gioco allo stile del tavolo.
Ambientazione
Il Rokugan è il nome dell’ambientazione de “La Leggenda dei 5 Anelli”, ispirata al Giappone feudale con la contaminazione di altre mitologie provenienti dall’oriente. Il saggio imperatore Hantei governa su sette clan maggiori, che mantengono il controllo sui territori in suo nome e su sua concessione. Il sovrano rappresenta il punto più alto di una piramide sociale molto strutturata e complessa da seguire, dove onore e apparenza la fanno da padroni.
A differenza della controparte nipponica, il Rokugan non è un insieme di isole e questo espone la nazione alle minacce provenienti dall’esterno, siano esse nella forma dei Gaijin (stranieri) oppure dei temibili eserciti delle Terre dell’Ombra.
I giocatori interpreteranno dei samurai, nell’accezione più letterale di “servitori” e non necessariamente nella forma del guerriero feudale giapponese con katana e wakizashi. I personaggi, qualunque tipo di giocata intendano intraprendere, saranno chiamati a esplorare il complicato rapporto tra onore, dovere e desiderio.
Roll & Keep
Il sistema fa uso di dadi a sei e dodici facce personalizzati, con simboli al posto dei numeri, e i personaggi attraverso la meccanica del Roll & Keep potranno scegliere quali risultati tenere, quali ritirare e quali scartare del tutto. Sebbene l’utilizzo dei dadi, venduti a parte oppure tirabili tramite l’applicazione apposita, sia fortemente consigliata, il gioco contiene una piccola tabella di conversione.
“La Leggenda dei 5 Anelli” ha un sistema a statistiche molto semplice che però influenzano tutte le attività del gioco. A differenza di altri giochi, dove un’abilità è influenzata spesso e volentieri da una sola statistica, in questo sarà l’approccio a determinare quale aspetto del personaggio entrerà in gioco. Una cosa non da poco e sicuramente apprezzabile.
Tattico o Narrativo?
Una delle cose che più mi ha impressionato del manuale de “La Leggenda dei 5 Anelli” sono i diversi approcci che offre alla conduzione del gioco. Nella sezione dedicata al game master si fa proprio riferimento alla tattica vs narrazione. Incredibilmente si chiede di ascoltare il tavolo, piuttosto che imporre la propria visione ai giocatori (una bella Dichiarazione di Intenti e il problema si risolve) e di far scegliere a loro. Il gioco, così com’è spiegato a lungo nel manuale, si presta a un approccio incredibilmente strategico, con diverse mosse, forme, tecniche, ecc… sia per i combattimenti che per le battaglie che per gli intrighi politici. Tuttavia il manuale considera che un tipo di gioco di questo tipo, un po’ macchinoso e lento, possa non incontrare l’interesse dei giocatori.
A chi è consigliato?
“La Leggenda dei 5 Anelli” è consigliato a chiunque voglia intraprendere un gioco di scelte e conseguenze, dove non ci son risposte giuste o sbagliate ma solo personaggi che devono accettare il turbamento che certe decisioni comportano. Desiderio o dovere? Onore o giustizia? Queste sono tutte domande che i giocatori e i personaggi si ritroveranno a farsi durante una ruolata a “La Leggenda dei 5 Anelli”. Il sistema si presta a diversi stili di gioco, dunque non abbiate timore delle regole che, a una primissima lettura, possono sembrare intimorenti.