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King Arthur: Knight’s Tale – I Primi Passi ad Avalon

King Arthur: Knight’s Tale è un videogioco, al momento in early access, sviluppato da NeocoreGames. Il progetto è stato presentato, con successo, sulla piattaforma Kickstarter nel novembre 2020.

King Arthur: Knight’s Tale è una reinterpretazione dei miti del corpus arturiano, declinata in chiave dark fantasy/grim dark, una vera svolta nei racconti tradizionali dei Cavalieri della Tavola Rotonda. Infatti, andremo ad impersonare Sir Mordred!

In King Arthur: Knight's Tale interpreteremo Sir Mordred in tutta la sua oscura magnificenza
Sir Mordred, la nemesi di Re Artù, il Cavaliere Nero. Saremo i salvatori o i terribili monarchi di Avalon?

Il Cercatore R ha parlato di questa affascinante figura in un passato (in questo articolo potete trovare l’approfondimento).
Vai con l’intro!

“I’ve lost my battle before it starts
My first breath wasn’t done

Pain inside is rising
I am the fallen one

Wash away the blood on my hands
My father’s blood
In agony we’re unified

Fulfill my fate then I’ll be free

I’ll turn off the light
And murder the dawn
Turn off the light
And murder the dawn.”

Mordred’s Song, Imaginations From the Other Side, 1995, Blind Guardian

King Arthur: Knight’s Tale, la storia finora

In King Arthur: Knight’s Tale, la battaglia di Camlann si è appena conclusa. Noi, Sir Mordred, la nemesi della Tavola Rotonda, abbiamo ucciso Re Artù ma anche lui, con il suo ultimo respiro, ha fatto lo stesso. Entrambi siamo morti, eppure entrambi vivi.

La Dama del Lago, la signora della mistica isola di Avalon, ci ha riportato indietro per porre fine ad una vera e propria piaga. La missione che dovremo intraprendere? Niente di meno che portare a compimento ciò che avevamo iniziato: uccidere Re Artù!
O qualsiasi cosa sia diventato dopo che la Dama ha traslato le sue spoglie mortali ad Avalon.

In King Arthur: Knight's Tale esploreremo una Avalon ben diversa dal paesaggi oda fiaba che si racconta. Adesso è un incubo
Io Avalon me la ricordavo diversa…

Durante la nostra cerca ci aggireremo per un’Avalon corrotta, quasi un’immagine speculare e contorta, dove le leggende si sono trasformate in incubi. Dovremo unire sotto il vessillo di Mordred quanti più cavalieri possibile, per affrontare sfide impegnative, forgiare alleanze, ricostruire Camelot e, soprattutto sconfiggere la piaga funesta che una volta era Re Artù.

Sistema di gioco

King Arthur: Knight’s Tale è un amalgama tra gioco tattico a turni (XCOM, Gear Tactics, ecc.), gioco di ruolo tradizionale incentrato sui personaggi e una punta di roguelite (Darkest Dungeons, ecc.).

La “nostra” Camelot sarà il centro di ogni futura missione, potremmo ricostruirla edificio dopo edificio, dopo aver accumulato soldi e punti costruzione, e lì saranno riuniti i “nostri” Cavalieri della “nostra” Tavola Rotonda. Per questi eroi, quando saliranno di livello partecipando alle missioni o allenandosi, potremmo scegliere abilità attive e passive, gestire il loro equipaggiamento e così via…

Camelot, in qualsiasi interpretazione dei Miti Arturiani ci si trovi, è il fulcro delle avventure dei Cavalieri della Tavola Rotonda
Camelot in tutto il suo splendore (quasi)

La campagna porrà inoltre un’enfasi enorme sulle scelte morali (ad esempio ricostruire il tempio agli Antichi Dei, o edificarci sopra una Chiesa, oppure mettere a morte gli avversari o farli diventare cavalieri al nostro seguito, ecc.), che avranno conseguenze significative, aggiungendo così ulteriore tensione alle decisioni tattiche e gestionali.

In King Arthur: Knight's Tale la moralità si muove tra Giustizia e Tirannia e tra Fede negli Antichi Dei e Cristianesimo
La Moralità sarà un fattore determinante nella nostra storia

Ora la scelta è nelle nostre mani: diventeremo il salvatore o il terribile monarca di questo regno maledetto?

Due parole con i creatori di King Arthur: Knight’s Tale

Perché scegliere il Mito Arturiano per un videogioco?

I primi giochi di Neocore erano giochi di King Arthur in realtà, eoni fa, sebbene fossero di un genere diverso. Dopo aver lavorato sulla trilogia di Van Helsing e Warhammer 40,000: Inquisitor – Martyr, abbiamo pensato che fosse tempo di tornare al mito arturiano e fare qualcosa di completamente diverso. Volevamo anche creare un gioco a turni per un po’ di tempo, e King Arthur sembrava un bel adattamento per un genere come questo.

Perché un’ambientazione così oscura e cupa?

Anche i nostri giochi precedenti erano piuttosto torvi e tenebrosi, come W40K: Inquisitor – Martyr o la trilogia di Van Helsing, sebbene avessero anche un po’ di dark humor. Quindi è ora una sorta di marchio di fabbrica. Oltre a quello, la storia è anche un po’ cupa e tetra, quindi avevamo bisogno di un’ambientazione adeguata, così come lo è da tradizione il mondo del medioevo.

Vi siete ispirati a Tainted Grail (un gioco di cui abbiamo trattato in questo articolo), o non conoscevate l’esistenza di questo gioco da tavolo?

Lo conoscevamo, ovviamente. L’ispirazione per questo gioco è arrivata da molti fonti diverse, su scala più ampia, non necessariamente solo di altri giochi o media arturiani.

Chi saranno i famosi cavalieri che prenderanno parte al gioco?

Nell’accesso anticipato i giocatori possono già trovare alcuni tra i più noti Cavalieri della Tavola Rotonda e, mentre si andrà avanti nella storia, si incontreranno tutti in un modo o nell’altro. Li chiamiamo eroi, dal momento che non si recluteranno solo cavalieri, ma anche altri personaggi arturiani, che saranno Arcanisti o Saggi, Avanguardie e così via. Nel complesso, pianifichiamo di aggiungere più di 30 eroi diversi nel gioco e sarete in grado di controllarne quattro o cinque alla volta. Il resto degli eroi resterà a Camelot, in attesa degli ordini, o lascerà la Tavola, se non gradiranno le decisioni prese.

In King Arthur: Knight's Tale potremo reclutare diversi Eroi appartenenti alle leggende arturiane
Alcuni degli eroi che si uniranno alla “nostra” Tavola Rotonda

Considerazioni

King Arthur: Knight’s Tale è un prodotto interessante, anche se ancora in accesso anticipato, quindi aspettiamo di vedere il prodotto completato, con la speranza che lo sarà, dato che è qualche mese che i creatori non danno segni di aggiornamenti…

Dopo la quindicina di ore che ci ho giocato posso dire che la grafica è accattivante, le musiche giuste per l’ambientazione e le cinematiche veramente di effetto. Il sistema di esplorazione buono, forse da ampliare, gli oggetti utilizzabili molto, forse troppo casuali, possono modificare non poco la resa di ogni Eroe.

Sir Kay, che era il siniscalco di Artù, è il primo cavaliere che arruoleremo
Sir Kay il siniscalco del fu Artù, diventa presto il nostro primo alleato

Sono gli scontri però ad essere effettivamente la parte più interessante del gioco. Ammetto che ho dovuto rigiocare alcune mappe diverse volte per capire quale fosse la strategia migliore, il posizionamento degli eroi e il loro ordine di azione.

In King Arthur: Knight's Tale approcciarsi con la giusta tattica agli scontri fa la differenza tra la vita e la morte
L’aspetto tattico, in ogni sua parte, di ogni scontro è determinante per la buona riuscita delle missioni

Le ferite così come anche le maledizioni, infatti, rimangono, se non si ha a Camelot un ospedale, o un altro luogo dove rimuoverle. Inoltre, gli eroi una volta morti, questa volta lo rimangono sul serio, quindi è meglio creare un bel cimitero al castello, giusto per ricordarli!

Conclusioni

“Mordred, perché hai fatto quello che hai fatto?”
“Ah, ma perché quello è il mio ruolo nella storia!”

Impersonare il Male, essere il Nemico, l’Antagonista, l’elemento perturbatore. È il suo compito, la parte che gli è stata assegnata in quella grande recita che il mito arturiano. Non ci sarebbe tanta bellezza se non ci fosse Mordred. A cosa servirebbe la “Purezza” di Ginevra, senza Mordred a farne scempio? Che senso avrebbe Lancillotto, con il suo incarnare l’essenza del “Cavaliere“, se Mordred non lo svelasse per quello che è, solo un uomo? E la morte di Artù, non sarebbe forse solo un capriccio, se non la provocasse Mordred?

Il suo ruolo è il più difficile, il suo cammino più tortuoso. E quando calerà il sipario non ci saranno applausi per Lui.

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