Essendo abbastanza legato fin dagli albori della vita da videogiocatori agli RTS nella mia vita sono passato attraverso numerosi giochi più o meno famosi. C’è stato Starcraft (abbandonato praticamente subito), Age of Mitology, Age of Empires e ovviamente Company of Heroes 1 e 2. L’ultimo capitolo in particolare mi ha spinto, nel 2019, a supportare la campagna Kickstarter dell’omonimo gioco da tavolo.
Oggi, a tre anni dalla fine della campagna, sono qui a parlarvi di uno dei progetti kickstarter più difficili nei quali mi sia imbattuto ed uno dei giochi meno semplici che abbia acquistato. Nonostante gli anni di sofferenza passati a vedere un progetto alle prese con innumerevoli problemi, una volta tra le mani Company of Heroes è un gioco abbastanza semplice.
La campagna Kickstarter definitiva
Il progetto di un gioco da tavolo di Company of Heroes vide la luce nel Giugno del 2019. Il gioco si presentava fin da subito come ricco di miniature, segnalini, dadi ed edifici; la componentistica era quindi vasta e, ad occhio, non sembrava un gioco semplice. Abituato a Risiko, Carcassone o ad un più complicato e intuitivo Seasons, mi ero detto “ecco un gioco che giocherò io, me e il sottoscritto”.
I traguardi, raggiunti in pochissimo tempo, aggiungevano davvero tantissimo materiale e facevano conseguentemente lievitare il prezzo. Al set base, da quattro giocatori, si poteva aggiungere un ulteriore set da due persone, una fazione in più, nuovi comandanti, nuove unità, edifici solidi e strutture variabili. Il tutto, per le tasche più profonde, poteva arrivare pitturato ed in una comoda valigetta, anziché in una più modesta e classica scatola di cartone.
Supportato il progetto in maniera abbastanza corposa (ai tempi, se ricordo bene, avevo già supportato Coriolis e Lex Arcana) mi misi in attesa dei primi sviluppi. Il primo segnale, non proprio piacevole, arrivò dal cambio di manifattura cinese da una città ad un’altra a causa di un allagamento. Il progetto sarebbe quindi slittato in avanti. Poco dopo giunse il nostro apprezzato COVID, che mise in stallo il tutto. Il progetto, dopo una breve sosta, si rimise in moto e si arrivò alle prime consegne, passate da due aziende di logistica differenti con sede in Polonia.
Il progetto venne poi spostato su un’altra piattaforma e, mentre le prime spedizioni arrivavano in Europa, si segnalavano pezzi mancanti, errori di fabbrica e una fragilità strutturale della scatola di cartone e dei pezzi stessi, che costrinsero tante persone a dover attendere ulteriore tempo. Nel frattempo, sperando di non essere uno tra i pochi sfortunati a ricevere un gioco difettoso, ricevetti il mio. Fortunatamente era perfetto e, dopo le prime premure, mi misi l’animo in pace. Dopo tre lunghi anni.
Il gioco: molto meglio di quanto mi aspettassi
Company of Heroes è un gioco abbastanza complesso, sia sul tavolo che sul pc. Mentre sul secondo tutta la parte computazionale (danni, ritirata, percorsi, eventuali danni accidentali e così via) sono lasciati al computer, sul tavolo il carico di lavoro è abbastanza alto. Questa era la mia prima preoccupazione: trovarmi davanti ad un gioco troppo legnoso e poco intuitivo che ne avrebbe precluso il divertimento.
Il gioco si apre con una sezione dimostrativa ed un tutorial video facilmente recuperabile. Le regole base fornite nel tutorial servono da colonna vertebrale dell’intero gioco. Una volta familiarizzato con queste, un manuale di regole avanzate aggiunge profondità e rende il gioco completo. In sé le regole non sono troppo complesse anche se, volendo emulare il gioco di strategia, richiedono sforzo costante.
Non ci troviamo quindi di fronte ad un Diceforge nel quale basta tirare dadi e pescare ciò che rimane sulla mappa. Ogni unità deve essere posizionata bene, ogni turno fruttifero e non bisogna mai perdere di vista il gioco. Come il videogioco, anche il gioco da tavolo di Company of Heroes è faticoso.
Ciò nonostante, giocandolo con un’altra persona i turni rimangono rapidi ed i combattimenti abbastanza immediati, ed il gioco è godibile. Se invece si comincia ad essere in 4 o, peggio, 6, il gioco si allunga decisamente. La quantità di forze in campo, la possibilità di queste di attaccare più bersagli e ed in generale la relazione tra i vari pezzi è enorme. Ovviamente questo rende il gioco molto più faticoso e lungo.