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I giorni dell’odio – Dragonero il Ribelle #33

I giorni dell’odio è il quarto ed “ultimo” capitolo della saga dell’invasione dell’Erondár da parte dell’esercito di non morti del negromante Saul Jeranas.

I giorni dell'odio sono il quarto ed ultimo capitolo della saga dell'invasione di non morti del negromante Saul Jeranas.
Il simbolo sul frontespizio indica il quarto capitolo della mini-saga dei non morti

Se volete fare un tuffo nella saga di “Dragonero il Ribelle” potete farlo in questo articolo riepilogativo degli albi usciti fino ad oggi.
Vai con l’intro!

Scornful, relentless memory
Ripped of all but drive
Undressed by betrayal
Zero tolerance for the souldead

Fuel for Hatred, Volcano, 2002, Satyricon

I giorni dell’odio

Ne I giorni dell'odio, Ian e Myrva  si recano nella Città dei Morti per salvare Drev, loro fratello
Ian e Gmor si lanciano nella Città dei Morti in missione di salvataggio

I sopravvissuti all’invasione dell’armata di non morti di Jeranas, sono alla spasmodica ricerca di un capro espiatorio: i ritornanti, coloro che i khame hanno riportato indietro dalla morte. Queste creature, una volta considerate miti, ora “blasfeme”, dovranno essere uccise una seconda e definitiva volta! Un esercito di fanatici si dirige alla Città dei Morti, con l’intenzione di raderla al suolo. In questi veri e propri giorni dell’odio, Ian e Myrva si lanciano in una disperata missione per salvare Drev, loro fratello, anche lui un ritornante.

Analisi dell’episodio

Old Man Gmor racconta, ancora una volta, e racconta de I giorni dell’odio!

Luca Enoch sceneggia un albo caratterizzato da due linee strettamente intrecciate tra loro. La prima è quella densa di azione, del resto seguiamo l’assalto di una folla inferocita alla Città dei Morti per cancellare definitivamente dalla faccia dell’Erondár i Ritornanti, deceduti riportati indietro dai khame, considerati, erroneamente, uguali ai non morti, evocati da Jeranas, che hanno imperversato ovunque.

Ne I giorni dell'odio assistiamo alla sistematica eliminazione dei Ritornanti. La popolazione vive ancora nel terrore dei non morti
Una folla inferocita, ma organizzata, dà la caccia ai Ritornanti

L’altra linea è quella delle emozioni. Il tumulto irrazionale e la violenza della folla, che si scatena in questi giorni dell’odio, accresce la preoccupazione di Ian e Myrva che li spinge ad intervenire perché là, tra le mura della Città dei Morti, risiede loro fratello Drev. Questa decisione segnerà, forse, l’inizio dell’attrito tra Ian e il cancelliere Ausofer?

Oltre Drev, Ian incontra il proprio avo Aarno Voltoferoce (conosciuto nell’albo Tagliatrice Crudele, Dragonero n. 39), colui che aveva forgiato la spada dei Varliedarto (i Cacciatori di draghi), e il capitano della compagnia mercenaria dove aveva militato da giovane, Greevo Senzanima. Veniamo così a conoscenza di come la compagnia sia stata falcidiata, per chi segue anche la serie Senzanima sarà senza dubbio una “bella” scoperta!

Le ultime pagine della missione di salvataggio di Drev si collegano proprio all’inizio dell’albo, quasi a chiudere un cerchio, scopriamo così le “origini” dell’eremo di Old Man Gmor!

Qualche pagina sparsa, più quelle di chiusura, presentano due nuovi personaggi: un negromante, Rohard, e un ghoul che lo ha salvato per i suoi nefasti fini. A primo acchito questi sembrano un po’ troppo simili a quelli di Jeranas, ma siamo solo all’inizio ed è altrettanto vero che Enoch e Vietti ci hanno dimostrato più volte le loro capacità di tessere con grande maestria una storia sempre che va così ad ampliare il grande arazzo della saga di Dragonero.

Durante I giorni dell'odio fa capolino una futura minaccia per Ian e compagni, un ghoul che libera dalla Città di morti un negromante ritornante
Chi sarà mai il ghoul incappucciato?

In apertura

Luca Barbieri nell’editoriale Cronache della Ribellione, si dedica per lo più al numero precedente specificando quali dei tre autori (Alex Massacci, Lorenzo Nuti, Luca Bonessi) abbia disegnato cosa. Analizza poi la seconda morte, per mano di Gmor e la sua Macellatrice di Troll, di Yeraban Sarra caduto la prima volta durante la Guerra delle Regine Nere. Un momento tragico per tutti che affonda le sue radici proprio nella precedente incarnazione della saga di Dragonero (Il giorno degli eroi n. 62) e poi proseguita nell’albo Raccontato alla notte (n. 27) di Dragonero il Ribelle. Come abbiamo avuto modo di leggere, e leggeremo ancora 

Ogni passo, di Dragonero, è concatenato al precedente e prelude al successivo…

Diverso è il passo, uguale il cuore

Disegni & lettering

Gianluca Pagliarani (disegni) e Paolo Francescutto (colori) in copertina ritraggono il momento dell’incursione alla Città dei Morti. Al solito la scena evoca ciò che sta accadendo più in basso, mentre si percepisce l’urgenza della missione di Ian e Gmor.

Alessandro Bignamini si occupa dei disegni di quasi l’intero albo. Il suo tratto segue la storia, di questi giorni dell’odio, carica di azione, sia che questa sia in primo piano, quindi con un’abbondanza di dettagli, sia a distanza soffermandosi sull’architettura dello spazio che contiene gli avvenimenti. Intensa e impressionante nella sua possanza è la doppia splash page della Città dei Morti pronta ad essere cinta d’assedio.

Il flashback è invece ad opera di Giancarlo Olivares che raffigura la sanguinosa disfatta della compagnia mercenaria dei Senzanima e del suo capitano Greevo.

Del lettering si occupa il sempre ottimo Luca Corda.


È estate e, come ogni anno, è anche tempo dello Speciale a colori!

Il regno dei lupi

Non solo I giorni dell'odio, ma anche lo Speciale a colori Il regno dei lupi questa estate!
Un giovane Ian incursore imperiale che si addentra ne Il regno dei lupi

Alcuni ribelli occupano un monastero in territorio imperiale, facendo prigionieri tutti i monaci e i giovani studenti che risiedono lì. L’eremo risulta inaccessibile a chiunque, tranne che agli Incursori Imperiali. Tra le loro fila milita, dopo essersi “congedato” dalla famigerata compagnia mercenaria de “i Senzanima”, un giovane Ian Aranill. La sua missione è snidare i ribelli, ma il compito si rivelerà molto complesso portandolo a fronteggiare indicibili orrori…

Analisi dello Speciale

Luca Enoch imbastisce un racconto teso, vibrante, colmo di azione, ma soprattutto di riflessione.

La storia appare semplice agli inizi, un gruppo di spietati guerrieri ha preso in ostaggio un isolato monastero uccidendo i monaci e tenendo in ostaggio i novizi appartenenti alle famiglie nobili dell’Impero, toccherà agli Incursori risolvere questa spinosa situazione. Poi, però, man mano che la storia avanza, come i passi di Ian, vengono svelati giochi di potere, ordini, sopraffazione, eradicazione della cultura, violenza, vendetta e molto di più…

L’Ian che ci accompagna in questo Speciale, non è Dragonero, non è un eroe, né un ribelle, non è neanche un ragazzino (conosciuto nelle pagine di Adventures) e non è più uno dei Senzanima, solo un “semplice” incursore. Eppure si inizia a notare come tutte le esperienze che fin qui ha accumulato, lo stiano indirizzando verso il cammino che ben conosciamo. Le sue capacità sono indubbie, esperto nel trattare con tutti e capire il flusso della situazione, abile guerriero e onorevole (anche quando si comporta in maniera opposta), il suo coraggio è al limite dell’incoscienza, ma quale giovane non lo è? Sebbene la sua bussola morale si stia formando, è già forte e riverbera di quella dell’Ian che conosciamo, soprattutto nei dubbi riguardanti ciò che sia giusto e sbagliato. La chiusura dell’albo in questo è perfetta a mostrarcelo.

L'Ian che vediamo ne Il regno dei lupi è ancora ben distante da quello che conosciamo, ma è proprio tutto lì!
Ian non si trova proprio in una situazione semplice semplice…

Nel proprio viaggio dell’eroe, Ian Aranill ha a attraverso pure Il regno dei lupi. La natura spesso non lineare delle storie raccontate riguardo al nostro Dragonero, ci permette ogni volta di fermarci e ragionare sul perché si sia comportato in un certo modo o perché sia proprio così, ed è esattamente grazie a questi nuovi tasselli che apprezziamo sempre di più quest’opera ormai tra i titoli di punta della Sergio Bonelli Editore!

In apertura

Nell’editoriale Luca Barbieri ci svela la specialità dello Speciale.
Di Ian Aranill abbiamo visto diversi momenti del suo “cursus honorum”, il temerario ragazzino delle Adventures, la sua parentesi giovanile come mercenario tra le fila dei Senzanima, poi cadetto, ufficiale dell’impero, scout, eroe, ribelle e qualche sprazzo del futuro anziano guerriero barbuto. Proprio riguardo la sua carriera da incursore si sapeva ben poco, avevamo letto giusto qualcosa nell’albo bis del 2021. Il decimo Speciale di Dragonero, quindi, è tutto incentrato su un episodio avvenuto mentre militava nel corpo degli incursori!

Gli incursori imperiali appena terminata una missione si recano ne Il regno dei lupi
Gli incursori imperiali sono pronti a tutto!

Barbieri ci ricorda inoltre le numerose uscite estive di Dragonero, oltre lo Speciale che stringiamo tra le mani: I giorni dell’odio (n. 33), I dimenticati (n. 33-Bis), Nata in battaglia (n. 34) e Senzanima, Inferi sceneggiato proprio da Barbieri stesso.

Infine, se passate da Firenze è consigliata la visita, presso il Museo degli Innocenti, della mostra Bonelli Story (fino al 18 settembre 2022) per le celebrazioni degli ottant’anni della Casa Editrice.

Disegni & lettering

Massimo Dall’Oglio è il vero mattatore di questo albo estivo. Suoi sono i disegni e la colorazione, aiutato da Nicola Dessì, e sua è anche la copertina, mentre Paolo Francescutto si occupa dei colori di quest’ultima.

Cosa dire di Massimo Dall’Oglio? Il suo tratto è unico, quasi una crasi armonica tra lo stile manga e quello occidentale. Ad impreziosire ulteriormente i disegni è la particolare tecnica di colorazione ad “acquarello digitale” che rimanda al Maestro Hayao Miyazaki. Un risultato veramente unico!

Il videosketch esclusivo dello stesso Massimo Dall’Oglio che disegna Ian

In cabina di lettering troviamo Omar Tuis.

Nei prossimi giorni ci occuperemo de “I dimenticati” (“Dragonero il Ribelle” n. 33bis, 23 luglio). Mi scuso con chi ci legge, ma sono un po’ in ritardo con le uscite estive di Dragonero, vedrò di recuperare il prima possibile!

Dall’ombra insorgiamo. Nel silenzio colpiamo.

I ribelli dell’Erondár

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