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Historia: Ouroboros – La Recensione

“Historia: Ouroboros” è un fumetto scritto e disegnato da Mirko Failoni, edito per la prima volta da Attaccapanni Press nel 2018 e da Mana Project Studio quest’anno, come parte del progetto Historia. Come abbiamo già potuto notare nella recensione di “Di Magi e Briganti, Vigliacchi ed Eroi”, si tratta di una riedizione e riscoperta dell’originale materiale creato da Failoni, offerta per noi in una veste incredibile.

Condottieri… non santi

Il fumetto “Ouroboros” si apre con una presentazione dei due protagonisti della vicenda: Torquato da Tanafonda ed Ermello da Buchebuie, entrambe persone che hanno forgiato la propria fortuna e la propria rovina nel sangue di coloro che li ostacolavano. Nessuno dei due viene mai descritto come positivo, sebbene entrambi abbiano diverse qualità che li potrebbero identificare come tali. Si punta invece sul lato emotivo, sugli affetti e sulla rabbia che questi due condottieri provano.

Historia

Un ciclo di vendetta difficile da spezzare

I soldati morti non reclamano i propri averi, questo è vero, ma le famiglie vendute come schiave o lasciate scappare nella notte? Questa è tutt’altra storia. Il mondo di Historia sembra incastrato in un circolo di vendetta impossibile da spezzare. Il sangue chiama sempre altro sangue e i morti si trasformano da carnefici a vittime con il passare degli anni. Ogni valoroso soldato, morto per vendicarne un altro, ha una famiglia che reclamerà il diritto di vendicarsi in futuro.

Un mondo sporco

La prima cosa che colpisce il lettore fin dalle prime tavole è come “Historia: Ouroboros” non abbia paura di mostrare sangue e violenza. Vediamo impiccagioni, battaglie, commenti duri e taglienti. Si tratta chiaramente di un mondo di Capitani di Ventura che non hanno tempo per lettere e poesie. Guerra e morte sono il pane quotidiano di questi condottieri e il sangue è quello che utilizzano per mandare giù bocconi amari.

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