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GOT 8×04: La Tazza di Starbucks

GOT vi piace? Avete già letto la recensione della scorsa puntata? La potete trovare qui!

Game of Thrones è quasi finito. Facciamo pace con il concetto che tutte le meravigliose discussioni che abbiamo fatto tra la scorsa puntata e questa siano inutili. A differenza della 8×03 tuttavia, questo episodio regala più di qualche soddisfazione trash, seppure assolutamente effimera. La prima meravigliosa notizia è, ovviamente, il fatto che l’illuminazione sia tornata normale.

Addio Spettro, sei stato tanto tenero quanto inutile

Immagino gli sceneggiatori della serie, seduti ad un tavolo, a chiedersi come tirare via Spettro dai giochi. Un personaggio scomodo, tanto importante e presente in passato quanto bistrattato e inutile nel presente. Il metalupo di Jon Snow, che teoricamente dovrebbe seguirne ogni passo come un’ombra, si è ritagliato forse un minuto di screentime sommando tutte le apparizioni nella stagione. Lo abbiamo visto caricare il nemico, valorosamente, nella scorsa puntata. Siamo rimasti in trepidante attesa di sapere che fine avesse fatto, vista la mattanza di uomini e cavalli, e con attenzione lo abbiamo osservato in questo episodio. Spettro è stato ferito gravemente durante lo scontro ma, fortunatamente, non mortalmente. Vivrà, anche se probabilmente è consigliabile che si tenga lontano dalle lotte con gli altri metalupi.

Un buon padrone, vedendolo in quello stato, scoppierebbe in lacrime e farebbe di tutto per guarirne le ferite. Ma Jon Snow non è un buon padrone e decide di mandarlo a Nord della Ex Barriera, con soltanto un’occhiata come saluto. Per vedere Podrick e Tormund che rimorchiano signorine il tempo si trova, per Jon Snow e Spettro che si salutano adeguatamente evidentemente no.

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Dopo tutto questo tempo, te ne vai così?

Il ritorno della politica

Finita la parentesi apocalittica che ha costretto tutti a concentrarsi sul salvare Westeros dall’annientamento, possiamo tornare a parlare di cose serie. Alle spalle di Jon e Daenerys, le cose cominciano a muoversi. Lo sciocco Aegon, troppo preso dalla sua presunta autorità per rendersi conto che Sansa si sia fatta crescere un cervello, consegna alla sua famiglia l’arma per sbarazzarsi politicamente di Daenerys. Ovviamente la lady di Grande Inverno, ben conscia del fatto che Bran sia fuori dai giochi, coglie la palla al balzo e informa il marito (perché Tyrion è ancora suo marito, dunque futuro possessore del Nord) della vera identità di Jon.

Il Folletto a questo punto, con un segreto che potrebbe distruggere il regno, lo spiffera al Nick Fury di Westeros. Varys è molto chiaro sulla questione: farà ciò che è giusto per il popolo, a costo di teletrasportarsi in giro per il regno (come ha già fatto) e sguinzagliare uccellini, passerotti e falchi per consegnare la notizia.

Perché mai dovrebbe fare qualcosa del genere? La risposta è semplice.

GOT: Il viaggio verso il Lato Oscuro di Darth Daenerys è completo

Rabbia, paura, violenza: sono loro il Lato Oscuro! Veloci ti raggiungono quando combatti! Se anche una sola volta la strada buia tu prendi, per sempre essa dominerà il tuo destino! Consumerà te, come consumò l’apprendista di Obi Wan!

Maestro Yoda

Dopo essere sopravvissuta all’apertura del primo Starbucks a Grande Inverno, con una ressa tale che la città ha pensato di non farcela, Daenerys si gode la sua meritata bevanda. Che sia un product placement o una svista, poco cambia. Quel bicchiere è solo il simbolo di quanto approssimativamente sia stata fatta questa stagione di GOT, dopo averci fatto attendere per tantissimo tempo. In compenso, la paura ormai domina la Madre dei Draghi. Ha capito che il popolo di Westeros ami Jon Snow, che non ha l’abitudine di incenerire gli avversari politici, e che i dothraki e gli Immacolati siano ridotti della metà. Come ci insegna il buon Yoda

La paura conduce all’ira, l’ira all’odio; l’odio conduce alla sofferenza. Ah… Io sento in te molta paura.

Maestro Yoda

Ed è infatti l’ira quella che si sente in sottofondo alle parole della regina. Sente il pericolo che Jon rappresenta e, proprio perché il suo ragionamento è offuscato, non vede la soluzione più semplice. Per unire i sette Regni basterebbe un matrimonio tra i due ma Daenerys, che di acume politico non ha più nulla, non lo vede. Ormai passa il tempo a blaterare del suo destino.

L’odio e la sofferenza verranno gentilmente offerti da Cersei con l’uccisione di Missandei e Rhaegal. Lo sguardo con cui Daenerys si congeda dalla puntata è proprio da “non solo gli uomini ma anche le donne e i bambini”. Ed eccoci qui, la nuova regina folle è pronta per essere servita al pubblico. Adesso la domanda è

Come faranno Tyrion e Varys a sbarazzarsi di Daenerys?

Lo faranno prima, durante o dopo la battaglia finale con Cersei? Perché Varys ha espresso ad alta voce un semplice concetto: Jon è più manipolabile di Daenerys e meno incline a bruciare vive le persone. Poche ma ottime qualità per un sovrano adeguato ai Sette Regni. Jon potrebbe diventare quel simbolo di unità che tutti agognano, sarebbe più apprezzato dai Lord, è un eroe di guerra (anche se non ha mai vinto una battaglia), ha sangue reale e non cerca il potere per tornaconto personale. Daenerys è… una persona che darebbe lavoro a centinaia di migliaia di muratori.

How to kill a Dragon in GOT

Possiamo dire una cosa ovvia? Se per uccidere un drago fosse bastata una salva di frecce lanciate molto forti, Westeros non sarebbe mai stata conquistata in prima battuta. Complimenti dunque al Genio Militare di Approdo del Re per aver creato un’arma con una potenza tale da superare secoli di storia di Westeros nell’equivalente di un annetto. Dal prototipo alla produzione di massa c’è voluto davvero poco.

Come si uccide un drago nel mondo di Game of Thrones? Molto semplicemente o si colpiscono i punti scoperti da scaglie, per esempio gli occhi o la bocca aperta, oppure si trova un modo per superarle. Quel modo, neanche a dirlo, è già stato scritto: colpire tante volte nello stesso punto con una forza disumana. Evidentemente era destino di uno dei draghi morire ma, almeno, potevano farlo colpire all’occhio o in bocca. Un colpo di fortuna si poteva concedere.

Sembra che abbiano voluto fornire a Cersei un’arma notevole, che rende l’utilizzo di Drogon assolutamente non fattibile.

GOT: Assassin’s Bronn

Penso che tutti si siano chiesti: ma come diavolo ha fatto Bronn ad arrivare, armato di balestra, dentro quella sala? Nessuno che lo abbia fermato, interrogato o si sia fatto una domanda? Evidentemente no. Magari ha ucciso delle guardie, magari ha sviluppato gli stessi poteri di Arya, non lo sapremo mai. Far vedere Podrick che sorride alle signorine è gratis ma cinque secondi di Bronn che si infiltra erano troppi. Tuttavia il mercenario riesce a mantenere una sua opportunistica integrità, qualità per le quali lo si ama. Riuscirà ad ottenere Alto Giardino? Improbabile.

Cersei è stata appiattita a tal punto?

Ricordo un tempo felice di GOT in cui Cersei non voleva solo potere, potere e potere. C’è stato un tempo in cui i suoi piani avevano obiettivi a breve e a lungo termine. Quel tempo è passato. Adesso ha i capelli corti, fa saltare templi con la stessa nonchalance con cui si beve il suo bicchierino di vino e accetta le avances di Euron. Non c’è introspezione del personaggio. Non ci sono dialoghi particolarmente significativi. Cersei è la nuova Night Queen.

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