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Gen:Lock Ep 1: La Recensione

Gen:LOCK è il nome della nuova serie di Rooster Teeth, casa di animazione americana nata con il famoso progetto amatoriale su Halo “Red vs Blue”, che ha visto i suoi primi due episodi venir pubblicati questo sabato. La serie animata rappresenta forse il primo vero progetto ad alto budget di Rooster Teeth, all’interno della quale racchiudere quanto appreso in tutti questi anni di lavori. Ricordiamo che la loro penultima creazione “Rwby” abbia avuto un successo tale da portare alla creazione di videogiochi e manga dedicati.

Esclusa l’incredibile qualità raggiunta dal reparto animazione, la cosa che più stupisce di questa nuova serie sono i suoi doppiatori, che lasciano immaginare un budget con numerosi zeri. Nel cast possiamo infatti riconoscere: Dakota Fanning; Michael B. Jordan; Koichi Yamadera; Monica Rial; David Tennant e Maisie Williams. Questi sono solo i volti più noti, ai quali si aggiunge un numero di doppiatori veramente impressionante per la serie Gen:Lock.

Sinossi di Gen:Lock Episodio 1

Gen:Lock episodio 1

Julian Chase, pilota dell’esercito del Polity, decide sia il giorno di far conoscere la sua fidanzata Miranda Worth, militare anche lei, alla famiglia. Non potendo lasciare la base, i due optano per un servizio di chiamata a ologrammi. Il primo episodio si apre con la madre di Chase intenta a raccontare un episodio imbarazzante alla gentile ospite. Poco distante dal tavolo dove il povero Julian vorrebbe scomparire e cambiare argomento, sua sorella si dedica al live stream di un videogioco canoro. Sarà la madre a riportare tutti all’ordine al momento di andare a tavola. Dopo qualche minuto, Miranda suggerisce che sia il momento di levare le tende e lasciare le ragazze a mangiare in pace. Una volta terminata la chiamata olografica, che permette alle persone di muoversi all’interno degli spazi e percepire con udito e vista ciò che li circonda, i due tornano nel loro corpo alla base Polity. Una volta rimasta sola, la madre di Chase si dedica al telegiornale. Il canale NY 5 sta trasmettendo in diretta dalla sede del Polity un discorso di coraggio e speranza contro la preoccupante Union. La trasmissione viene interrotta quando New York viene attaccata dalle stesse forze della misteriosa nazione, che lancia un assalto su vasta scala per tutta la costa orientale degli Stati Uniti.

Nel frattempo, Chase e Miranda si trovano a parlare alla base Polity di come sia andato l’incontro con la famiglia di Julian, il quale fa presente come la prossima volta sia meglio che siano i genitori di Miranda a raccontare episodi imbarazzanti. I due si riuniscono agli amici, che scherzano sul fatto che Chase possa esser stato mollato dopo l’incontro. Apprendiamo in questa circostanza che Miranda abbia attirato le attenzioni di altri soldati e che Julian sia amante del videogioco Siege. Una volta rifiutata una partita a quest’ultimo per stare con la sua ragazza, la coppia viene interrotta da un allarme rosso. Nonostante i desideri di Chase, non è un’esercitazione e tutte le squadre devono immediatamente recarsi ai posti di combattimento.

Mentre le truppe volano in direzione di New York, il colonnello Raquel Marin mette in chiaro la situazione: non si tratta di un singolo attacco o di un attentato terroristico, è l’inizio della guerra. Una volta compresa la destinazione, Chase chiama immediatamente la sua famiglia, senza che nessuno risponda al telefono. Questo lo preoccupa a tal punto da fargli rompere la formazione. Una volta giunti a New York, le squadre vengono immediatamente ingaggiate da squadre di droni e da sciami nanotecnologici dell’Union. Mentre i cittadini scappano nelle strade e il panico si diffonde, è possibile vedere su un cartellone pubblicitario (non sappiamo se hackerato o meno) la scritta “Possiamo guidare il mondo senza compromessi. #UnionoftheFourth”. I soldati invasori non si fanno scrupoli a sparare su veicoli di evacuazione e a sparare sulla folla. Una famiglia riesce ad evitare la cattura solo mostrando di far parte dell’Union, lasciando capire come ci fossero traditori e spie già dentro la città. Una madre è costretta a lasciare il figlio nelle mani di un poliziotto addetto all’evacuazione, perché purtroppo lei non ci sarebbe stata sul trasporto. Su questi scenari di guerra, le truppe del Polity finalmente giungono a Ney York e ingaggiano gli invasori.

L’uso della nanotecnologia militare e di un colosso semovente, in grado di attraversare gli oceani, consentono all’Union si avere facilmente la meglio sulle truppe a difesa della città. Il quartier generale è costretto a chiamare la ritirata ma Chase, pensando nuovamente alla sua famiglia e ai suoi cari, decide di contravvenire agli ordini e tenere occupato il nemico per dare tempo all’evacuazione di aver luogo. Cantando “You only live once” e dicendo addio a Miranda, Chase si lancia contro il colosso con una gigantesca EMP. Tutti i sistemi vengono bloccati e le nanotech vengono distrutte. Tuttavia la funzione di espulsione del pilota del jet di Chase va in avaria e lui non riesce ad uscire dall’abitacolo prima dello schianto. Nonostante il tempo guadagnato, Ney York è persa.

Gen:Lock
Gen:Lock Julian Chase

4 anni dopo Miranda ancora piange sulla lapide commemorativa di Chase, dove scopriamo che l’anno della battaglia sia stato il 2068. La giovane, con qualche cicatrice in più sul volto, riceve un avviso urgente di presentarsi all’hangar per scortare degli ospiti appena giunti. Il dr. Weller, il robot Caliban e il pilota Madrani giungono all’Anvil con diversi camion di attrezzatura e una riunione urgente con il colonnello.

Durante il briefing viene spiegata la missione Coyote, che consiste nell’intercettare e impegnare le truppe nemiche per permettere a dei rifugiati di raggiungere una zona sicura ed essere estratti. L’operazione si rivela più complicata del previsto, a causa della superiore potenza bellica dell’Union, e la squadra estrattrice subisce ingenti danni e perdite. Per evitare che tutto questo sia stato inutile, Miranda si prepara a sacrificarsi. Proprio in quel momento giunge un mech diverso da quelli usati fino a quel momento. Di forma antropomorfa, riesce ad avere facilmente la meglio sulle truppe nemiche. La cosa più insolita è che quel mech abbia proprio la voce di Chase.

Tornati all’Anvil, i membri della missione pongono domande sugli strani mech e sul loro potenziale. Il colonnello ritiene che sia un buon momento per introdurre il dottore ospite della struttura, Weller, e il Vanguard Experimental Science Unit. Prima di iniziare con le spiegazioni, sul palco compare l’ologramma di Julian Chase che, come se nulla fosse, chiede ai suoi ex commilitoni cosa si sia perso. Sullo sguardo ricco di sorpresa e amore di Miranda, la puntata si chiude.

E viene rivelata la sigla di Gen:Lock.

Commento

Come detto in introduzione alla recensione, Gen:Lock si preannuncia esplosiva sia per l’alto budget sia per gli attori eccezionali coinvolti. La crescita di Rooster Teeth nella scrittura e nella realizzazione di serie basate sul combattimento è lampante e meravigliosa. Ovviamente il primo episodio, il pilota della serie, ha lo scopo di far sorgere molte più domande possibili nello spettatore. Non sappiamo ancora nulla dell’Union of the Fourth e di come siano riusciti ad ottenere una potenza bellica senza precedenti, tanto da essersi guadagnati un’avanzata quasi indisturbata negli Stati Uniti. Non sappiamo neanche nulla sul Polity, lo stato o l’organizzazione internazionale che si contrappone all’Union.

Per quanto riguarda il ritmo di Gen:Lock, nonostante la mezz’ora di durata, le scene si susseguono veloci e i combattimenti hanno delle coreografie studiate al millimetro per darci una vera sensazione di scenario bellico.

La sigla, messa al fine dell’episodio pilota come alcune serie tv ed anime, è perfetta per trasmettere il ritmo della serie e introdurre i personaggi principali e le loro abilità.

Qui il link alla puntata

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