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Four Against Darkness: La Recensione

Four Against Darkness è un gioco di esplorazione di dungeon (dungeon crawler) da giocare da soli o in compagnia. Non si tratta di un gioco di ruolo, un librogame o un gioco con dei bivi narrativi. Stiamo parlando più che altro di un gioco carta e penna che può essere un motore, sul quale volendo si possono costruire diverse storie che richiamano i gdr old school.

È scritto ed ideato da Andrea Sfiligoi, tradotto in italiano da Simone Peruzzi e pubblicato nel nostro paese da MS Edizioni.

Dovendo consigliarlo ad un amico, sarebbe bene descriverlo come un Darkest Dungeon da tavolo con molti meno elementi frustranti.

Four Against Darkness: Tutto il necessario per giocare

La prima cosa che sorprende di questo titolo è come, nella maggior parte dei casi, non sia necessario reperire materiale particolare. Escluso il manuale stesso, viene richiesta solo una matita, due dadi a sei facce e un foglio a quadretti. In realtà, se si è bravi a disegnare, si può benissimo utilizzare un qualunque foglio di carta.

Il manuale, che può essere trovato sul sito di Magic Store al costo di 16,90 euro, si presenta con quell’eleganza e il fascino che richiamano le prime edizioni di Dungeons and Dragons. L’edizione italiana del gioco, che vede incluso il supplemento “Nemici Diabolici”, si compone di 104 pagine. Non c’è tuttavia da temere, perché molte di esse servono per l’estrazione di stanze, corridoi, oggetti, nemici e missioni. Il regolamento è molto snello e facile da comprendere e da mettere in pratica.

Four Against Darkness: Gli Eroi

Il giocatore può scegliere tra ben otto personaggi per costruire il proprio party. È bene indicare che, sebbene il manuale per semplicità scelga un sesso per parlare del personaggio, nessuno di essi sia realmente vincolato ad un genere specifico. Strizzando l’occhio alle prime edizioni dei giochi di ruolo più famosi, i personaggi disponibili sono: Barbaro; Chierico; Furfante; Guerriero; Mago; Elfo; Nano e Mezzuomo. Ebbene sì, abbiamo delle razze che, di per sé, trascendono il concetto di classe. Ognuno di questi personaggi avrà ovviamente pro e contro da bilanciare con il resto del party.

Ogni personaggio avrà le proprie competenze, le proprie statistiche e il proprio equipaggiamento. Cercare di costruire un party bilanciato è consigliabile ma, di fatto, nulla vieta di avere quattro Nane barbute all’esplorazione. I nostri personaggi avanzeranno di livello singolarmente, indipendentemente dal resto del gruppo, e avranno le loro ricompense da spartirsi al termine di un dungeon. Persino la morte di uno di loro non sarà necessariamente la fine, poiché la resurrezione è costosa ma possibile.

Four Against Darkness: Il Dungeon, il brivido della sorpresa

Ogni elementi del dungeon viene creato lanciando due dadi e scoprendo il tassello corrispondente nella tabella di creazione. Volete creare una stanza? Lanciate 2d6. Volete scoprire quale tesoro abbia il mostro? Lanciate 2d6. È incredibile come bastino soltanto due dei dadi più semplici e mainstream che ci siano a generare una così vasta probabilità. Matematica Docet.

Sicuramente la creazione del Dungeon e dei suoi nemici è uno dei motori principali del gioco. Ogni Dungeon è governato da un boss finale, che ha una probabilità crescente di comparire man mano che si distruggono mostri maggiori. Questo non significa che, in ogni momento, il party non possa tornarsene indietro. Tuttavia, una delle regole migliori di questo gioco è il fatto che non basti volersi ritirare per uscire dal dungeon. Bisogna rifare effettivamente la strada a ritroso, con la possibilità di incappare in mostri vaganti.

Four Against Darkness: Nemici Diabolici

Nonostante Four Against Darkness sia pensato per condurre i personaggi dal livello 1 al 5, può diventare nel tempo facile abbattere i mostri che si parano davanti ai personaggi. Per ovviare al problema e dare una sfida più ardua è stato inserito il supplemento Nemici Diabolici, che offre dei mostri diversi, più potenti e con ricompense adeguate al livello di sfida.

Four Against Darkness: Rigiocabilità e Seguiti

Nonostante Four Against Darkness sia un gioco in solitaria, può essere benissimo trasformato in un cooperativo per quattro giocatori. Basterà infatti che ogni persona al tavolo giochi un personaggio (e scelga di dividersi, perché tanto è quello che succederà. Maiali che si dividono in un dungeon!!!).

Il gioco, basandosi sulla crescita del party, su un’ampia scelta di possibilità e sulla voglia di provare nuove esperienze e combinazioni, offre un’ottima rigiocabilità. Se poi ci si stanca o si vuole portare il proprio party a livelli più alti esiste il seguito: 4 Against the Abyss. Il seguito non si limita a offrire nuovi spunti per dungeon ma introduce regole nuove, un sistema di campagna e molto altro.

Four Against Darkness: Gioco di Ruolo

Sebbene il manuale non spinga al gioco di ruolo, dato che nasce con uno scopo ben diverso, nulla vieta ad un gruppo di giocatori di inventarsi una storia, dare una personalità ai personaggi e costruire un mondo intorno ai Dungeon. Ovviamente, giocare da solo può rendere il giocare di ruolo più complesso, però gli esperti sapranno trovare un modo.

Four Against Darkness è un ottimo titolo in solitaria e un buon gioco cooperativo. La durata standard di una partita è di circa un’ora ma, come da regolamento, il giocatore può darsi un tempo limite e poi far comparire il boss finale automaticamente.

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