For All Mankind finalmente arriva sulle nostre pagine. Devo dire, a mio discapito, ancora una volta con colpevole ritardo!
Prima di cominciare a parlare un po’ della serie, vorrei ringraziare il podcast di Emilio Cozzi: AstroWired. Per chi non lo conoscesse, Emilio Cozzi è un giornalista e autore che da anni calca la stampa e non solo. Alleghiamo qui un link con gli articoli più o meno relativi a questo podcast, che devo ammettere, ha risvegliato in me la voglia di leggere la fantascienza e quella di lanciarmi in una nuova serie televisiva.
Ma andiamo a parlare di For All Mankind.
Questa serie è un’ucronia. Pura e semplice. Nasce da una domanda che spesso, in un modo o nell’altro, tutti sono sono fatti. Cosa sarebbe successo se?
What if? in inglese. Perfino la Marvel ci ha costruito una serie sopra questa domanda, no? E quindi la domanda di For All of Mankind è questa: cosa sarebbe successo se i russi fossero atterrati per primi sul suolo lunare?
È così che si apre il primo episodio di questa serie:
“Compio questo passo per il mio Paese, per il mio popolo e per lo stile di vita marxista-leninista”
Aleksej Archipovič Leonov
Il palcoscenico è pronto. Ora la storia può cambiare. E non pensate che questo sia il solo colpo di scena che la serie vi riserverà, anzi, forse questo è solo il più piccolo!
LEGGI ANCHE: UCRONIA NEI MEDIA – COSA CI AFFASCINA TANTO?
For All Mankind e la sua corsa allo spazio senza fine
For All Mankind è distribuita sulla piattaforma di streaming Apple TV+. Creata e scritta da Ronald D. Moore, Matt Wolpert e Ben Nedivi, è stata prodotta appositamente per Apple TV+.
Ha fatto il suo debutto l’11 novembre 2019, per poi subito avere il via libera per il rinnovo per una seconda stagione. Quest’ultima è andata in onda a partire dal 19 febbraio 2021, ottenendo recensioni molto positive dalla critica e una nomination ai Premio TCA nella categoria drama.
Prima dell’uscita della seconda stagione, a dicembre 2020, l’emittente ha annunciato la terza stagione, che ha trasmesso a partire dal 10 giugno 2022. Nel luglio 2022, la serie ha ottenuto il rinnovo per una quarta stagione, la cui ultima puntata è uscita recentemente. Di recente c’è stato l’annuncio di una quinta stagione. Gli scrittori, inoltre, prevedono almeno sei o sette stagioni future. Restiamo in attesa per scoprire cosa ci riserverà il futuro della serie.
La cosa che mi suona molto strana è come For All Mankind sia passata come in sordina. Sono una persona abbastanza attenta alle nuove uscite e per un po’ di tempo mi sono affidato anche all’uso di AppleTV+, eppure non avevo avuto, come dire, sentore di questo titolo che, episodio dopo episodio mi ha convinto sempre di più.
C’è da dire che se mi dai in pasto una ucronia io sono felice e sazio per almeno un annetto. Adoro in modo viscerale quando le storie cambiano a seguito di un grande o piccolo cambiamento. Quindi ora non mi resta che aspettare ed attendere la quinta stagione!
Le ellissi temporali e la fantastoria non sono mai state usate così bene
Tra una stagione e l’altra il tempo passa. I personaggi crescono, le loro vite cambiano. L’uso, per così dire offscreen, di questo tempo che passa è veramente ben fatto. All’inizio di ogni stagione, come una sorta di ripassone, sono elencati gli elementi chiave per comprendere in al meglio, quello che sta per accadere.
Volete un’esempio di questa linea temporale diversa?
John Lennon è sopravvissuto al suo tentativo di omicidio, Margareth Tatcher invece è stata vittima di un’attacco da parte dell’IRA. Ma questo è il meno. L’incidente di Chernobyl non è mai accaduto, Michael Jordan gioca con i Portland Trail Blazers, il virus dell’HIV miete ancora vittime e pare non essersi fermato e, stranamente, vedo pochi riferimenti ai Queen. Forse perché i Beatles la fanno ancora da padroni. Ah ovviamente l’U.R.S.S. non è caduta nel 1991!
Ma quindi, che impatto hanno le ellissi temporali? Se la storia deve essere come un concerto, queste devono funzionare ed essere credibili. Nella prima c’è l’atterraggio sulla Luna. Nella seconda stagione la base lunare è una certezza e dalla terza tutti gli occhi sono puntati su Marte. Ma non solo quelli delle due grandi superpotenze, iniziano a sorgere gli Space-X di turno…
Turismo spaziale. Hotel fuori orbita. Perfino un ascensore spaziale. Tutte teorie di fantascienza. Ma lo sappiamo anche H.G. Welles aveva teorizzato lo startac Motorola, no?
Perché sono necessarie queste ellissi? Perché si può dare più ambio respiro ad una storia. Cambiare un po’ le carte in tavola, mescolare il tutto e servire sempre delle buone portate. Quindi sì, il menù è ottimo! Vi consiglio veramente di vedere For All Mankind!
LEGGI ANCHE: ARCHIVI DEL CIELO – LA RECENSIONE
For All Mankind: Conclusioni
Oltre ad essere un ottimo prodotto di intrattenimento, For All Mankind ha tantissimi altri pregi. In primis la serie non utilizza la cosiddetta technobabble così tanto amata da Star Trek. Anzi, la maggior parte delle scene, degli studi e delle possibili evoluzioni scientifiche sono realistiche, possibili e scientificamente esatte.
Così come sono scientificamente esatte anche le scene nello spazio. Dal calcolo delle rotte, alle finestre di azione, ai raggi cosmici e ai venti solari, tutto è trattato con attenzione. Il diavolo è nei dettagli, no?
E se le storie narrate ruotano attorno ad alcuni personaggi e le loro famiglie, in realtà il vero protagonista della storia è l’Umanità, che in questa linea temporale ha messo in soffitta un targa in metallo con su scritto “per tutta l’umanità“. Infatti, anche se il progresso scientifico nella serie è andato molto avanti rispetto al nostro, le libertà e le lotte degli Anni ’70, non hanno portato ad una crescita dell’Umanità stessa. È un po’ come se la serie volesse sottintendere che la Scienza ha fatto perdere l’Empatia.
Onestamente non sono d’accordo con questa interpretazione di alcune persone che, come me, hanno avuto modo di godersi la serie. Per quello che mi riguarda mi pare che noi uomini non ucronizzati, a tutti i costi, vogliamo ammettere a noi stessi di vivere nel migliore dei mondi possibili. La verità è che viviamo in uno dei tanti mondi possibili e che forse dovremmo fare un qualcosa che sia davvero For All Mankind!