Disincanto è una serie animata statunitense, creata da Matt Groening, che di recente ha visto su Netflix il rilascio della seconda parte della prima stagione. Disincanto conta ben venti episodi della durata di circa venti minuti l’uno, risultando facile da vedere e da recuperare in un weekend. La serie porta con sè la tipica impronta comico satirica di Matt Groening, osservabile anche ne I Simpson e in Futurama. Con il crescere del numero di episodi, tuttavia, tutta la critica alla società viene diluita così tanto da risultare praticamente assente nella seconda parte. A differenza di Carmen Sandiego, con l’avanzare degli episodi la storia non migliora.
Personaggi
Tiabeanie “Bean”
La principessa Tiabeanie è la protagonista della storia. Primo e fondamentale elemento di ribellione nel regno di suo padre, passa le sue giornate a cacciarsi nei guai e a ubriacarsi in taverna. La sua vita subisce una notevole svolta quando incontra Elfo e Luci, che presto diventano i suoi compagni di avventure e di guai. Bean è un personaggio dal quale ci si aspetterebbe una grande crescita nel corso della stagione ma, rappresentando molto spesso il motore degli eventi, subisce delle involuzioni costanti che la fanno tornare al punto di partenza.
Elfo
Elfo è un elfo. Ebbene sì, la fantasia in questo caso ha dato il suo contributo. Il piccolo popolo di Disincanto vive di dolciumi e buone azioni, risultando puro ed isolato dal mondo. Tuttavia Elfo vuole di più e si spinge fuori dal suo regno sicuro in cerca di avventure. Trova e si innamora perdutamente di Tiabeanie, per la quale finirà addirittura all’Inferno. Il suo personaggio evolve enormemente nella seconda parte, cominciando ad emanciparsi dalla principessa e dall’ingenuità che lo contraddistingue.
Luci
Il piccolo demone Luci è senza dubbio uno dei motori comici della serie. La sua lingua tagliente e le sue battute pungenti si fanno carico della critica alla società e alle situazioni paradossali che i personaggi si trovano a vivere. Anche il suo personaggio evolve incredibilmente, arrivando a mostrare lati che sorprendono lo spettatore. Per i personaggi che non siano Bean, la seconda parte della stagione è momento di grande evoluzione.
Re Zog
Senza ombra di dubbio il personaggio migliore della serie. Zog rappresenta l’uomo comune, come potrebbe rappresentarlo un Homer Simpson, incaricato di regnare su un’intera nazione. È una persona che ammette spesso le proprie difficoltà, i propri difetti, e fa del suo meglio per rendere il mondo un posto migliore. Nonostante le sue idee si trasformino spesso in autentiche sciagure per il regno, la sua figura ci ricorda per quale motivo nessuna persona dovrebbe avere così tanto potere a disposizione.
Aspetto Tecnico
La serie è stata animata dal Rough Draft Studios, che aveva già lavorato su Futurama e ha tenuto lo stesso stile per Disincanto. Visivamente la serie è molto ben fatta e gli effetti fantasy vengono resi davvero bene. Dal punto di vista estetico la serie è l’unica cosa che non risente degli anni passati, laddove invece l’aspetto comico lasci spesso a desiderare.
La sigla e la colonna sonora si attestano invece su un livello molto alto, facilmente ricordabile e adatto al mood scanzonato dell’opera.