Death Parade è una serie animata, prodotta da Madhouse e uscita dul piccolo schermo nel 2015. Ad oggi la si trova tranquillamente su Netflix e VVVVID. Ciò che state per leggere vi porterà all’interno di questo piccolo capolavoro.
Sinossi di Death Parade [Spoiler]
Ieri sera hai bevuto tanto, troppo, altrimenti non si spiegherebbe perché non hai memoria del giorno prima. L’ultimo tuo ricordo consiste in te e tua moglie, in auto, mentre vi trovate in viaggio di nozze. Ti alzi dal pavimento e ti guardi intorno. Sei in una piccola stanza, grande quasi quanto un guardaroba, con specchi alle pareti e sul pavimento c’è un tappeto rosso. Dopo poco una parete si apre e ti rendi conto che ti trovavi in un ascensore.
Esci e ti trovi in un ambiente che ricorda fortemente un bar moderno ed elegante. C’è persino un alto acquario con alcune meduse esotiche che nuotano placidamente. Ti sembra di sentire alcune note di blues, quando tua moglie, uscita da un altro ascensore adiacente al tuo, ti abbraccia impaurita. Non ricorda nulla, come te. Strano, non è una gran bevitrice, lei. Decidete di ignorare la cosa e proseguite, attraversando quello che sembra un giardino zen, con un torrente artificiale che scorre e alte canne di bambù.
Finalmente arrivate al bancone, dove un giovane uomo alto, con strani capelli bianchi e un’iride a forma di croce vi informa che vi trovate nel Quindecim. Dopo avergli confermato di non ricordare nulla, egli vi impone di fare un gioco in cui verrà messa a rischio la vostra vita, e, per minacciarvi, vi mostra alcuni corpi appesi alle sue spalle. Dio santo, fa sul serio. Titubante, prendi la mano di tua moglie e premi il pulsante che attiva un meccanismo. Una coltre di fumo e alcuni rumori metallici, alle vostre spalle compare tutto l’occorrente per una partita di freccette: due bersagli, due set di freccette, uno rosso e uno blu. Decim, così si presenta il barman, vi informa che la partita ha inizio. Una particolarità, negli spicchi del bersaglio sono rappresentate alcune parti del corpo e, al centro, il cuore.
Tua moglie, l’amore della tua vita, lancia la freccetta e colpisce lo spicchio raffigurante i polmoni. Una fitta al petto ti piega in due dal dolore. Com’è possibile, dannazione? Sei un medico, sai che non ci sono impianti nel tuo corpo, non è possibile. No, non può esserlo, ti sarai fatto suggestionare. Ne sei convinto finché non colpisci la spalla di tua moglie, raffigurata sul bersaglio. Il suo grido sovrasta il suono di quella dannata band blues che non riesci proprio a vedere. È troppo. Afferri il colletto del barista e gli urli contro. Lui reagisce con pacatezza, ricordandoti che per evitare il dolore, basta che entrambi i contendenti manchino il tiro. Sorpreso, ma vagamente rassicurato, informi tua moglie e la partita riprende, con continui errori da parte di entrambi. È il tuo turno, ti rimangono due freccette. Carichi il tiro, mirando poco sotto al bersaglio, quando un’immagine ti balena in testa. I cadaveri dietro il bancone. No, non puoi perdere la partita, la tua mano agisce prima della tua coscienza: la freccetta vola e impatta contro lo spicchio raffigurante l’intestino di tua moglie. È un attimo, lei sputa sangue e tu corri ad abbracciarla, scusandoti per la tua brutta mira. Ma che ti è passato in testa? Come potresti farle del male? Quando lei si tampona la bocca con la mano, il sangue macchia la fede che porta all’anulare.
Il suo prossimo colpo centra lo spicchio con i tuoi occhi. Deve averlo fatto a posta, si stava vendicando. Furente dal dolore, ti prepari a colpirla quando lei ti prega solo di non centrarle la pancia, potresti far male a vostro figlio. Per te è come uno schiaffo. Non lo sapevi, ed una lacrima di gioia solca il tuo viso. Carichi il colpo ma, mentre la freccetta vola, ti viene in mente una scena a cui hai assistito qualche ora prima del tuo matrimonio. Un paio di amiche di tua moglie parlavano di come lei avesse ricevuto tutte le fortune della vita, fra cui un marito ricco e un amante bellissimo. La freccetta colpisce l’immagine dello stomaco.
Tua moglie cade in ginocchio tenendosi l’addome e, alla sua richiesta di spiegazioni, corredata da lacrime, le dici che sai tutto. Lei nega ma tua sai che sta mentendo, ma non può farlo per sempre. Non contento prendi la sua ultima freccetta e stai per lanciarla, quando lei ti rivela che la donna a cui facevano riferimento le sue amiche non era lei, ma una sua parente. Le tue certezze vacillano, le ti toglie l’oggetto dalla mano ma scivola, scagliando la freccetta contro il centro del bersaglio, contro il tuo cuore. Cadi a terra, prono, ma ti rialzi prontamente, non puoi perdere, non vuoi morire! Lo urli, terrorizzato, quando la voce ferma e calma di tua moglie ti blocca. All’inizio non vuoi crederle ma lì lo capisci, ricordi tutto. Siete già morti. Mosso dalla gelosia, mentre guidavi volevi prenderle il cellulare, ma la tua disattenzione ha causato l’incidente che ha messo fine alla vostra vita. Decim vi rivela la verità: siete già nell’aldilà e il Quindecim è il luogo in cui si decide chi va in Paradiso e chi va all’Inferno. In questo luogo, continua Decim, arrivano le anime di due persone che sono morte allo stesso momento. Ma com’è potuto succedere? Volevi solo una famiglia felice, volevi solo la gioia, non vuoi essere morto, è un’ingiustizia! Non puoi aver ucciso tuo figlio…sempre se è davvero il tuo. Anzi, probabilmente non lo è, è tutta colpa di tua moglie! Se non si fosse comportata da sgualdrina qual è, nulla di tutto ciò sarebbe successo! Mentre tu sei folle per il dolore, lei ammette tutta la verità. Quello non è tuo figlio, lei non ti ama e ti ha sposato solo per soldi.
Dopo un attimo di stordimento sai benissimo cosa fare, afferri due freccette e ti avventi su di lei, pronto a sfogare su di lei la tua rabbia, quando vieni bloccato da dei cavi metallici che non avevi visto. Deve essere stato quel dannato Decim, gli urli di lasciarti ma lui non reagisce. Le energie abbandonano dopo poco il tuo corpo, che ormai e poco più che un guscio vuoto, abitato solo dal dolore e dalla disperazione. Vieni trascinato in uno dei due ascensori e tua moglie entra nell’altro. Prima di svenire, davanti ai tuoi occhi passa l’immagine di due maschere, una per ascensore. Quella sopra il tuo è bianca, di porcellana, sorride. Quella sopra l’altro, che ospita tua moglie, è rossa e demoniaca.
Conclusioni
Uscendo dal racconto, questo non è altro che la trasposizione romanzata del primo episodio della sopracitata serie. Non ho voluto scrivere una recensione in quanto ogni episodio racconta una storia a sè, e parlare della struttura generale mi dava l’idea di banalizzarla. Se sono riuscito ad intrigarvi anche solo un po’, dategli una possibilità. Non ve ne pentirete.