Cagaster of an Insect Cage è un anime originale Neflix del 2019 a tema horror/azione/post-apocalittico. Sulla Terra, nel 2095, è stato identificato un virus che in venti minuti trasforma gli esseri umani in insetti giganti, i Cagaster appunto. In questo lasso di tempo, il modo più semplice per fermare la metamorfosi è decapitare l’infetto. Questo Virus ha causato la scomparsa di due terzi della popolazione umana nel giro di trent’anni.
Iniziamo a parlare di un grosso, ma personale, problema della serie: il design degli insetti giganti. Ci vengono mostrate tre tipologie: una non ben identificata specie di scarafaggi grandi quanto gatti, senza infamia e senza lode, dei ‘formicaleoni’ grandi quanto elefanti (il cui design non mi è dispiaciuto) e infine i Cagaster più comuni, i più brutti. Essi non sono altro che gigantesche libellule con placche ossee che ricoprono corpo e coda. La loro testa, però, consiste in un teschio umano con due giganteschi occhi a palla, inquietantemente simili agli occhietti adesivi di plastica con la pupilla mobile che compravamo da piccoli. Orrendi davvero, rendono le scene che dovrebbero essere thriller e ansiogene per la paura di questi mostri mangiauomini, ridicole e surreali. Ma torniamo alla trama.

La serie si sviluppa trent’anni dopo la scoperta del virus, nel 2125 appunto, e vede come protagonisti due ragazzi. Kidou è uno sterminatore di Cagaster, per alcuni il più abile. Eccellente nell’uso di armi bianche e da fuoco, è stato cresciuto da Lazarus, un prete che gli ha insegnato tutto sui Cagaster e gli sterminatori, su come questi ultimi debbano essere “spade senza cuore”. La loro relazione si interrompe bruscamente quando Lazarus diventa un Cagaster, il quale è prontamente decapitato da un giovanissimo e in lacrime Kidou. Ora, questo tipo di relazione me ne ricorda un’altra, presente nell’Anime Fate:Zero, ma per evitare spoiler non dirò fra quali personaggi. Chi ha orecchie per intendere intenda, gli altri in camper.
Il secondo personaggio principale è Ilie, una ragazzina quattordicenne rimasta orfana di padre. La morte del padre avviene di fronte agli occhi di Kidou, che gli promette di prendersi cura di Ilie. All’inizio Kidou tratta bruscamente la ragazzina, nel migliore dei casi la ignora, nel peggiore la schiaffeggia. Ad un certo punto della serie c’è una scena, assolutamente di cattivo gusto, in cui Kidou finge di volerla stuprare. Badate bene, non la considero brutta per la tematica in sé, che di certo è trattabile meglio, ma per la realizzazione della scena. Qui si inserisce un altro motivo per cui non ho apprezzato quest’opera: i dialoghi. La sceneggiatura risulta lenta, noiosa, e i dialoghi sono percepiti come “artificiali”. Il doppiaggio, per concludere questo punto, è nella media. Alcuni doppiatori sono davvero eccezionali, altri decisamente mediocri.
Andando avanti nella storia, si scopre che ci sono due tipi di persone, quelle “naturalmente predisposte” a diventare Cagaster e coloro, invece, che non verranno mai infettati. Ilie è in grado di trasformare i primi, velocizzando il processo. Perché è in grado di farlo? Ma è così semplice! La madre di Ilie, Tania, è la figlia di una donna che ha partorito mentre era infetta, per cui possiede la stessa capacità che Ilie ha ereditato. Tania viene utilizzata da un dittatore per controllare i Cagaster, che la vedono come una regina. Il sogno di quest’uomo è quello di vivere in una società dove di sole persone pure, che non diventeranno mai Cagaster. Nel far ciò ha già trasformato più città, rendendole nidi di questi inquietanti e vagamente ridicoli esseri. La nascita di Ilie non è casuale: il suo vero padre, Franz, ha così generato un futuro sostituto per la madre, come regina degli insetti.
Non è il primo esperimento, però: un altro individuo è stato generato, stavolta ‘clonando’ Tania, e si chiama Acht. Putroppo è maschio, perciò inadatto al ruolo di regina. Egli ha metà volto da insetto e quattro zampe velenose che emergono dal petto, nonché un paio d’ali da farfalla sulla schiena. È un abile combattente con due scimitarre e funge da fratello maggiore per Ilie, finché lei si trova al laboratorio di ricerca con Franz.

L’uomo che all’inizio crediamo essere il padre di Ilie è Griffith (nome che mi fa venire i brividi), altro ricercatore che, una volta scoppiato il caos all’interno del laboratorio per il primo utilizzo della regina, scappa con Ilie e la cresce come fosse sua figlia. Questa col tempo si dimentica di Franz ed inizia a considerare Griffith suo padre, rendendolo colmo di gioia.
Tornando al presente, Acht fa la sua apparizione in città e viene combattuto da Kidou, in seguito Franz porta via Ilie per farla tornare al laboratorio di ricerca fuori città. Kidou scopre un messaggio che Griffith ha registrato per Franz, contenente il classico spiegone di metà serie che ci fa capire tutto nel modo più banale possibile. Boh, le forze del dittatore cercano di conquistare la città di Kidou, con personaggi secondari vari che la difendono, con successo alla fine. In tutto ciò Kidou va a recuperare Ilie, mentre Franz, rinsavitosi magicamente, da l’ordine ai Cagaster di attaccare tutti nel laboratorio, dittatore e soldati compresi. Kidou trova Ilie, la manda nella sala del trono, da sua madre, mentre combatte senza nessun motivo apparente con Acht, che pare voglia morire perché si sente un mostro. I due, dopo essersi picchiati abbastanza, capiscono l’inutilità di ciò che stanno facendo, e decidono di andare ad aiutare Ilie. Il dittatore muore male, a caso, mangiato dai Cagaster. Ed ecco un’altra cosa che mi ha fatto innervosire: tutti i personaggi, soprattutto i cattivi, quando prima di morire hanno un’improvvisa redenzione. No, non proverò pena per un folle come Franz, che ha letteralmente usato figlia, moglie, IL CLONE DI SUA MOGLIE e laboratorio per dominare i Cagaster.
Long story short, Ilie spegne la macchina che rendeva sua madre la regina e piange, perché quel macchinario la teneva anche in vita. Acht se ne va perché “deve trovare da solo la sua strada”, boh okay. Kidou e Ilie vivono insieme in questo rapporto di quasi pedofilia felici e contenti, i personaggi secondari cotinuano con le loro vite, essendo stati caratterizzati in modo profondo quanto un foglio di carta, musica strappalacrime titoli di coda.
Fin qui non vi ho detto la parte peggiore, cari lettori, e questa cosa vi farà sicuramente sorridere. Lo stile grafico è pessimo. I disegni sono nella media ma il cell shading è orribile, le animazioni paragonabili a quelle di Adrian, la serie evento. L’unica parte in cui posso dire di averle apprezzate è quella dell’ultimo scontro fra Kidou e Acht, inutile ma ben coreografato.
Ciò che mi fa più rabbia è il fatto che le premesse per una bella serie ci sono, il mondo in cui si svolge è interessante e vario, la seconda parte ha un ritmo leggermente migliore della prima. Ma niente, purtoppo ciò non salva questo anime.

Lettori appassionati, qualora la mia opinione abbia malauguratamente fatto insorgere in voi la voglia di guardare quest’opera, dalla durata complessiva di 329 minuti, eccovi di seguito un elenco di come sfruttare meglio il tempo a vostra disposizione. In 329 minuti potreste:
- Guardare il capolavoro che è l’Esorciccio 3 volte e mezza.
- Fare una sessione di GDR medio-lunga.
- Correre “una maratona e un po’”, stramazzando al suolo poco dopo.
- Leggere MOLTI articoli su questo sito. ( ͡° ͜ʖ ͡°).