In questo articolo torniamo a parlare di Alicization. Se non avete familiarità con la serie, vi consigliamo di recuperare le recensioni degli altri episodi a questo link.
Allo stremo delle forze, gli eroi sembrano ormai completamente spacciati e alla mercé di PoH, Subtilizer e delle loro armate.
L’inaspettato intervento di vecchi alleati è sufficiente a cambiare, almeno in parte, il corso degli eventi e ad accompagnarci alla conclusione di Alicization Awakening, non senza alcune licenze.
Alicization :Verso il risveglio
Considerato che gli ultimi due episodi sono stati tutti in grado, sebbene con non poca lentezza, di occupare il proprio tempo adattando una ventina o poco più pagine ciascuno, vedere degli espedienti inediti per occupare il tempo ed accompagnare le 25 pagine rimanenti del Volume 17 è tanto inaspettato quanto benvenuto, specialmente quando questo piccolo cambio di rotta è stato in grado di restituirci una piacevole conclusione ad una parte narrativa precedente che avrebbe potuto essere ignorata (del resto è totalmente assente dalla produzione cartacea di Kawahara).
L’episodio ed il volume, infatti, si concludono esattamente nello stesso modo (e dandoci, di fatto, la prima frase non flashback da parte di Kirito), ma il viaggio verso questa nota finale è, in minor parte, differente.
Vecchi amici
Nell’originale manoscritto le inconsistenze sulla situazione corrente sono sufficienti per far sì che Moonphase riesca a mettere in discussione PoH e quest’ultimo, rovesciando la sedia a rotelle di un invalido, mette l’ultimo ingrediente per far sì che le armate rosse capiscano bene che tipo di persona sia il loro falso leader e quello che sta succedendo realmente.
A-1 preferisce rendere molto più dinamica la scena in questione e, inaspettatamente, rimette in gioco due personaggi che sono, effettivamente, parte della continuity ufficiale ma che probabilmente molti non si sarebbero aspettati di vedere: la loro inclusione è stata eseguita probabilmente nell’unico modo ragionevolmente logico possibile in questo arco narrativo, e benché abbia la sua spettacolarità, resta un evento privo di vere conseguenze nei punti chiave della trama (proprio perché originariamente inesistenti), per quanto gradito e pregno di azione.
Proprio quando non sembra esserci alcuna speranza per Kirito, tormentato e torturato da PoH, sono infatti Eiji e Yuna, direttamente da Ordinal Scale, ad intervenire contro il killer utilizzando i loro dati VR di Sword Art Online, il primo combattendo direttamente contro PoH (e, nel mezzo della battaglia, ripresentarsi come Nautilus, il suo avatar di Aincrad) mentre la seconda ricopre il medesimo ruolo ricoperto nel corso del film, provvedendo a potenziare i giocatori presenti con l’uso delle sue canzoni (riproponendo Longing, già usata in Ordinal Scale durante le battaglie supportate da Yuna).
L’intervento di Yuna è qui il catalizzatore per il dissenso dei giocatori coreani e cinesi: la presenza dell’idol virtuale, infatti, inizia ad alimentare il dubbio che il server sia davvero giapponese ed è infine il logo di Laughin Coffin di PoH a mettere fine ad ogni dubbio: la gilda di assassini, così come il suo leader, sono infatti probabilmente noti per via del libro sulle vicende avvenute in Aincrad che Ordinal Scale aveva accennato, andando a legare retroattivamente questa sezione di trama al film.
Subtilizer vs Sinon
Una sezione relativamente breve è dedicata al duello tra Subtilizer e Sinon, finito più o meno in parità quando il primo decide che il gioco non vale la candela evitando il rischio di una sua prematura sconfitta dandosi alla fuga per inseguire Alice, mentre più importanza ed impatto vengono dedicati a Leafa, che difende valorosamente gli orchi ed i pugili in quella che tanto qui quanto su carta è una delle parti più violente e brutali di Alicization, che mette in scena la difficoltà psicologica e fisica di quanto sta accadendo: per quanto ferita costantemente, infatti, Terraria (l’account con cui Leafa è entrata in Underworld) è dotata di una rigenerazione illimitata, permettendole di non cadere in battaglia contro i nemici. Nonostante ciò, questa abilità non le toglie le sensazioni delle ferite ricevute, e questo fatto, in congiunzione con una validissima performance da parte del doppiaggio, rende ancor più grottesca la lancia che le attraversa l’occhio e ancor più ammirevole la determinazione, fortemente ispirata dal fratello, di Leafa nel rifiutarsi di cedere il passo.
La chiusura degli eventi di questo episodio avviene in Ocean Turtle, dove Kikuoka e Rinko hanno dedotto gli intenti di Yanai, permettendo un intervento salvavita da parte della donna, che riesce ad assicurarsi che Higa riesca a portare avanti l’operazione e che vede il traditore e sabotatore di Rath cadere nell’oblio.
Con Higa finalmente al comando della console, ci addentriamo nella psiche di Kirito, confuso e disorientato mentre la voce familiare di un vecchio amico cerca di comunicare con il ragazzo, avviandoci verso il suo risveglio e il prossimo episodio, intitolato “Ricordi”.