In questo articolo torniamo a parlare di Alicization. Se non avete familiarità con la serie, vi consigliamo di recuperare le recensioni degli altri episodi a questo link.
Come accade in molte storie, prima del climax e del trionfo degli eroi deve precedere la caduta al punto più basso: nell’avvio verso la conclusione dell’adattamento del Volume 17, gli eventi di Underworld si avvicinano vertiginosamente a quel punto.
Alicization: A volte ritornano
Come l’episodio precedente, Code: 871 si limita a trasporre una manciata di pagine integrando con sé, come preventivato, quegli eventi saltati nello scorso episodio per riordinarli in un modo che abbia un senso.
Fortunatamente, questi cambiamenti non hanno conseguenza sul proseguimento e l’effettiva conduzione della storia lasciando intatti i contenuti utili delle cinque sequenze principali di questo episodio.
Una delle più importanti è indubbiamente concentrata nel cuore della battaglia, con Asuna gradualmente demoralizzata dalle sconfitte lente ma inesorabili subite dai suoi compagni di battaglia, schiacciati dalla superiorità numerica delle forze nemiche.
L’importanza di questa sequenza è tuttavia centralizzata su Siune, vecchia compagna della gilda Sleeping Knights e su PoH, che fa da principale antagonista dello scenario di battaglia tra l’Impero Umano e i giocatori stranieri: la prima, benché la serie non abbia accennato nemmeno durante l’adattamento di Mother Rosario il dettaglio, è infatti per metà coreana (intuibile anche dal suo nome nella vita reale) e questo fatto le permette di potersi appellare, almeno per qualche istante, al buonsenso dei giocatori nemici, in particolar modo i già visti Moonphase e Xie Xie che sono sempre più sospettosi delle circostanze degli eventi.
È qui che PoH rivela le sue capacità manipolative prima, e poi qualcosa di estremamente agghiacciante ad Asuna: è lui stesso il responsabile dell’assalto contro Laughing Coffin ad Aincrad, messo in atto al solo scopo di rendere i giocatori moralmente più integri degli assassini, tormentandoli a lungo termine.
Questo potenzialmente renderebbe PoH il più disgustoso personaggio dell’episodio se non fosse per il ritorno forse imprevisto ma sicuramente non richiesto di Sugou, l’antagonista dell’arco narrativo Fairy Dance responsabile di aver tenuto in ostaggio un numero considerevole di sopravvissuti di SAO per sperimentare su di loro usando Alfheim Online come copertura.
L’uomo è, ovviamente, in carcere, ma è in questo episodio che scopriamo che Yanai, l’assistente che ha accompagnato Higa nella sua operazione per risvegliare Kirito, non solo è l’artefice del Code: 871 (un simpatico gioco di parole con il suo nome) che ha sabotato l’esperimento di Underworld, ma è stato anche servitore e punto di contatto di Quinella, che è riuscita a ottenere tutto il suo potere e la sua posizione grazie a lui, nonché un fedelissimo di Sugou stesso (è inoltre implicato che, per continuare la sua eredità e non farsi arrestare, sia stato proprio lui il collega ad aver causato l’arresto di Sugou).
Per quanto riguarda invece Sinon e Leafa, vediamo la prima iniziare il suo duello con Subtilizer, alter ego di Gabriel Miller per Gun Gale Online, iniziando a prendere confidenza con l’Incarnation System trasformando il suo arco nel suo più fedele (e più pratico) Hecate, mentre la seconda salva per il rotto della cuffia Iskahn e Sheyta, che nello scorso episodio erano stati messi alle strette dalle armate nemiche.
In questo frangente Leafa continua a mostrare la sua reticenza nel rischiare delle vere e proprie perdite, ordinando a Lilipin ed ai suoi orchi di mettersi al sicuro scegliendo di fare, sostanzialmente, da tank in solitaria contro le numerose armate rosse.
Concludendosi con il faccia a faccia tra PoH ed il vegetale Kirito, seguito da un inatteso segnale dal server di Sword Art Online, l’episodio chiude la sua durata con un adattamento per lo più fedele, ma nuovamente di intermezzo.
Ciò è principalmente dovuto al numero limitato di pagine adattato e alla trasposizione della conclusione della Novel corrispondente, tuttavia questo gruppo di episodi, nonostante la qualità produttiva, sembra decisa ad essere la parte più altalenante e annacquata dell’intero arco narrativo, con ormai il terzo episodio consecutivo a progredire di ben poco la narrazione.