Avete già letto la recensione dell’episodio 19? La potete leggere qui!
Terminata finalmente la difficile scalata, Kirito ed Alice si apprestano a cercare Eugeo.
Sinossi di Aliciziaton Ep 20
Sin dal primo istante veniamo riportati ad Alice e Kirito, ora finalmente all’interno della Cattedrale, dove scopriamo che il ragazzo ha portato in spalla la giovane dopo che questa ha perso i sensi a seguito della perdita del suo occhio destro.
Sebbene abbia fermato l’emorragia, Alice non è ancora in grado di ripristinare il suo occhio per via della mancanza di risorse utilizzabili dal sistema, che si ripristineranno all’alba. Questo, rassicura, non ostacolerà però le sue capacità in combattimento.
Recuperate brevemente le forze i due si accingono a cercare Eugeo che, teoricamente, avrebbe dovuto proseguire mentre i due erano occupati a scalare le mura della torre.
La ricerca
Attraverso una delle Arti Sacre, Kirito rintraccia la Blue Rose di Eugeo, che si trova ancora ai bagni termali nei piani inferiori. Qui, i due hanno una breve conversazione con Bercouli, pietrificato da Chudelkin, che spiega come ora Eugeo sia nelle mani di Quinella e si complimenta con Alice per essere riuscita a rompere il sigillo dell’occhio destro, un’impresa in cui persino l’eroe leggendario aveva fallito.
Alice e Kirito si spostano dunque ai piani superiori, oltrepassando i limiti consentiti ai Cavalieri Integratori, raggiungendo la stanza proibita dei Senatori della Chiesa di Axiom, che si occupano di monitorare costantemente Underworld recitando le Arti Sacre incessantemente, ridotti ad automi di carne che vengono regolarmente nutriti attraverso dei tubi.
Il Senatore
Disgustati da quanto visto, i due procedono nelle stanze di Chudelkin dove, minacciato da Alice, il Senatore racconta diversi dettagli del passato di Alice e di come sia stata resa un Cavaliere Integratore, prendendo tempo e provocando la ragazza ad attaccarlo, riuscendo finalmente a fuggire quando Alice cede alle derisioni dell’uomo.
L’incontro con Eugeo
Cauti e pronti a difendersi da eventuali incantesimi del Senatore, i due eroi proseguono fino al novantanovesimo piano della Cattedrale dove vengono accolti, con loro grande sorpresa, da un nuovo, potente Cavaliere Integratore: Eugeo Synthesis Thirty Two.
Il ragazzo chiama a sé la sua spada, Blue Rose, dalle mani di Kirito e si prepara allo scontro imminente: starà al suo caro amico cercare di salvarlo.
Considerazioni di Alicization Ep 20
Con questo episodio termina la trasposizione su schermo del Volume 13, avvenuta fedelmente con piccole eccezioni per quanto riguarda le tempistiche nelle spiegazioni che, però, non cambiano in alcun modo la struttura della storia.
Il finale dell’episodio non dovrebbe essere una sorpresa: l’episodio precedente aveva già premesso ciò che sarebbe accaduto dedicando una buona parte della sua durata a mostrarci Eugeo cedere alle convincenti parole del Pontefice, rendendo inevitabile un eventuale confronto con Kirito (che, tra l’altro, è stato usato come strumento primario per piegare il ragazzo attraverso la sua gelosia).
A questo si aggiungono il titolo dell’episodio, “Synthesis”, e la più comune scelta di trasformare un alleato in nemico, un cliché piuttosto popolare per quanto riguarda l’ultimo ostacolo prima del “boss finale”.
L’incontro con il Cavaliere Eugeo
L’incontro con il Cavaliere Eugeo, tuttavia, avviene solo al termine dell’episodio, dedicando a Kirito ed Alice e alla loro esplorazione di quanto accaduto nella Cattedrale in loro assenza il tempo precedente all’evento.
Al di là di un piccolo momento espositivo, focalizzato sul senato ed il suo ruolo nella gerarchia della Chiesa di Axiom, è la conversazione tra Kirito ed Alice a fare da pilastro portante dell’episodio, consolidando lo stato mentale e la determinazione della ragazza nei riguardi della sua ribellione contro Quinella.
Siamo infatti giunti nell’area della Cattedrale in cui non è più possibile avere una guida che spieghi i dettagli della sua struttura agli spettatori, in quanto persino i Cavalieri Integratori non possono salire agli ultimi piani della torre.
Prima della progressione, tuttavia, vediamo una breve inversione di marcia dove Kirito recupera Blue Rose e scopre i dettagli sull’avvenuta battaglia tra Bercouli ed Eugeo.
Il personaggio di Bercouli
In questa occasione abbiamo modo di scoprire la grande forza di volontà del leggendario eroe di Rulid e, soprattutto, di quanto fosse cosciente di alcuni aspetti del sistema: riconosce immediatamente che Alice ha infranto il sigillo dell’occhio destro, affermando di averci provato lui stesso in precedenza, e intima i due ragazzi a soccorrere Eugeo prima che “si perda nel labirinto dei suoi ricordi”, indicando un certo grado di conoscenza riguardo a come viene condotto il rituale di sintesi che trasforma gli abitanti di Underworld in Cavalieri.
In generale, però, questa breve conversazione (Bercouli, dopotutto, è ancora pietrificato) serve a rafforzare l’idea di legame che Bercouli aveva lasciato intuire tra lui ed Alice, dando a quest’ultima un momento di emotività, che ben presto si trasforma in fredda e mirata rabbia nei confronti della Chiesa, un contrasto con l’immagine che aveva lasciato di sé inizialmente e che aiuta a dare un’impressione concreta al cambiamento della sua identità.
La vera identità dei Senatori
Piuttosto che dedicarsi all’esposizione diretta, le rivelazioni di questo episodio vengono trasmesse attraverso l’osservazione diretta: scopriamo dunque insieme a Kirito (e non attraverso lui) l’origine dei volti che in precedenza, durante le violazioni del Codice dei Tabù, avevamo visto: le facce dei numerosi senatori che dirigono la Chiesa di Axiom, delle telecamere di sorveglianza viventi che controllano e segnalano 24 ore al giorno qualsiasi violazione.
La trasposizione visiva è più sconcertante di quanto descritto su carta, specialmente nel nutrimento dei senatori, lasciandoci un senso di disgusto verso il metodo operativo di Quinella: con le sue abilità, infatti, non doveva essere difficile riuscire a creare dei dispositivi di sorveglianza usando le Arti Sacre e spargerle per l’impero da lei controllato. Tuttavia, la donna ha preferito servirsi di esseri umani, privati di forma, identità e dignità dimostrandoci che non è solo l’ossessione del potere e del controllo a manovrare le sue azioni, ma che ci sia una punta di malignità dietro i suoi “esperimenti”.
Il Senatore Chudelkin
E tale malignità viene riassunta perfettamente da Chudelkin, che ritorna in scena dopo aver scoperto che Quinella gli ha garantito il diritto e l’abilità di pietrificare qualunque entità.
Il Senatore gioca molto bene le sue carte e si rivela essere un personaggio tipico dei trope da lui rappresentati: come spesso accade con il giullare malvagio, infatti, Chudelkin è estremamente intelligente ed un astuto manipolatore, in grado di lasciar apparire la sua situazione, nelle mani di Alice, tenuto sotto scacco da una lama alla gola, come uno svantaggio piuttosto che un trucco abilmente orchestrato.
Tutto questo è reso ancor più inquietante dalla sua stanza, una bizzarra e colorata stanza da bambino che mostra un forte contrasto con il sadico ed inquietante anziano che la abita.
Chudelkin, attraverso il suo “interrogatorio”, condotto più per prendere tempo e lasciare che Quinella termini la sintesi di Eugeo che per effettiva difficoltà, fa da momento espositivo centrale nell’episodio: otteniamo da lui informazioni su quanto passato da Alice, portata da bambina alla Cattedrale a studiare Arti Sacre fino a quando il suo livello di autorità non ha raggiunto il livello adatto per la sua sintesi, avvenuta forzatamente in quanto la giovane ragazza si è rifiutata di perdere i suoi ricordi.
Il rituale di Sintesi
Il racconto spiega perché Quinella abbia dovuto sedurre Eugeo: sebbene il rituale di sintesi possa essere forzato sul soggetto, aggirare le protezioni sull’identità personale integrate in Underworld sono, effettivamente, una forma di hacking e come tale richiedono tempo e numerose risorse, cosa aggirabile se il soggetto utilizza un comando per disattivare le proprie protezioni lasciando libero accesso alle strutture interne.
In sostanza, scopriamo che tutti i Fluctlight sono dotati di un firewall che ne protegge l’integrità individuale.
Non sappiamo se ci sono conseguenze nel forzare una sintesi rispetto ad una sintesi consensuale, ma se esse esistono sarà sicuramente scoperto in tempo breve.
Il cambiamento di Eugeo
Per quanto riguarda Eugeo, l’atmosfera che il giovane ed ingenuo taglialegna di Rulid emana ora che è nei panni del Cavaliere Integratore è impressionante: un semplice cambio di abiti è stato apparentemente sufficiente a trasformare un innocente e puro ragazzo di campagna in un solenne e fiero guerriero dall’aspetto intimidatorio, appropriato al suo ruolo di “boss”.
Il suo imminente confronto con Kirito potrebbe essere la prima volta in cui il ragazzo debba svolgere una funzione centrale in battaglia rispetto ai precedenti scontri, in cui ha svolto principalmente una funzione di supporto, e a giudicare dal salto di qualità in un individuo una volta avvenuta la sintesi, potrebbe aver bisogno di dare fondo alle sue già precedentemente consolidate capacità.
La fine della prima parte
Con l’Episodio 20, in definitiva, si chiude la maggior parte della componente espositiva di Alicization, lasciando ai prossimi 4 episodi, che chiuderanno il secondo cour e la prima metà della serie, il compito di chiudere i conflitti con Eugeo, Chudelkin e Quinella, risolvendo così le questioni in sospeso per poi, probabilmente, tornare al mondo esterno.
L’Episodio 21, intitolato “Il trentaduesimo cavaliere”, segna dunque l’inizio di un epilogo che si preannuncia più ricco di azione rispetto a quanto abbiamo visto fino ad ora.