“Agon” è un gioco di ruolo di Evil Hat Productions, scritto da John Harper e Sean Nitter, che punta a far vivere l’esperienza dei miti greci ai giocatori. Dopo una campagna Kickstarter di successo nel 2019, che ha raccolto oltre 63 mila dollari, Agon si è finalmente presentato a noi in tutto il suo semplice ma non banale splendore.
Ambientazione
Gli Eroi che i giocatori andranno ad interpretare si trovano su una nave, mentre esplorano il Mediterraneo in cerca di avventure o di un modo per tornare a casa. Ignoranti di dove li porterà il vento o il favore degli Dei, giungono su un’isola misteriosa e non segnata dalle mappe. Gli abitanti che abitano il posto sono colpiti da un Flagello e saranno le gesta degli Eroi a salvarli o condannarli. Infine i nostri intrepidi personaggi ripartiranno alla volta del mare, per non fare mai più ritorno.
Struttura e Scopo
L’ambientazione di “Agon” è giustamente fumosa e lasciata al party da esplorare. Il gioco ha una struttura episodica per sua natura, poiché punta a ricreare il feeling dell’”Odissea”, dell’”Eneide” e di famosi show televisivi come Xena e Hercules. Ogni sessione seguirà dunque lo stesso paradigma e, per questo, è particolarmente consigliabile per delle one-shot: gli Eroi giungono sulla nuova isola, colgono un segno degli Dei riguardante un imminente pericolo, aiutano gli abitanti a sconfiggere il Flagello e poi riprendono il mare.
Gli Eroi
I giocatori in Agon interpreteranno gli Eroi della loro storia. Si tratterà di figure divine o quasi, capaci di affrontare da soli orde di barbari, abbattere il Leone di Nemea o confrontarsi con Polifemo.
Per creare un Eroe ci sarà bisogno di un nome, di un epiteto, di una discendenza, di una divinità favorita e dello stile del personaggio.
Ognuno di questi aspetti entrerà nelle meccaniche di gioco poco dopo, affidando un dado più o meno alto con il crescere dell’Eroe nel mondo di Agon.
La Contesa
Uno dei punti fondamentali del gioco, e parte integrante della sua velocità, è che tutte le contese si risolvano con un solo tiro di dado. Dimenticate i Punti Ferita, gli attacchi e le difese. Sia che dobbiate sedurre una potente regina sia che dobbiate uccidere l’Idra, non vi si richiederà che un solo turno.
Questo non vuol dire che la Contesa in “Agon” sia meno che epica. Gli Eroi cominciano un conflitto facendo un passo avanti e dichiarando il proprio nome, il proprio epiteto e la propria discendenza. Una volta sfidato apertamente qualcuno, si dovrà scegliere l’ambito della Contesa. “Agon” ci offre quattro categorie all’interno del quale far ricadere tutti gli scontri: Arts & Oration; Blood & Valor; Craft & Reason e Resolve & Spirit. Questo a dismostrazione che non tutte le Contese riguardino uno scontro armato e comportino la morte di qualcuno.
Il master seguirà lo stesso procedimento e presenterà lo sfidante, poi tirerà il dado relativo al nome e all’epiteto del nemico. Il narratore sceglierà il più alto dei due e ci sommerà cinque, ottenendo la soglia di difficoltà per lo scontro e la Gloria ottenibile con esso.
I giocatori tirano i dadi del loro personaggio, sommano i due valori più alti e, se uno o più superano la soglia di difficoltà, la Contesa è vinta. A quel punto si passa a descrivere lo scontro e la Gloria guadagnata.
La Battaglia
La Battaglia in “Agon” segue le stesse regole della Contesa, aggiungendo però tre livelli di complessità. La Battaglia va intesa come lo scontro finale con il Flagello dell’isola, a seguito del quale si determinerà il fato della popolazione e del villain della sessione.
Ogni Battaglia si apre con la fase di Clash, durante la quale ci sarà un tiro di Contesa per determinare chi avrà il dado di vantaggio durante quella Battaglia. Seguirà la fase di Threat, durante la quale il Flagello costringerà i giocatori a dividersi tra coloro che vogliono proteggere la popolazione e coloro che vogliono attivamente portare la lotta al Flagello. In questa fase sarà importante ottenere una vittoria, perché determinare la posta in gioco per il Finale.
Nell’ultimo terzo della Battaglia si passerà a detronizzare definitivamente la minaccia, con l’ultimo tiro di Contesa.
E dopo?
Una volta terminato lo scontro finale, nel bene o nel male, gli Eroi si spartiranno la Gloria e le conseguenze delle loro azioni sull’isola, pronti a partire per la prossima avventura. In base al favore guadagnato presso gli Dei, potranno completare un tassello della volta celeste. Una volta completati abbastanza astri, dunque ottenuto la benevolenza del pantheon olimpico, la via di casa si aprirà a loro, permettendogli di tornare.
A chi è consigliato?
Agon è un gioco perfetto per fare one-shot o piccole campagne ma, con i mezzi che fornisce il manuale, tende a soffrire sulle lunghe giocate senza grandi interventi del narratore. Ovviamente dalla struttura episodica può nascere una bella storia, senza ombra di dubbio, ma il gioco porta per natura in un’altra direzione.
Basandosi su racconti epici, tecnicamente è adattabile anche a storie moderne, purché seguano la figura dell’Eroe e la adattino ad altre epoche. Il manuale cita per esempio Fast & Furious, dunque dovrebbe essere facilmente modificabile.
Agon è consigliato agli amanti del genere epico e a chi vorrebbe giocare miti greci con un sistema pensato per rivivere quel tipo di sensazione e mood.