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Revolutionary girls: una mostra alla portata di tuttə

Parliamo della mostra virtuale Revolutionary Girls, organizzata da MaMa Comics e incentrata sulle grandi fumettiste italiane.

Per chi come me è in astinenza di mostre, la mostra virtuale Revolutionary Girls. Donne disegnate da donne, organizzata da MaMa Comics in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di Copenaghen, può essere una buona soluzione ai nostri dolori. Qui potrete trovare il programma ufficiale.
Dal 22 febbraio al 19 marzo le pagine Facebook e Instagram dell’Istituto Italiano di Cultura daranno spazio e voce a personaggi femminili e autrici del fumetto-mondo italiano, che hanno segnato la storia di questo medium o che tutt’ora rappresentano alcune delle voci più nuove ed interessanti.
Paura di non comprendere il danese? Nessun problema! I post sono bilingue, e troverete il testo anche in italiano.

Perché la mostra Revolutionary Girls è importante?

MaMa Comics, agenzia fumettistica composta da Maya Quaianni e Maria-Angela Silleni, ha organizzato questa mostra i n preparazione della Giornata internazionale della donna, per dare voce e visibilità alle donne nel fumetto. Noi l’anno scorso per l’8 marzo avevamo pubblicato un approfondimento su Fuori dal dungeon.
Infatti, le donne fin dalla sua nascita ne sono state protagoniste silenti ma attive di questo medium.

Citando il comunicato stampa di MaMa Comics, basti pensare alle seguenti donne che hanno fatto la storia del fumetto italiano. C’è Paola Lombroso, giornalista, pedagogista e scrittrice, ideatrice del Corriere dei Piccoli nel 1908.
O si pensi a Lina Buffolente, una delle prime fumettiste italiane.
Si pensi poi a Diabolik, personaggio creato dalle sorelle Angela e Luciana Giussani.
Oppure alla rivista Linus, diretta da Fulvia Serra negli anni Ottanta.

Chi sono le fumettiste esposte a Revolutionary Girls?

Ecco le fumettiste protagoniste dei post di Revolutionary girls. Diamo anche alcuni consigli di lettura per approfondire meglio le autrici o il mondo dell’editoria fumettistica.

Valentina e Stefi, create da Nidasio, hanno un’impianto della tavola e uno stile caratteristico, estremamente riconoscibile. Stefi è la sorella minore di Valentina, ma non le mancano i peli sulla lingua! Di Grazia Nidasio, in mostra su Revolutionary Girls
Valentina e Stefi, create da Nidasio, hanno un’impianto della tavola e uno stile caratteristico, estremamente riconoscibile. Stefi è la sorella minore di Valentina, ma non le mancano i peli sulla lingua!
Grazia Nidasio

Grazia Nidasio è una fumettista e illustratrice prolifica.
Storica matita e collaboratrice del Corriere dei Piccoli, ha creato personaggi iconici come Valentina Melaverde e la Stefi, protagoniste del primo post dedicato alla mostra. La sua matita è inconfondibile, tanto che potete trovare sue illustrazioni in molti volumi degli Istrici Salani, e negli anni ‘80 il piccolo mugnaio bianco del Mulino Bianco era opera sua!

Silvia Ziche

Silvia Ziche collabora da anni con Disney Italia, creando storie brevi e serie lunghe, tra cui Topokolossal, Il grande splash e Paperina di Rivondosa.
È nota al grande pubblico per il personaggio di Lucrezia, presente anche in …E noi dove eravamo?, il suo nuovo volume per Feltrinelli Comics. Data la partenza frizzante di questo 2021, già il testo in questione è un ottimo consiglio.

Laura Scarpa

Laura Scarpa, per gli addetti ai lavori, è un nome ben noto. Autrice, fondatrice delle riviste Scuola di fumetto e ANIMAls per Coniglio Editore, e fondatrice della casa editrice e associazione culturale ComicOut. La sua testimonianza del rapporto di amicizia e collaborazione con Grazia Nidasio è breve ma intensa, e tratteggia molto bene l’impatto di Grazia Nidasio nei lettori del Corriere dei Piccoli dagli anni ‘70 in avanti.
Rimanendo sul tema “addetti ai l avori”, consiglio la lettura di Qua la Penna! Autrici e art director nel fumetto italiano, edito da ComicOut, che raccoglie gli atti del convegno dell’Accademia Roveretana degli Agiati del 2018.

Vanna Vinci

Vanna Vinci, nei cui fumetti donne e storia si intrecciano inesorabilmente, viene presentata con uno dei suoi ultimi successi, La Casati. La musa egoista, pubblicato da Rizzoli Lizard. In quest’opera, Luisa Casati, marchesa, collezionista e musa di molti artisti che la immortalarono, raccontata da chi l’ha conosciuta, vive la prima metà del ‘900 e ne incarna al tempo stesso gli eccessi e la decadenza.
Per chi volesse leggere altre opere di Vinci, essendo la sua produzione abbastanza ampia e facile da reperire, vi consigliamo, se siete appassionati di biografie, di proseguire con Tamara de Lempicka, Frida Kahlo, entrambi editi da il Sole 24 Ore, e Io sono Maria Callas, edito da Feltrinelli Comics. Della sua produzione precedente consigliamo anche Sophia, edito in edizione integrale da Bao, e La Bambina Filosofica, contraltare caustico in cui l’autrice può dare libero sfogo alle nostre ansie e al nostro cinismo più sincero.

I grafismi di Colaone emergono fin dalla copertina di Leda, opera carica e densa come la vita della protagonista. Le opere di Colaone sono in mostra a Revolutionary Girls
I grafismi di Colaone emergono fin dalla copertina di Leda, opera carica e densa come la vita della protagonista.
Sara Colaone

Sara Colaone parla di Leda Rafanelli, scrittrice, politica, anarchica e musulmana. Leda è un personaggio storico da lei raccontato nella sua opera Leda. Che solo amore e luce ha per confine, realizzata insieme a Francesco Satta e Luca De Santis, edita da Coconino Press.
Colaone è autrice, insieme a De Santis, di In Italia sono tutti maschi, albo vincitore del Premio Attilio Micheluzzi 2009 come Miglior fumetto. Vi consigliamo assolutamente di leggere questo albo, poiché in Italia il confino degli omosessuali durante il ventennio fascista è ancora un argomento poco trattato.

Alcune informazioni finali sulla mostra

La mostra Revolutionary Girls proseguirà fino al 19 Marzo, chissà quanti e quali autrici verranno pubblicate.
Seguirete i vari post sulla pagina dell’Istituto Italiano di Cultura di Copenhagen? Vi potrebbero interessare altri approfondimenti sulle fumettiste italiane e sulla produzione attuale a fumetti?

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