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Talislanta – The Savage Land. Una vera Odissea

Talislanta è un gioco di ruolo, di carattere fantasy, creato da Stephen Michael Sechi nel 1987 ed oggi arrivato alla sua incarnazione per la Quinta Edizione di Dungeons & Dragons.

Sapevate che questo particolare prodotto non ha mai goduto di molta… fortuna? Non intesa come fortuna nelle vendite, proprio nessuna fortuna sul nascere!

Un po’ di storia su Talislanta

La storia editoriale di Talislanta è stata abbastanza travagliata sin dalla sua prima edizione. Nata come punto di rottura dal fantasy classico, a cui eravamo abituati, questa ambientazione per pubblicizzarsi stampò volantini come quello che vedete qui sotto.

Perché proprio niente elfi? Sicuramente per provare ad offrire qualcosa di nuovo agli spettatori che in quegli anni anni avevano a che fare con giochi di stampo classico quali Dragonlance, Greyhawk e i Forgotten Realms.

Beh, l’idea parve proprio funzionare, almeno in un primo momento. Infatti, dopo una prima edizione nel 1987, la casa editrice dell’epoca, la Bard Games, pubblicò una seconda edizione nel 1989 con una serie di supplementi, ormai diventati non canonici, per poi infine fallire nel 1990.

Qui, poi, entra in gioco una nostra vecchia conoscenza, la Wizards of the Coast ed era il 1992. A quei tempi, dovete ricordare, la WotC non possedeva ancora i diritti di Dungeons & Dragons, che ottenne soltanto nel 1997 dopo l’acquisizione della TSR (Tactical Studies Rules), quindi ancora non aveva un gioco di punta, perciò decise di comprare i diritti di Talislanta.

Fu nello stesso anno dell’acquisizione che diede alle stampe la terza edizione del gioco, progetto che poi venne messo da parte in favore di Magic: The Gathering, il cui successo esplose letteralmente tra il 1993 e il 1994 (potete trovare alcuni nostri articoli su MtG qui: Fblthp, la Guerra della Scintilla, Trono di Eldraine, l’affaire Terragate!).

Però, proprio dopo l’ultima pubblicazione per il gioco, la WotC annunciò la cessione dei diritti ad una compagnia, la Daedalus Enterteinment, che fallì ancor prima di mandare in stampa la sua edizione.

Una bella iella eh? Mica è finita.

Nel 1997, per il decennale della prima pubblicazione, la Pharos Press, che aveva acquistato i diritti dopo il fallimento della Daedalus, dichiarò l’uscita di un’edizione commemorativa del gioco. Opera che non vide mai le stampe e che portò alla rescissione del contratto tra Stephen Michael Sechi e la casa editrice.

Per qualche anno si persero le tracce di Talislanta, almeno fino al 2001. Con l’arrivo del nuovo secolo la Shooting Iron, che aveva in precedenza lavorato per la Pharos Press, recuperò tutti i progetti e iniziò a pubblicare nuove regole e un’ambientazione aggiornata del gioco finché, nel 2004, la Morrigan Press acquisì la licenza per creare un’edizione d20 System del gioco.

E qui si consumò l’ennesima “tragedia”. Nel 2007 fu pubblicato il libro delle regole, giunto così alla sua quinta edizione, e l’anno successivo anche questa ennesima casa editrice fallì.

Io non sono superstizioso eh, ma un po’ di sfiga inizio a vederla.

Ambientazione

Cosa succede quando “La ricerca onirica dello sconosciuto Kadath” si incontra e si scontra con “Alice nel Paese delle Meraviglie“, il tutto scritto da Jack Vance?

Succede che nasce la vecchia Talislanta!

Il mondo di gioco, per le vecchie edizioni, era un mondo ricco di vita, più o meno. Millenni prima il mondo venne distrutto da una catastrofe magica conosciuta come “Il Grande Disastro“. Gli Archaen, i vecchi governanti del mondo, per troppo tempo si erano divertiti a giocare con la magia. Crearono ogni sorta di meraviglia, da navi spaziali alla realtà virtuale e ogni altro oggetto del nostro mondo utilizzando tuttavia la magia.

Questo aveva portato però ad un indebolimento della struttura stessa delle varie dimensioni e, a causa di questa debilitazione, accadde la suddetta distruzione causata dalla magia.

Dopo un millennio il mondo tuttavia era riuscito a riprendersi. Nuove culture erano fiorite, una sorta di “Rinascimento” in alcune zone del continente, mentre in altre, ancora afflitte dalla catastrofe, i sopravvissuti erano costretti ad ingegnarsi per arrivare al giorno successivo.

Come spesso accade in questo genere di ambientazioni, le differenze sono talmente macroscopiche da sembrare, a volte, quasi ridicolo vedere i repentini cambiamenti di tono narrativo da una zona del continente ad un’altra limitrofa. Per certi aspetti un’ambientazione così ampia ricalca, in maniera quasi palese, la storia di Greyhawk che prende vita nel mondo di Oerth.

Di sicuro è storicamente un’ambientazione ricca di zone da esplorare e di culture da comprendere ma, nell’ultimo prodotto uscito, le cose sono molto, molto diverse.

Un'immagine di Talislanta

Una breve recensione per Talislanta – The Savage Land

L’ambientazione, di questa ultimissima versione, è profondamente diversa da quella che i “giocatori storici” di Talislanta hanno avuto modo di conoscere. Qui il mondo non si è ripreso per niente dalla catastrofe, essendo passati solo poche decine di anni dalla distruzione quasi totale del continente stesso.

Le popolazioni sono organizzate in tribù che si fanno la guerra per razziare, saccheggiare, uccidere o trovare un posto lievemente migliore dove poter provare a sopravvivere. Le costruzioni dei tempi antichi si vanno sgretolando, ma le creazioni degli Archaen sono ancora attive.

La magia è perduta, così come è perduta la fede negli dei. Non c’è speranza nell’attuale mondo di Talislanta e non ce ne sarà per ancora un bel po’ di anni. Avete presente il Cataclisma scagliato dagli Dei su Krynn in Dragonlance e la conseguente “Era della Disperazione”? Ecco più o meno la situazione è simile.

Il manuale dopo alcune pagine, dove ci vengono presentati degli archetipi di personaggio giocante e non giocante, finalmente equilibrati rispetto ad altre edizioni, ci descrive rapidamente alcune zone del continente, lasciando moltissimo spazio al DM e ai giocatori di creare le proprie storie e trattare determinate tematiche di sopravvivenza.

Dopo queste poche pagine, vengono spiegate le abilità e una sorta di magia più simile ad un ritualismo e alla superstizione, rispetto alla magia per come siamo abituati a conoscerla. Questo è un argomento molto interessante spiegato nel manuale, assieme alle azioni di gruppo. Il manuale sottolinea infatti come sia necessario essere uniti per sopravvivere fino al giorno successivo.

Dopo questa interessante, ma troppo breve descrizione, veniamo scaraventati in un bestiario fin troppo ricco di creature, che occupa, purtroppo, oltre un terzo del manuale. Sinceramente non se ne sentiva la necessità.

Infine ci troviamo davanti a pagine di tabelle per gli incontri casuali e l’oggettistica per la sopravvivenza, senza tuttavia trattare interessanti tematiche sulla sopravvivenza stessa.

Tematiche di reale sopravvivenza? Ci sarebbe piaciuto leggerle…

Conclusioni

In ultima analisi non sono molto soddisfatto del prodotto. Per prima cosa per l’odissea che questo ha vissuto nella sua realizzazione. Presentato nel 2017, con uscita prevista nel 2018, il prodotto è arrivato soltanto oggi in Europa, ma fosse stato solo questo, uno avrebbe potuto anche accettare di aspettare un po’ più di tempo, ma a fronte di materiale bene fatto e curato.

Invece le immagini del manuale lasciano molto a desiderare e, nonostante l’impaginazione sia buona, questo manuale in tutto e per tutto assomiglia ad un prodotto degli anni ’90 del secolo scorso.

Immagini di Talislanta
Non so a voi, ma a me non fa impazzire

Non parliamo poi dell’essersi imbarcati in un percorso troppo complicato senza averne le risorse, infatti era stato presentato come giocabile in vari sistemi. I finanziatori potevano scegliere tra Pathfinder, D&D, Savage World e TSL e Open d6. A seguito però dei bassi ordini per Pathfinder e Savage World, il team creativo decise arbitrariamente che non ne sarebbe valsa la pena della spesa della conversione a questi due sistemi per eventuali costi di produzione e successivamente stampa.

Non nego che ci siano delle caratteristiche positive in questo materiale pubblicato, ma sinceramente dopo un anno di attesa aggiuntiva avrei sperato in qualcosa di più di un corposo bestiario e di poche informazioni sull’ambientazione, o completamente assenti. Capisco la perdita della memoria storica a seguito di un cataclisma, ma così si esagera!

Quindi se cercate informazioni su quello che è successo precedentemente nel continente di gioco di Talislanta, vi dovrete obbligatoriamente affidare a manuali di vecchie edizioni.

Neppure il prestigioso marchio Chaosium, con cui questo ultimo manuale ha visto le stampe, è riuscito a salvare questo prodotto da finire nel mio dimenticatoio personale.

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