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Guns Akimbo: tra azione esagerata e nichilismo

Parliamo di Guns Akimbo, il film con Daniel Radcliffe con due pistole imbullonate alle mani, che promette azione, esagerazione e nonsense.

Durante queste vacanze natalizie in zona rossa, mi sono ritrovata a vedere un film che avevo adocchiato già un anno fa, ma che ancora non avevo avuto l’occasione di vedere.

Si tratta di Guns Akimbo, il film con Daniel Radcliffe che ha due pistole imbullonate sulle mani, come abbiamo potuto ben capire dalle immagini promozionali rilasciate lo scorso anno. Diretto da Jason Lei Howden e prodotto da un gran numero di piccole compagnie neozelandesi, Guns Akimbo è un film d’azione di nicchia, mai uscito nei cinema e attualmente disponibile su Amazon Prime Video.

Mi sono approcciata a Guns Akimbo aspettandomi un film demenziale, divertente, con una buona azione ed estremamente memabile. Non sono rimasta delusa e ho concluso il film di buon umore. Ecco quindi le mie impressioni (senza spoiler!).

La trama di Guns Akimbo

Come dirò anche tra poco, Guns Akimbo non brilla per una trama particolarmente interessante. Tuttavia, la trama del film propone alcune idee divertenti.

Guns Akimbo racconta di come uno sviluppatore di videogiochi frustrato dalla vita, Miles Lee Harris, affronti le conseguenze del suo trolling online a danno del gruppo Skizm. Il gruppo Skizm, infatti, gestisce un giro di combattimenti clandestini all’ultimo sangue tra criminali, mandando tutto in streaming online e monetizzando con le big views del pubblico. Miles viene quindi rapito dal boss psicopatico di Skizm, Riktor, che attacca le mani di Miles a due pistole, ognuna con cinquanta colpi.

Miles, quindi, si ritrova protagonista di una delle live mortali di Skizm e obbligato ad affrontare una delle sfidanti più letali del gioco, la giovane criminale Nix. In vestaglia, mutande e ciabattone pelose, incapace di fare gran parte delle azioni quotidiane a causa delle pistole sulle mani, Miles, dovrà cercare di sopravvivere a Nix e di liberare la propria ex-ragazza, Nova, rapita da Riktor come incentivo.

Una delle prime, memabilissime, immagini promozionali di Guns Akimbo
Una delle prime, memabilissime, immagini promozionali di Guns Akimbo

I pregi di Guns Akimbo

Come dicevo all’inizio dell’articolo, la visione di questo film mi ha messo di buon umore, quindi la mia opinione su esso è generalmente piuttosto positiva.

Il maggior punto di forza di Guns Akimbo, secondo me, è che non si prende minimamente sul serio. Come commentavo con i miei coinquilini durante la cena di Capodanno, Guns Akimbo è un John Wick con meno gun-fu, molta più idiozia, e che si prende meno sul serio. (Questo tenendo conto che, sempre secondo me, i film su John Wick in realtà non si prendono davvero sul serio e spalmano la loro serietà su una struttura che sanno benissimo essere assurda.)

Ebbene, Guns Akimbo si prende ancora meno sul serio. I suoi personaggi, la sua società e la sua trama sono costantemente over the top. La sua violenza è splatter in maniera fumettistica, la sua comicità è grezza e tagliente e la sua azione è rocambolesca. Quando si guarda questo film bisogna solo stapparsi una birra, prendere i popcorn e godersi lo spettacolo.

I tre punti di forza: l’azione, i personaggi e l’umorismo

La trama di Guns Akimbo non è nulla di interessante e non ha praticamente alcun mordente, ma, per sua fortuna, il film ha come punti di forza altri tre aspetti.

Il primo è l’azione, che è realizzata molto bene grazie a un ottimo ritmo iniziale e a un intelligente uso della telecamera. Non siamo di fronte a un film con stunt incredibili, e ciononostante l’azione resta estremamente dinamica e, soprattutto, molto ben legata al punto di vista principale del film, ossia quello che vuole sottolineare quanto la situazione sia assurda, ridicola, e anche abbastanza grottesca. L’alternanza tra telecamera classica e GoPro fa gran parte del lavoro.

Il secondo sono i personaggi di Miles e Nix, i quali, nella loro semplicità, riescono a portare avanti molto bene l’azione e l’assurdità di Guns Akimbo. Inoltre, credo che Daniel Radcliffe e Samara Weaving abbiano portato in scena delle ottime performance. Sul fronte dei personaggi bisogna fare un applauso anche a Riktor, interpretato da Ned Dennehy, che con un’interpretazione over the top ha creato un antagonista interessante da vedere.

Il terzo aspetto è l’umorismo. Ora, capiamoci: Guns Akimbo ha un umorismo trash, sporco e ridicolo. Non può certamente piacere a tutti, perché l’umorismo è forse la cosa più personale che esiste su questo pianeta. Tuttavia, a me l’umorismo brutto piace, quindi mi ha fatto passare bene il film.

Nix in Guns Akimbo
Nix in Guns Akimbo

I difetti di Guns Akimbo

Durante la visione di Guns Akimbo, mi è capitato più volte di chiedermi dove andasse esattamente a parare la critica sociale che il film, sotto il suo strato di idiozia, in realtà cerca di fare.

In tal senso, ho avuto l’impressione che, sotto sotto, Guns Akimbo stesse solo fingendo di non prendersi sul serio e che volesse far passare un proprio messaggio nichilista: il mondo in realtà fa schifo e, se lo si vuole cambiare, bisogna essere pronti a sporcarsi le mani. Sempre in tal senso, il tono poco serio del film si sposa bene a questa visione nichilista: se in realtà il mondo fa schifo ed è dominato da una follia nascosta, che senso ha raccontare una storia in modo serio e composto? Così, la narrazione folle e psichedelica del film diventa parte stessa del suo messaggio. Si tratta, secondo me, di una scelta artistica molto interessante da fare.

Un nichilismo sociale che è un po’ meh?

Ma quindi, perché metto queste considerazioni positive nel paragrafo dei difetti? Ebbene, perché in realtà questa visione nichilista della società mi fa sempre cadere un po’ le braccia. Gli esseri umani sono animali sociali e la nostra specie è potuta sopravvivere perché ci siamo presi cura gli uni degli altri. In realtà, sotto lo strato della civiltà, l’essere umano non è il predatore solitario e assetato di sangue mostrato in Guns Akimbo, ma un animale che cerca istintivamente di prendersi cura degli altri.

Tuttavia, quando si rappresenta la bontà dell’essere umano si viene tacciati di buonismo, di narrazione mielosa e di buoni sentimenti gratuiti, mentre quando si presenta l’essere umano come intrinsecamente malvagio e sadico si viene lodati per la propria visione “dolorosamente realistica”. Questo tipo di narrazione, onestamente, mi ha stancata, anche perché non corrisponde alla realtà. Certamente, le persone sono complesse e determinate situazioni sociali di disagio e dolore possono creare dinamiche nocive e pericolose. Ciononostante, l’essere umano è generalmente migliore di quanto mostrato in film come Guns Akimbo, e dovremmo poterne parlare senza essere definiti “buonisti”.

Altri difetti del film

Come dicevo, Guns Akimbo è un film che ha come pregio principale l’azione. Sebbene l’azione resti generalmente ben costruita e di intrattenimento per tutto il film, purtroppo nella seconda metà della pellicola il ritmo cala in maniera abbastanza drastica. A pagarne il prezzo è proprio l’azione, senza la quale Guns Akimbo ha, onestamente, poco da offrire.

Inoltre, il fatto che il protagonista, alla fine, diventi improvvisamente bravissimo ad usare le sue armi ha poco senso. Infatti, sebbene nel corso del film Miles diventi effettivamente più bravo a sopravvivere grazie all’esperienza e ai consigli di Nix, il fatto che alla fine si trasformi in un cecchino con un rateo di uccisioni pari a one-shot/one-kill è abbastanza esagerato.

Conclusioni

Guns Akimbo non è un film da prendere sul serio o da cui aspettarsi una critica sociale seria (anche se forse il film vorrebbe farla, ma vabbe’). Guns Akimbo è un film da guardare per un’azione esagerata, ma divertente e ben girata.

Personalmente, l’ho apprezzato e mi ha fatto passare una serata piacevole. Probabilmente, è un ottimo film da vedere in questi giorni in zona rossa. Se vi piace il genere, credo che vi divertirete molto.