In questo articolo parleremo di Fate/Grand Order. Se non siete avvezzi al Nasuverse o al suo franchise più famoso, Fate/Stay Night, seguite i link e godetevi la lettura.
Jackpot
Nella sua estensione e varietà abbiamo visto il franchise di Fate approdare su molti media differenti e, benché la sua popolarità al di fuori della terra nipponica sia stata rinvigorita dalla pubblicazione dell’adattamento di Fate/Zero, mancava ancora di un titolo che facesse presa sul grande pubblico data l’assenza di un progetto che facesse leva su trend contemporanei in favore di forme “di nicchia” quali Visual Novel, RPG su console portatili e Light Novel dalla breve pubblicazione.
Una nuova formula
Uno spiraglio di possibilità iniziò ad aprirsi nei primi anni 2010, quando il mercato videoludico mobile giapponese iniziò ad estendersi esponenzialmente attraverso la formula dei giochi gacha.
Questi giochi mobile mirano tendenzialmente a simulare i meccanismi dei Gachapon, i distributori di capsule contenenti gadget o giocattoli molto popolari in Giappone, utilizzando contenuti virtuali (spesso personaggi giocabili).
Un sistema perfettamente adattabile a Fate
Questo modello, ben collaudato e crescente in popolarità, rappresentava per Fate un’opportunità perfetta per lanciarsi ad un pubblico molto più ampio rispetto ai progetti precedenti anche e soprattutto per quanto bene il modello gacha si adattasse all’idea di fondo di Fate di evocare personalità mitologiche e leggendarie come potenti guerrieri al proprio servizio.
Come sappiamo, Fate/Apocrypha era inizialmente stato ragionato come MMO che fu poi messo da parte in favore di una versione cartacea. Nel 2014 però la ripresa del progetto fu proposta a Nasu da Aniplex, che avrebbe dedicato lo studio DelightWorks a collaborare con Nasu e Type-Moon per rielaborare il concept in un RPG mobile.
Lanciando quindi il “Fate Online Project Reboot” Nasu si adoperò con lo studio di sviluppo per tutto l’anno arrivato a luglio 2015 con la pubblicazione di Fate/Grand Order, un prodotto che si rivelerà estremamente determinante per il successo commerciale del franchise.
Gotta summon ‘em all
Fate/Grand Order è un RPG a turni in cui il giocatore viene messo nei panni di un Master al comando di una squadra di Servant composta da più guerrieri delle varie Classi fino ad un massimo di 3 membri attivi e 3 membri di riserva.
Sistema di gioco
Ad ogni turno, il giocatore avrà a sua disposizione 5 Carte Comando che dovrà consumare a gruppi di tre per attaccare, rappresentanti i Servant in campo e che determinano quale di essi agirà. Le carte vengono rimescolate e consegnate casualmente al giocatore ogni turno e sono suddivise in tre tipi: Buster, che permette al Servant di eseguire un attacco pesante; Arts, che sacrifica la potenza di attacco in favore di un attacco medio in grado di caricare più rapidamente il proprio Noble Phantasm e Quick, un attacco leggero che incrementa la probabilità di colpo critico per il turno successivo. Se tre carte dello stesso tipo vengono utilizzate nello stesso turno esse generano una “Chain”, fornendo un bonus basato sulla tipologia di carta. Se le tre carte selezionate corrispondono allo stesso Servant, invece, si otterrà una “Brave Chain”, che permette al Servant di sferrare un attacco pesante extra alla fine del turno.
I Servant possiedono inoltre delle abilità che possono essere usate prima delle Carte Comando e che forniscono effetti aggiuntivi in battaglia, oltre che una Carta Comando “Noble Phantasm” una volta completata la carica dell’indicatore corrispondente, che permette al Servant di scagliare il proprio asso nella manica.
Come tutti i Master del franchise, il giocatore potrà disporre di tre Sigilli di Comando in grado di provocare effetti estremamente potenti, ma che hanno un tempo di ricarica basato sul tempo nel mondo reale.
Ottenere nuovi Servant ed equipaggiamenti
I 182 Servant disponibili nel gioco sono ottenuti attraverso la meccanica gacha e vengono acquisiti spendendo Saint Quartz, una valuta virtuale ottenuta completando i livelli di gioco o attraverso acquisti in-app.
Oltre all’evocazione di nuovi Servant, i Saint Quartz permettono di ottenere anche “Craft Essence”, delle carte equipaggiabili ai Servant per dar loro abilità ed effetti aggiuntivi.
In pieno spirito gacha, le evocazioni sono casuali, con i Servant suddivisi per rarità così da incentivare l’utilizzo dell’evocazione il più possibile per ottenere gli eroi più rari.
Una valuta più facile da ottenere, “Friend Points”, può essere usata per effettuare evocazioni, ma permette di ottenere solo Servant comuni.
Alcuni Servant o versioni alternative di quelli già presenti sono inoltre esclusivi di eventi periodici e particolari, a volte legati a valute specifiche da ottenere nella finestra di tempo dedicata ad essi.
I Servant possono infine essere rafforzati in vari modi, tra cui l’utilizzo di copie multiple dello stesso Servant, dando una funzione ad eventuali doppioni a propria disposizione.
La storia
Come tutti i prodotti del franchise di Fate anche Grand Order può vantare uno scenario che contestualizzi le azioni del giocatore. Nello specifico, la storia di Grand Order è suddivisa in tre parti, pubblicate nel corso del tempo, che facciano progredire gli eventi di questa linea temporale e, al tempo stesso, approfondisca la struttura del Nasuverse riportando in gioco il conflitto della Forza Deterrente e le numerose organizzazioni che popolano il mondo Type-Moon.
Benvenuta Chaldea
L’Organizzazione di Sicurezza di Chaldea, fondata dalla famiglia Animusphere per prevenire l’estinzione della razza umana, viene allertata quando la sopravvivenza dell’umanità, garantita per almeno un altro secolo nel 2015, viene improvvisamente destinata alla sua totale scomparsa alla fine del 2016.
L’evento che ha provocato questo cambiamento è ignoto, benché l’organizzazione riesca a ricollegare le cause alla Quinta Guerra del Santo Graal di Fuyuki, avvenuta nel 2004.
In risposta all’allarme, Chaldea impiega una forma di viaggio nel tempo sperimentale, il Rayshift, schierando Ritsuka Fujimaru, un giovane (o una giovane, a seconda della scelta del giocatore) Master dell’organizzazione che, affiancato dalla strana ragazza di nome Mash Kyrielight, per scoprire come salvare l’umanità.
Nuove possibili storie
I protagonisti vengono così a conoscenza di anomalie temporali che stanno cambiando diversi eventi chiave della storia umana per portarla alla rovina attraverso l’uso di diversi Graal. L’obiettivo dell’Organizzazione sarà dunque cambiare il passato per salvare il futuro recuperando i sette Graal e riparando le anomalie che minacciano l’esistenza umana.
Questo porterà il protagonista a viaggiare nel tempo da Fuyuki a Orleans, fino addirittura all’antica Babilonia e alla fiorente Camelot.
Ha così inizio la più grande delle Guerre del Santo Graal: il Grand Order.
Successo commerciale e critiche
Fate/Grand Order è rimasto esclusivamente un prodotto giapponese fino all’estate del 2017, quando una versione per il pubblico statunitense è stata pubblicata da Aniplex in risposta al grande numero di giocatori che, attraverso vari metodi, cercavano di ottenere accesso al gioco.
La prima grande attenzione mediatica, con conseguente crescita di popolarità per il titolo, avvenne in seguito allo strano caso di Daigo, un uomo che nel 2018 confessò di aver speso un totale di 70.000$ per l’acquisto di Saint Quartz nell’app, mettendo Grand Order sotto i riflettori pubblici.
Un successo in grado di trainare un’azienda
Con un contributo di 2.5 milioni di dollari giornalieri, Fate/Grand Order è stato individuato come parzialmente responsabile della crescita finanziaria di Sony, proprietaria di Aniplex, negli ultimi anni ed il suo successo è stato paragonato a quello di Pokémon Go. Disponibile in 10 nazioni e 5 lingue, il gioco può vantare 32 milioni di download a livello globale ed è stato il gioco più cinguettato del 2018, sorpassando il fenomeno Fortnite sui social, fatturando oltre un miliardo di dollari in acquisti in-app e, in generale, un totale di oltre 3 miliardi di dollari di fatturato a livello globale.
Non è tutto oro ciò che luccica
Nonostante ciò, Fate/Grand Order è lungi dall’essere impeccabile: numerose sono le critiche nei confronti del drop rate dei Servant più rari, che rende la loro acquisizione particolarmente costosa, così come molti sono i fan del franchise che percepiscono Grand Order come un fruttuoso sfruttamento del franchise che ne abbia adulterato lo sviluppo, facendo concentrare tutti gli sforzi di Nasu sulla sua scrittura piuttosto che sull’espandere e sviluppare il resto dell’universo narrativo.
Una Fanbase ricca e fantasiosa
Grand Order può vantare una fanbase devota e appassionata, ricca di artisti amatoriali che pubblicano ad un ritmo frenetico le proprie opere ad esso dedicate, oltre che una popolarità generale che ha permesso la pubblicazione di una versione arcade ad opera di Sega e due pièce teatrali dedicate ai capitoli di Camelot e Babilonia.
Adattamenti
In termini di adattamento, Fate/Grand Order ha ricevuto diverse produzioni ad opera di diversi studi di animazione: il primo adattamento televisivo è stato l’OAV intitolato Fate/Grand Order: First Order, dedicato a trasporre il prologo del gioco, ad opera dello studio Lay-duce.
Un adattamento animato cinematografico diviso in due parti ad opera di Production I.G. e Signal MD si occuperà di trasporre il sesto capitolo del gioco, dedicato a Camelot, attraverso Fate/Grand Order – Divine Realm of the Round Table: Camelot mentre ad Ottobre 2019 CloverWorks programma l’adattamento animato Fate/Grand Order – Absolute Demonic Front: Babylonia, dedicato al rispettivo capitolo.
Il futuro di Fate
Ad oggi Fate/Grand Order rappresenta l’unico prodotto di progressione del franchise per Fate, con Nasu completamente dedicato alla sua scrittura e nessun altro prodotto o progetto trasversale in corso.
Il 30 agosto 2019 Type-Moon ha annunciato l’apertura dello studio BB (come riferimento all’omonimo personaggio di Fate/Extra CCC) con l’obiettivo di sviluppare videogame di medio e alto budget in collaborazione con sviluppatori di terze parti e di sviluppare titoli in 2D in proprio. Questa è una possibile strada per il franchise, vista l’originale volontà di Nasu di creare un wargame per Fate.
Dal punto di vista narrativo, però, ciò che accadrà al di fuori di Grand Order è una vera e propria incognita, così come non è chiaro se Type-Moon abbia intenzione di proseguire i progetti già annunciati (il tanto atteso remake di Tsukihime e Girls’ Work) o se abbia preso la decisione di dedicare tutte le proprie risorse a quello che, di fatto, è diventato il franchise più rappresentativo della compagnia.
Ciò che è certo è che Fate/Grand Order è, per il momento, la linea di arrivo per quanto riguarda Fate e che, insieme a Strange Fake, rappresenta l’unico progetto aperto ad esso dedicato.
Nonostante ciò, questo non significa che il Nasuverse non abbia altro da mostrare: al di là di Servant, Graal e conflitti tra Master c’è un mondo taumaturgico di organizzazioni segrete, misteri e miracoli, ma per saperne di più dovremo fare un passo indietro nel tempo e tornare negli anni ‘90.