In questo articolo parliamo del nuovo manuale di Dungeons and Dragons 5E, Van Richten’s Guide to Ravenloft, dall’annuncio ai futuri contenuti, per poi fare un po’ di introduzione alla figura di Rudolph Van Richten e ai nostri pareri su Ravenloft
Alcuni giorni fa, come ormai da prassi, qualcuno notò l’apparizione di un nuovo prodotto nello store Amazon della Wizard of The Coast, con tanto di data di futura disponibilità; tra i vari rumor e supposizioni era nell’aria una nuova ambientazione, ma in pochi si aspettavano Ravenloft. A scalzare Dragonlance dalla menti desiderose dei fan è invece tornato Stradh Von Zarovich nel suo reame del terrore, o più precisamente un suo rivale, Rudolph Van Richten.
Van Richten’s Guide to Ravenloft
Terror stalks the nightmare realms of Ravenloft. No one knows this better than monster scholar Rudolph Van Richten. To arm a new generation against the creatures of the night, Van Richten has compiled his correspondence and case files into this tome of eerie tales and chilling truths.
Questa la descrizione del manuale sul Sito Ufficiale della Wizard of the Coast
Discover the mysteries of Ravenloft, mist-shrouded lands where infamous Darklords lurk among ageless vampires, zombie hordes, cosmic terrors, and worse. Then make your choice. Will you create your own Domains of Dread, settings to host endless terrifying adventures? Or will you join the ranks of haunted heroes who embrace macabre lineages, dual-edged Dark Gifts, haunted subclasses, and other forbidden powers?
Van Richten’s Guide to Ravenloft contains everything you need to craft a horror-themed campaign for Dungeons & Dragons. Unleash a treasure trove of new story hooks, character options, and campaign customization to bring one of the most exciting Dungeons & Dragons settings to life!
Van Richten’s Guide to Ravenloft arriverà il 18 Maggio 2021 sui nostri tavoli, come annunciato dalla Wizard alcuni giorni fa, portando alcune aggiunte riguardanti l’ambientazione di Ravenloft e non solo. I giocatori potranno dilettarsi con due nuove sottoclassi, il Collegio degli Spiriti e il Patto del Non Morto, nuovi Doni Oscuri (probabilmente simili ai tatuaggi di Eberron?) e background. Ai narratori verrà spiegato come creare un proprio dominio oscuro, dati nuovi mostri con i quali sfidare i giocatori e un’avventura (magari ambientata a Barovia?) nuova di zecca.
Chi è Van Richten?
Rudolph Van Richten è una figura che si è fatta strada in Ravenloft ben dopo la pubblicazione di quest’ultima, nel 1983. È solo, infatti, con l’avvento dei moduli Van Richten’s Guide to che si comincia a delineare come figura chiave dell’ambientazione; i moduli, tutti usciti dagli anni 90 fino ai primi anni 2000, permettevano ai narratori di approfondire la conoscenza dei mostri iconici di Ravenloft, così da avere migliori basi di partenza per il loro utilizzo.
La storia di Van Richten come personaggio (dentro Ravenloft) non ha nulla da invidiare a quella del suo nemico, il Barone Metus. Nato e accudito in una famiglia amorevole Rudolph comincia fin da piccolo a studiare le arti curative. Nel tempo diviene un medico affermato in tutto il Darkon, il reame dove vive, e accoglie numerosi ammalati e feriti nella reggia ereditata dalla famiglia. Una notte, però, alcuni Vistani portarono un membro della loro famiglia a Rudolph implorandolo di salvarlo. Il dottore, nonostante le conoscenze, non riuscì in questo, e i Vistani rapirono, di contro, il figlio di Rudolph, Erasmus, per poi successivamente rivenderlo a niente di meno che il Barone Matus. Matus, un potente vampiro nonché lord locale, aveva visto in Erasmus il compagno da lungo tempo desiderato; quando Rudolph riuscì a rintracciare il figlio lo trovò già trasformato in vampiro, lasciandogli un unica via da percorrere. Ovviamente Matus non approvò l’azione e, di contro, sterminò la famiglia di Rudolph, lasciandolo distrutto e sull’orlo della follia. L’uomo vacillò per molto tempo, infine comprese che l’unico modo per battere il suo nemico era quello di combatterlo, aiutando altri a non percorrere la sua strada.
In attesa di nuovi (vecchi) sviluppi
Come Tasha, Mordekainen, Volo e Xanathar, anche Van Richten si accoda alle figure riportate in auge dalla quinta edizione. Tutte queste personalità, difatti, nascono da setting e moduli di seconda edizione. Una manovra che è sempre riuscita, in qualche modo, a ripagare la Wizard del lavoro svolto, anche se di semplice ricerca e riadattamento. È anche grazie a questo continuo riportare vecchi personaggi nel presente che D&D è riuscito a mantenere parte della vecchia guardia, sfruttando un fattore nostalgia facile da cogliere e da portare nel mercato.
D’altro canto, però, ad un occhio sicuramente più critico (e minore) non può sfuggire quanto questa manovra di “revamp” sia quanto mai comoda e fruttuosa; di varie ambientazioni per ora uscite, Wildemount e Ravnica sono forse le uniche inedite, mentre tutte le altre hanno subito un processo di svecchiamento (in alcuni casi) o sono state lasciate esattamente come erano. Non serve, d’altronde, sviluppare ambientazioni originali; Kickstarter ha ormai monopolizzato il settore homemade ed ogni mese tre ambientazioni nuove di zecca vedono la luce. Ma si tratta di un discorso troppo oscuro, e intendo farlo solo con Van Richten di fianco.